ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06435

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 377 del 22/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2020
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2020
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2020
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2020
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2020
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2020
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/07/2020
Stato iter:
06/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2020
PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/11/2020

CONCLUSO IL 06/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06435
presentato da
PIGNATONE Dedalo Cosimo Gaetano
testo di
Mercoledì 22 luglio 2020, seduta n. 377

   PIGNATONE, DEL SESTO, CANCELLERI, MARTINCIGLIO, MAGLIONE, VILLANI, NESCI e PENNA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il settore alimentare è uno dei settori nei quali si avverte maggiormente l'esigenza di protezione del consumatore, non solo in riferimento all'importanza di una corretta e sana nutrizione, ma anche in relazione all'influenza che la spesa alimentare ha nel bilancio di ogni famiglia, sfiorando fino al 50 per cento del budget;

   da alcuni articoli di stampa è emerso come si stia assistendo ad un incremento dei prezzi dei generi alimentari in tutta Italia;

   tuttavia, alcune province hanno registrato un aumento ben superiore alla media nazionale, che non appare essere giustificato da motivazioni locali;

   in particolare, è stato rilevato che la città di Caltanissetta è il capoluogo di provincia con il più alto incremento dei prezzi;

   tale aumento è stato registrato soprattutto per i beni alimentari, acquistabili principalmente presso la grande distribuzione organizzata la quale, operando a livello nazionale o, addirittura, internazionale non dovrebbe giustificare un aumento localizzato in alcune città;

   è evidente che un aumento di prezzi a livello locale, non giustificato da riscontrate e peculiari esigenze, incide negativamente e profondamente nell'assetto economico delle famiglie che, ora, più che mai, necessitano di un costante e reale supporto per far fronte alla crisi che il nostro Paese sta attraversando a causa dell'emergenza COVID-19-:

   quali iniziative di competenza si intendano intraprendere, attraverso gli opportuni organi con funzione di verifica come l'Osservatorio dei prezzi, nonché in stretta collaborazione con gli altri soggetti istituzionali preposti.
(4-06435)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 novembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 424
4-06435
presentata da
PIGNATONE Dedalo Cosimo Gaetano

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  Gli interroganti fanno riferimento all'incremento dei prezzi dei generi alimentari in tutta Italia (in considerazione della crisi epidemiologica in corso) con aumenti più alti in talune province, chiedendo le necessarie verifiche da parte degli organi preposti.
  Per gli aspetti di competenza del Ministero dello sviluppo economico, come già rappresentato in occasione dell'interrogazione a risposta immediata in aula – Camera dei deputati del 13 maggio 2020, occorre precisare che sono diverse le iniziative messe in campo per fronteggiare le criticità in parola.
  In primo luogo, è stata rafforzata la collaborazione con il sistema camerale ed è stato attivato un tavolo virtuale con le associazioni di categoria rappresentative della produzione e della distribuzione, al fine di individuare soluzioni di sistema coinvolgendo tutti gli attori pubblici e privati. Il tavolo permette,
inter alia, il monitoraggio degli interventi avviati autonomamente dalle categorie per contenere i prezzi di vendita dei prodotti.
  In secondo luogo, il Ministero ha rafforzato la collaborazione con tutti gli organismi interessati al monitoraggio sull'andamento dei prezzi e, in particolare, con l'Istat, per estendere l'osservazione anche ai prodotti non precedentemente oggetto di rilevazioni
ad hoc.
  A tal ultimo riguardo, relativamente ai dati provvisori dell'indice di inflazione (NIC) per il mese di aprile, a fronte di un'assenza di variazione su base tendenziale per l'indice generale dovuta alla diminuzione dei prodotti energetici, l'ISTAT ha riferito che si è registrato un incremento del 2,6 per cento dei prezzi dei prodotti che formano il cosiddetto «carrello della spesa» (rispetto all'anno scorso) e un incremento del 2,8 per cento per i soli beni alimentari.
  Inoltre, con legge 24 dicembre 2007, n. 244, è stato istituito, presso il Ministero dello sviluppo economico, il «garante per la sorveglianza dei prezzi» con specifiche funzioni di monitoraggio sull'andamento dei prezzi e di verifica, su segnalazione delle associazioni dei consumatori e dei cittadini, al fine di arginare eventuali fenomeni speculativi.
  Dalla fine di febbraio scorso sono pervenute al garante per la sorveglianza dei prezzi numerose segnalazioni, riguardanti prevalentemente mascherine e disinfettanti e, in parte, prodotti alimentari.
  Per potenziare ulteriormente l'attività di raccolta e verifica di casi di possibile speculazione e di altre pratiche commerciali scorrette, il Ministero dello sviluppo economico sta collaborando con le principali associazioni dei consumatori, predisponendo un
format on-line con l'obiettivo di favorire tali associazioni nell'attività di raccolta e filtro delle segnalazioni sul territorio.
  Le segnalazioni pervenute vengono successivamente sottoposte ad istruttoria per verificare l'attendibilità e la non genericità degli elementi forniti; vengono quindi condivise, a seconda dei seguiti di competenza, con la Guardia di finanza o con l'autorità garante per la concorrenza ed il mercato (AGCM), che svolgono un ruolo attivo nel contrasto alle menzionate pratiche commerciali scorrette e di aumento ingiustificato dei prezzi.
  Al contempo, si sta garantendo il necessario confronto con gli enti responsabili delle certificazioni di prodotto, al fine di contrastare il fenomeno delle false certificazioni.
  Sul punto è opportuno sottolineare che, in base all'attuale normativa, il Garante per la sorveglianza dei prezzi non ha un ruolo attivo dinanzi agli eventuali aumenti ingiustificati dei prezzi, ma può riferire l'esito delle proprie attività di monitoraggio agli organi accertatori, per sollecitare specifiche iniziative in proposito ovvero avviare azioni di
moral suasion nei confronti degli operatori economici.
  Per quanto riguarda i prezzi al consumo, l'osservatorio nazionale prezzi del Ministero dello sviluppo economico si avvale della collaborazione dell'ISTAT per rendere pubblici i livelli di prezzi e le tariffe di un paniere composto da determinati beni e servizi, assicurando il necessario grado di rappresentatività quanto a numero di osservazioni, struttura merceologica del paniere e copertura territoriale.
  Per ciascun prodotto vengono rilevati i prezzi medi, minimi e massimi, tenendo conto delle diverse fasce di consumo e delle diverse aree territoriali, e ne vengono comunicati i livelli sull'intero territorio nazionale, elementi fondanti dell'attività di informazione al consumatore.
  Con riferimento al punto sollevato dagli interroganti, è stata sentita l'Autorità garante della Concorrenza e del mercato, la quale applica la disciplina sulle attività commerciali scorrette di cui al Decreto Legislativo n. 206 del 2005 recante «
codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229» aggiornato a seguito della Direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali delle imprese nei confronti dei consumatori nel mercato interno.
  L'Agcm riferisce di aver ricevuto numerose segnalazioni relative all'aumento di prezzo dei generi alimentari su tutto il territorio italiano e a livello locale durante il periodo di emergenza sanitaria da Sars-Cov-2. Le denunce in parola sono pervenute da singoli consumatori, da associazioni di consumatori e dal Ministero dello sviluppo economico.
  A seguito di tali denunce, nell'ambito della propria attività di
enforcement per la tutela del consumatore e in applicazione della disciplina sulle attività commerciali scorrette, l'Agcm ha inoltrato agli operatori della grande distribuzione organizzata (GDO), dislocati su tutto il territorio nazionale, una serie di articolare richieste di informazioni per acquisire dati sull'andamento dei prezzi di vendita al dettaglio e dei prezzi di acquisto all'ingrosso di generi alimentari di prima necessità, detergenti, disinfettanti e guanti.
  L'intervento dell'autorità si è reso necessario poiché dagli accertamenti preliminari condotti sulla base dei dati ISTAT sono emersi incrementi dei prezzi rispetto a quelli correnti nei mesi precedenti, differenziati a livello provinciale.
  Se, da un lato, occorre certamente considerare sia il forte incremento della domanda da parte dei consumatori, i quali durante l'emergenza sanitaria hanno fatto scorte di beni di prima necessità, sia le difficoltà dell'offerta, anch'esse correlate all'emergenza sanitaria; dall'altro lato, si riscontra comunque un aumento dei prezzi di prodotti alimentari più elevato del dato medio nazionale in talune aree non interessate dal fenomeno delle cosiddette «zone rosse».
  L'Autorità ha ritenuto dunque di non poter escludere che tali maggiori incrementi siano da ricondurre anche a fenomeni speculativi e, quindi, a condotte non diligenti da parte degli operatori della grande distribuzione organizzata.
  A luglio 2020 erano in corso elaborazioni da parte dell'Agcms su dati relativi alle attività di oltre 3.800 punti vendita, collocati geograficamente soprattutto nell'Italia centrale e meridionale; l'indagine è ancora in corso.
  Al termine della raccolta delle evidenze informative, l'autorità procederà alla valutazione delle condotte adottate dagli attori del mercato nel periodo considerato, al fine di comprendere (i) se le stesse possano sussumersi nelle fattispecie di «pratiche commerciali scorrette», vietate dal citato codice del consumo, e (ii) in che modo esse siano state poste in essere, tenuto anche conto dell'andamento dei prezzi a livello locale.
  Conseguentemente, l'Agcm adotterà gli opportuni provvedimenti, qualora si rilevano comportamenti non diligenti da parte di professionisti a detrimento degli interessi economici dei cittadini consumatori.
  In conclusione, mi preme precisare che, per quanto di competenza, l'impegno del Ministero dello sviluppo economico nell'evitare speculazioni sul mercato, in un momento emergenziale come quello attuale, è massimo e che si continuerà a monitorare la situazione al fine di garantire la massima tutela possibile del consumatore.

Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.