ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06512

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 383 del 30/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 30/07/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 30/07/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 30/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/07/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/07/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06512
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Giovedì 30 luglio 2020, seduta n. 383

   CIABURRO, DEIDDA, CARETTA e BUTTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 giugno 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 29 giugno 2020 e preannunciato con comunicato del Ministero dell'economia e delle finanze n. 147 del 22 giugno 2020, il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell'Iva è stato prorogato dal 30 giugno 2020 al 20 luglio 2020;

   predetta dilazione è stata disposta come misura di sollievo per le attività colpite dalla crisi di liquidità sopravvenuta all'emergenza epidemiologica da COVID-19, a seguito della quale sono state disposte varie misure di sostegno economico nel decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto «Decreto Rilancio»;

   durante i lavori di conversione in legge del decreto-legge n. 34 del 2020, i vari emendamenti presentati da ogni partito politico per prolungare il calendario fiscale sono stati accantonati, dunque non accolti nel testo, accogliendo però il Governo un ordine del giorno che lo invitava a valutare di non applicare le sanzioni per chi dovesse adempiere in ritardo;

   come comunicato a mezzo stampa dal Ministro dell'economia e delle finanze, non è intenzione del Governo prorogare le predette scadenze fiscali oltre la data del 20 luglio 2020, le quali dovrebbero portare un flusso di cassa per circa 8,4 miliardi di euro nelle casse dell'erario, di cui evidentemente questo Governo ha disperato bisogno;

   tutte le stime economiche indicano uno scenario sempre più difficoltoso per l'economia reale italiana, con un crollo di consumi stimato del 15 per cento, un crollo del prodotto interno lordo per il 2020 in prossimità del 10-11 per cento; secondo il Fondo monetario internazionale stesso più del 20 per cento delle piccole medie imprese italiane rischia il fallimento;

   in uno scenario economico congiunturale di questo tipo risulta del tutto immotivata la scelta del Governo di non prorogare lo scadenziario fiscale –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative, se del caso, intenda predisporre per prevedere nuove misure per alleviare il peso del carico fiscale su cittadini, artigiani, commercianti, piccole, medie e grandi imprese e tutti gli operatori economici sul piano nazionale, dilazionando lo scadenziario fiscale in modo chiaro, certo e comprensibile almeno fino al 2021.
(4-06512)