ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06480

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 381 del 28/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: SODANO MICHELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2020
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2020
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2020
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/07/2020
Stato iter:
23/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/12/2020
MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/12/2020

CONCLUSO IL 23/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06480
presentato da
SODANO Michele
testo di
Martedì 28 luglio 2020, seduta n. 381

   SODANO, PERCONTI, DAVIDE AIELLO, MARTINCIGLIO e GRILLO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   Pozzallo, Porto Empedocle, Lampedusa e Trapani sono i quattro principali porti siciliani che stanno affrontando e gestendo i continui sbarchi di clandestini provenienti dalle coste libiche e tunisine;

   l'hotspot di Lampedusa, in particolare, è completamente saturo, avendo di gran lunga superato il limite massimo della sua capienza. L'unico padiglione attualmente rimasto operativo conta più di 900 extracomunitari;

   non diverge la situazione all'interno del centro di accoglienza di Porto Empedocle, dove il primo cittadino ha con insistenza richiesto un tempestivo intervento da parte delle istituzioni per consentire il trasferimento degli ospiti in eccedenza;

   in queste strutture, tra l'altro, nate per facilitare le operazioni di riconoscimento e registrazione di dati personali dei cittadini stranieri appena sbarcati, vengono regolarmente effettuati tutti i controlli sanitari per il Covid-19, prima di provvedere allo smistamento presso le singole strutture di accoglienza permanente;

   sono state riscontrate e denunciate tutta una serie di gravi irregolarità perpetratesi all'interno degli hotspot quali le scarse condizioni igienico-sanitarie: i migranti vengono ammassati e stipati in camerate promiscue che non consentono alcun distanziamento sociale ed alcuna forma di prevenzione per contrastare il rischio di contagio;

   all'interno della tensostruttura non è possibile isolare i casi covid-positivi già accertati ed organizzare gli spostamenti in quarantena, rendendo di fatto il rischio epidemiologico altamente probabile e non solo paventato;

   peraltro, i centri di accoglienza in cui vengono successivamente dislocati i clandestini sono strutture fatiscenti ed inadeguate, tanto da non garantire alcuna misura di controllo e di vigilanza per chi è tenuto ad osservare i quattordici giorni di sorveglianza sanitaria;

   le condizioni – così descritte – dei richiedenti asilo destano forti preoccupazioni perché inumane e degradanti e ledono i diritti fondamentali della persona, oltre a rappresentare una vera e propria minaccia di ordine sociale ed un pericolo per la salute pubblica;

   le forze dell'ordine sono quotidianamente costrette a sacrificare la normale attività di controllo del territorio per far fronte all'emergenza migratoria e necessitano pertanto del supporto di nuove unità di personale per evitare il collasso;

   nelle ultime ore è scoppiato un vero e proprio caos a seguito di due fughe di massa: 139 tunisini hanno abbandonato la quarantena del Cara di Pian del Lago e sono stati rintracciati a Caltanissetta. Stessa scena a Porto Empedocle, dove 520 migranti sono stati riuniti in una tensostruttura con una capienza di 100 persone ed alcuni sono scappati;

   ad alimentare il malcontento e l'esasperazione dei siciliani è, non soltanto, la paura di una possibile diffusione del contagio ma, soprattutto, le pesanti ripercussioni prevedibili sul versante turistico;

   siffatta situazione non può essere demandata esclusivamente alla responsabilità dei sindaci e delle amministrazioni locali –:

   quali iniziative, con carattere di urgenza, intenda adottare per risolvere la situazione di sovraffollamento dei centri di prima accoglienza e per scongiurare il rischio epidemiologico;

   se, in ragione delle perdite economiche sul fronte turistico e del disagio prodotto ai comuni interessati dall'emergenza migratoria, ritenga doveroso adottare iniziative per destinare delle somme a titolo di risarcimento danni;

   se e quali iniziative intenda adottare, anche in futuro, per contenere e mitigare il fenomeno degli sbarchi di extracomunitari sulle coste del Sud-Italia, al fine di salvaguardare non solo le condizioni umane di chi cerca asilo, ma soprattutto per preservare l'incolumità delle comunità ospitanti;

   quali iniziative di competenza intenda assumere per sensibilizzare gli Stati europei sulla comune responsabilità dell'accoglienza e stimolare una maggiore cooperazione e solidarietà.
(4-06480)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 445
4-06480
presentata da
SODANO Michele

  Risposta. — In relazione a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo in esame, si fa preliminarmente presente che il Ministero dell'interno ha attivato sin dall'inizio dell'emergenza derivante dal virus Covid-19, tutte le necessarie misure di prevenzione del contagio all'interno del sistema di accoglienza.
  Si fa riferimento, in particolare, all'adozione delle generalizzate misure di quarantena e dei provvedimenti igienico-sanitari all'interno dei centri di accoglienza, relativi anche alla distanza interpersonale, al divieto di assembramento, all'individuazione di specifici spazi per l'isolamento fiduciario per le persone risultate positive al virus.
  Per l'attuazione delle misure di contenimento dei rischio sanitario il capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno è stato nominato, con decreto del capo dipartimento della protezione civile del 12 aprile 2020 n. 1287, soggetto attuatore «per assicurare il rispetto delle misure di isolamento fiduciario e di quarantena adottate per contrastare la diffusione epidemiologica da Covid-19, nei riguardi delle persone soccorse in mare> ovvero giunte sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi».
  Per fare fronte all'esigenza di assicurare ulteriori posti per la quarantena migranti sbarcati, nonché per alleggerire la pressione sui centri, sono state effettuate le procedure di gara per il noleggio di unità navali da adibire alla sorveglianza sanitaria dei migranti sbarcati.
  Le navi attualmente utilizzate per la quarantena dei migranti sono cinque (Gnv Azzurra, Gnv Aurelia, Gnv Allegra, Gnv Rhapsody e Snav Adriatico).
  Nel rammentare che il soggetto attuatore è stato incaricato nel mese di settembre dell'attuazione delle misure anti Covid anche nei riguardi dei migranti che arrivano attraverso le frontiere terrestri, si precisa che per l'esigenza di sorveglianza sanitaria, si è ricorso, oltre che alle navi, ad apposite strutture, individuate dalle prefetture competenti, che vengono utilizzate anche per i migranti rintracciati presso le frontiere terrestri.
  In particolare si tratta di:
  14 strutture specifiche per l'applicazione delle misure di prevenzione anti-Covid;
  diverse aree adibite alla quarantena in alcuni centri governativi preesistenti.
  Per quanto concerne le iniziative intraprese a livello internazionale in tema di politiche migratorie, nell'ottica di rafforzare l'impegno con i Paesi di partenza dei flussi migratori più consistenti, il 13 luglio 2020, il Ministro dell'interno ha promosso un vertice ministeriale a Trieste, d'intesa con la Commissione europea e la Presidenza di turno tedesca, al quale hanno partecipato i Commissari europei Johansson e Vàrhelyi, i Ministri dell'interno di Germania, Francia, Spagna e Malta e gli omologhi di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.
  L'iniziativa è stata finalizzata alla prevenzione ed al contrasto alla rete del traffico di migranti, mediante la condivisione di misure per il rafforzamento della dimensione esterna della politica di sicurezza dell'Unione.
  È stato, inoltre, dato particolare impulso alle relazioni bilaterali, in particolare con Libia, Tunisia e Algeria, territori che attraversano una fase politica complessa e dai quali proviene la massima parte dei flussi migratori via mare. In tale quadro, il 17 agosto 2020, il Ministro dell'interno si è recata a Tunisi, insieme al Ministro Di Maio ed ai Commissari europei Varhelyi e Johansson.
  La visita è stata finalizzata a rafforzare i capisaldi della politica italiana ed europea verso quel Paese, che si articola nella ripresa delle operazioni di rimpatrio dal 16 luglio 2020, dopo la sospensione di quattro mesi dovuta alla crisi epidemiologica, e nel sostegno alle attività di lotta ai trafficanti e di rafforzamento del controllo delle frontiere.
  Nello stesso quadro di partenariato tra la sponda europea ed africana del Mediterraneo, si colloca la visita del Ministro dell'interno ad Algeri il 15 settembre 2020, per incontrare il presidente della Repubblica algerina, Tebboune, e i Ministri dell'interno e degli esteri.
  In tale occasione, sono state intraprese iniziative per la cooperazione tra le forze di polizia al fine di prevenire e contrastare la criminalità e il terrorismo, con particolare riferimento al crimine transnazionale, al traffico di stupefacenti, ai reati economici e finanziari, alla tratta di persone e al traffico dei migranti.
  Nella visita in Algeria è stato condiviso l'impegno all'attuazione di nuovi modelli operativi, in particolare per le procedure di rimpatrio di migranti irregolari algerini che giungono in Sardegna, al fine di renderle più efficienti e di velocizzarne l'esecuzione.
  Va sottolineato anche che recentemente è stata presentata da parte della Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen la proposta di una nuova
governance europea della gestione delle migrazioni.
  Si tratta di un primo step atteso da diversi mesi, con il quale si avvierà, una fase cruciale di negoziati per la riforma della strategia complessiva migratoria dell'Unione europea.
  Per quanto concerne, invece, l'attività di contrasto al traffico dei migranti via mare, si fa presente che è ancora attiva l'operazione
Themis, coordinata dal Ministero dell'interno – Dipartimento della pubblica sicurezza – con l'agenzia Frontex; operazione finalizzata alla sorveglianza marittima delle coste nazionali, consistente nel pattugliamento congiunto nel Mediterraneo centrale; sono già in corso incontri bilaterali con l'Agenzia Frontex per la redazione del nuovo piano operativo a decorrere dal febbraio 2021.
  In merito alla situazione dell'
hotspot di Lampedusa, cui si fa riferimento nell'atto di sindacato ispettivo, si rappresenta che in considerazione del numero di arrivi e al fine di decongestionare l'isola sono state individuate in Sicilia 12 strutture per l'esecuzione delle misure di sorveglianza sanitaria nei confronti dei migranti.
  Sono state, inoltre, predisposte, nei centri di prima accoglienza di Catania e Siracusa, specifiche aree finalizzate all'attuazione della sorveglianza sanitaria.
  Come già accennato, il quadro dell'organizzazione per l'attuazione delle misure di prevenzione del contagio da Covid-19 si completa con l'utilizzo delle cosiddette «Navi quarantena», tutte attualmente operative in Sicilia.
  In occasione degli imbarchi di migranti dall'
hotspot di Lampedusa sulle navi quarantena, è stato adottato un dispositivo di vigilanza con l'ausilio di unità navali della guardia di finanza e della capitaneria di porto e di reparti delle forze dell'ordine.
  Più in generale, presso tutte le strutture di accoglienza destinate alla quarantena è costantemente attivo un dispositivo di vigilanza apprestato dalle Forze dell'ordine e con il concorso dei militari dell'Esercito italiano, impiegati nell'operazione «Strade Sicure».
  Inoltre, al fine di garantire all'
hotspot di Lampedusa maggiori standard di sicurezza, sono in via di ultimazione specifici interventi volti all'adeguamento e ampliamento della capacità ricettiva della struttura, che attualmente è pari a 192 posti.
  Si assicura che l'impegno del Governo per Lampedusa è, dunque, costante e si articola su più livelli di intervento; ne costituisce prova tangibile anche il recente decreto-legge cosiddetto «Agosto» n. 111 del 2020, con il quale sono state previste specifiche misure per la ripresa economica dell'isola.
  

Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.