ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06490

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 382 del 29/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: DI SARNO GIANFRANCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/07/2020
Stato iter:
23/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/12/2020
MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/12/2020

CONCLUSO IL 23/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06490
presentato da
DI SARNO Gianfranco
testo di
Mercoledì 29 luglio 2020, seduta n. 382

   DI SARNO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo i dati forniti dal Ministero dell'interno dal 1° gennaio al 10 luglio 2020 sono sbarcati sulle coste italiane 8.087 migranti a fronte dei 3.165 arrivi registrati nello stesso periodo del 2019 e rispetto ai 16.937 del 2018. In relazione al 2019 si osserva dunque un incremento pari al 155,5 per cento e rispetto al 2018 si osserva al contrario una contrazione degli stessi pari al 52,3 per cento;

   nei primi dieci giorni di luglio 2020 si è registrato lo sbarco di 1.137 migranti, a fronte dei 1.088 arrivi registratisi complessivamente nel mese di luglio 2019 e si apprende da fonti stampa che tra venerdì 10 e domenica 12 luglio i migranti sbarcati lungo le coste italiane, anche in maniera autonoma, sono stati circa 800, di nazionalità prevalentemente tunisina e di cui 80 sono risultati positivi al virus SARS-CoV-2. L'intensificazione degli sbarchi, oltre che sull'isola di Lampedusa (Agrigento), si è registrata lungo le coste di Puglia e Calabria, quali punti di approdo delle rotte migratorie provenienti da Grecia e Turchia;

   nelle ultime settimane hanno destato particolare attenzione mediatica sia la situazione causata dal sovraffollamento dell'hotspot di Lampedusa sia lo sbarco di 68 migranti, avvenuto nella giornata di sabato 11 luglio 2020 a Roccella Ionica in provincia di Reggio Calabria. Gli stranieri, 28 dei quali risultati positivi al virus SARS-CoV-2, sono stati trasferiti in diverse strutture ubicate nei comuni di Roccella Ionica (Reggio Calabria), Bova Marina (Reggio Calabria) e Amantea (Cosenza): in quest'ultima località, nella mattinata di domenica 12 luglio, si sono verificati episodi di protesta contro l'arrivo di 28 migranti, di cui 13 risultati positivi, trasferiti in un centro di accoglienza presente sul territorio comunale;

   gli sbarchi incontrollati di immigrati sul territorio italiano, verificatisi nei giorni scorsi, destano particolare allarme e preoccupazione tra la popolazione;

   la situazione è aggravata dall'emergenza sanitaria da COVID-19, che nonostante le misure di contenimento adottate nel corso di questi mesi, è ancora in atto;

   accanto ai flussi migratori gestiti dalla Ong, si registra un aumento dei cosiddetti sbarchi fantasma, con gruppi di immigrati che si organizzano in maniera autonoma per approdare sulle coste italiane, sfuggendo a qualsiasi verifica da parte delle autorità competenti;

   si tratta di persone provenienti non solo dal Nord Africa, come Libia e Tunisia, ma anche dai Paesi asiatici dove, purtroppo, la diffusione della pandemia è in continuo aumento, con il pericolo per il nostro Paese di importare il virus dall'estero;

   invero, molti dei migranti sbarcati di recente in Puglia, Calabria e Sicilia sono risultati positivi al coronavirus, pertanto è necessario un monitoraggio costante degli sbarchi, poiché si rischia di vanificare tutti i sacrifici fatti dagli italiani durante la fase 1;

   il sistema di accoglienza è quasi giunto al collasso, in quanto risulta difficile effettuare tutti i controlli sanitari ed al contempo reperire centri idonei, dove poter collocare gli stranieri in quarantena. Infatti, spesso tali strutture risultano inadeguate come dimostrato, ad esempio, dalla fuga di più di 20 migranti dall'hotspot di Taranto o di 25 tunisini da Gualdo Cattaneo, il che comporta un ulteriore impiego di forze dell'ordine per la cattura dei fuggitivi;

   occorre approntare misure che consentano di fermare gli scafisti ed i trafficanti di uomini;

   si rende necessario un intervento tempestivo anche alla luce dei recenti dati sull'andamento della pandemia in Italia, laddove in alcune regioni si è registrato un aumento dei contagi e delle vittime –:

   in che modo il Ministro interrogato intenda intervenire per far fronte a tali flussi migratori;

   quali iniziative straordinarie intenda adottare per la gestione dei cosiddetti sbarchi incontrollati.
(4-06490)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 445
4-06490
presentata da
DI SARNO Gianfranco

  Risposta. — Nell'atto di sindacato ispettivo in esame, prendendo spunto dagli ultimi dati sugli sbarchi dei migranti in Italia, si richiama l'attenzione sul conseguente possibile accresciuto rischio di contagio da Covid-19.
  Al riguardo si fa preliminarmente presente che il Ministero dell'interno ha attivato tutte le necessarie misure di prevenzione del contagio all'interno del sistema di accoglienza.
  Si fa riferimento, in particolare, all'adozione delle generalizzate misure di quarantena e dei provvedimenti igienico-sanitari all'interno dei centri di accoglienza, relativi anche alla distanza interpersonale, al divieto di assembramento, all'individuazione di specifici spazi per l'isolamento fiduciario per le persone risultate positive al virus.
  Inoltre, per l'attuazione delle misure di contenimento del rischio sanitario il capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno è stato nominato, con decreto del capo dipartimento della protezione civile del 12 aprile 2020 n. 1287, soggetto attuatore «per assicurare il rispetto delle misure di isolamento fiduciario e di quarantena adottate per contrastare la diffusione epidemiologica da COVID-19, nei riguardi delle persone soccorse in mare, ovvero giunte sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi».
  Per fare fronte all'esigenza di assicurare ulteriori posti per la quarantena dei migranti sbarcati, nonché per alleggerire la pressione sui centri, sono state effettuate le procedure di gara per il noleggio di unità navali da adibire alla sorveglianza sanitaria dei migranti sbarcati.
  Le navi attualmente utilizzate per la quarantena dei migranti sono cinque (GNV Azzurra, GNV Aurelia, GNV Allegra, GNV Rhapsody e SNAV Adriatico).
  Nel rammentare che il soggetto attuatore è stato incaricato nel mese di settembre dell'attuazione delle misure anti-Covid anche nei riguardi dei migranti che arrivano attraverso le frontiere terrestri, si precisa che per l'esigenza di sorveglianza sanitaria, si è ricorso, oltre che alle navi, ad apposite strutture, individuate dalle prefetture competenti, che vengono utilizzate anche per i migranti rintracciati presso le frontiere terrestri.
  In particolare si tratta di:

   14 strutture specifiche per l'applicazione delle misure di prevenzione anti-COVID;

   diverse aree adibite alla quarantena in alcuni centri governativi preesistenti.

  Per quanto concerne le iniziative intraprese a livello internazionale in tema di politiche migratorie, nell'ottica di rafforzare l'impegno con i Paesi di partenza dei flussi migratori più consistenti, il 13 luglio 2020, il Ministro dell'interno ha promosso un vertice ministeriale a Trieste, d'intesa con la Commissione europea e la Presidenza di turno tedesca, al quale hanno partecipato i Commissari europei Johansson e Vàrhelyi, i Ministri dell'interno di Germania, Francia, Spagna e Malta e gli omologhi di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.
  L'iniziativa è stata finalizzata alla prevenzione ed al contrasto alla rete del traffico di migranti, mediante la condivisione di misure per il rafforzamento della dimensione esterna della politica di sicurezza dell'Unione.
  È stato, inoltre, dato particolare impulso alle relazioni bilaterali, in particolare con Libia, Tunisia e Algeria, territori che attraversano una fase politica complessa e dai quali proviene la massima parte dei flussi migratori via mare. In tale quadro, il 17 agosto 2020, il Ministro dell'interno si è recata a Tunisi, insieme al Ministro Di Maio ed ai Commissari europei Vàrhelyi e Johansson.
  La visita è stata finalizzata a rafforzare i capisaldi della politica italiana ed europea verso quel Paese, che si articola nella ripresa delle operazioni di rimpatrio dal 16 luglio scorso, dopo la sospensione di quattro mesi dovuta alla crisi epidemiologica, e nel sostegno alle attività di lotta ai trafficanti e di rafforzamento del controllo delle frontiere.
  Nello stesso quadro di partenariato tra la sponda europea ed africana del Mediterraneo, si colloca la visita del Ministro dell'interno ad Algeri lo scorso 15 settembre, per incontrare il presidente della Repubblica algerina, Tebboune, e i Ministri dell'interno e degli esteri.
  In tale occasione, sono state intraprese iniziative per la cooperazione tra le forze di polizia al fine di prevenire e contrastare la criminalità e il terrorismo, con particolare riferimento al crimine transnazionale, al traffico di stupefacenti, ai reati economici e finanziari, alla tratta di persone e al traffico dei migranti.
  Nella visita in Algeria è stato condiviso l'impegno all'attuazione di nuovi modelli operativi, in particolare per le procedure di rimpatrio di migranti irregolari algerini che giungono in Sardegna, al fine di renderle più efficienti e di velocizzarne l'esecuzione.
  Va sottolineato anche che recentemente è stata presentata da parte della Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen la proposta di una nuova
governance europea della gestione delle migrazioni in ordine alla quale si avvierà una fase di negoziati per la riforma della strategia complessiva migratoria dell'Unione europea.
  Per quanto concerne, infine, l'attività di contrasto al traffico dei migranti via mare, si fa presente che è ancora attiva l'operazione
Themis, coordinata dal Ministero dell'interno – dipartimento della pubblica sicurezza – con agenzia Frontex; operazione finalizzata alla sorveglianza marittima delle coste nazionali, consistente nel pattugliamento congiunto nel Mediterraneo centrale; sono già in corso incontri bilaterali con l'Agenzia Frontex per la redazione del nuovo piano operativo a decorrere dal febbraio 2021.
Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.