ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06430

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 377 del 22/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: EPIFANI ETTORE GUGLIELMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 22/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 22/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/07/2020
Stato iter:
04/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2020
TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/12/2020

CONCLUSO IL 04/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06430
presentato da
EPIFANI Ettore Guglielmo
testo di
Mercoledì 22 luglio 2020, seduta n. 377

   EPIFANI e FORNARO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Italtel è una delle più importanti Società di telecomunicazioni del Paese. Ha avuto un ruolo da protagonista nella realizzazione dell'infrastruttura di telecomunicazione elettronica negli anni '80 e nell'introduzione, primi anni 2000, del Voip (Voice Over Ip);

   la società ha rischiato per due volte il fallimento, dovendo ricorrere nel 2012 e nel 2017 all'ex articolo 182 (accordo di ristrutturazione del debito) con i principali creditori (accordo che ha ricevuto l'approvazione del tribunale di Milano). Le banche hanno quindi trasformato parte del debito (svariate decine di milioni di euro) in strumenti finanziari partecipativi (Sfp);

   l'ultimo decennio si è caratterizzato per un uso costante di ammortizzatori sociali e per accordi fra Italtel e sindacati volti a ridurre il personale delle tre sedi di Carini, Roma e Settimo Milanese dai circa 2.300 addetti nel 2010 agli attuali 1.059;

   nel 2017 Exprivia ha acquisito l'81 per cento del capitale di Italtel, mentre il restante 19 per cento è in mano alla multinazionale Cisco;

   dopo poco meno di due anni, a fronte dei risultati negativi nell'ambito delle telecomunicazioni il piano industriale presentato ai mercati nel 2018 è stato messo in discussione dal management e si susseguono, con sempre maggiore insistenza, voci a dir poco preoccupanti sul futuro dei lavoratori;

   il bilancio del 2019 ha segnato una forte contrazione del fatturato e una svalutazione consistente del patrimonio aziendale. Italtel si è vista costretta a indire due assemblee dei soci per tentare una ricapitalizzazione: tentativi falliti;

   Italtel ha depositato presso il tribunale di Milano una prenotativa di concordato preventivo al termine della quale o si giunge a un accordo di ristrutturazione del debito o si entra nel concordato vero e proprio con un quasi inevitabile fallimento della società;

   il 24 giugno 2020 si è svolto un incontro tra il Ministero dello sviluppo economico, le direzioni di Italtel ed Exprivia, le rappresentanze sindacali e i rappresentanti delle regioni Lombardia, Lazio e Sicilia. Nell'incontro l'azienda ha comunicato che una società del gruppo finanziario Pillarstone ha acquistato la quota di debito di Italtel da Unicredit;

   Italtel rappresenta per l'Italia un'azienda strategica, le cui lavoratrici e lavoratori hanno competenze e know how che non devono essere dispersi. Non va escluso un intervento pubblico, anche attraverso Cassa depositi e prestiti (Cdp) per salvaguardare e rilanciare l'azienda nella sua integrità e scongiurare spacchettamenti che avrebbero ripercussioni estremamente negative sui lavoratori –:

   se non ritenga necessario riconvocare in tempi rapidi un incontro presso il Ministero dello sviluppo economico come già chiesto dai sindacati, al fine di individuare una soluzione che privilegi l'unità dell'azienda.
(4-06430)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 4 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 439
4-06430
presentata da
EPIFANI Ettore Guglielmo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  Gli interroganti fanno riferimento alla crisi gruppo Italtel, iniziata nel 2008, che ha portato la società verso un graduale processo di risanamento aziendale incentrato sulla ristrutturazione dei debiti, sull'ottimizzazione del personale e sul sostegno del
partner commerciale Telecom (che ha assicurato un impegno di acquisto per il periodo dal 2003 al 2016).
  Il processo di recupero ha spinto l'azienda verso una diversificazione del suo portafoglio clienti e un'apertura verso l'estero, tramite la stipula di alleanze, con grandi
player internazionali. Tuttavia, la società, nel dicembre del 2017, è andata incontro a un ulteriore peggioramento, che ha portato a modifiche dell'azionariato, con l'entrata di Exprivia S.p.a. nella compagine azionaria (all'81 per cento) e di Cisco (al 19 per cento). La situazione di crisi ha portato infine Itatel a richiedere, in data 6 aprile 2020, al tribunale di Milano il concordato preventivo ex articolo 161 della legge fallimentare.
  Il citato tribunale ha fissato in 120 giorni, a decorrere dall'11 maggio 2020, il termine per la presentazione della domanda definitiva di concordato preventivo o di una domanda di omologa di accordo di ristrutturazione dei debiti. Il 23 giugno 2020 il Ministero dello sviluppo economico ha convocato in video
call tutte le parti coinvolte nella vicenda Italtel s.p.a. (tra le quali si evidenzia la presenza dei rappresentanti delle regioni Lombardia, Lazio e Sicilia, di Sace, di Exprivia, di Italtel e delle segreterie nazionali e territoriali delle sigle sindacali nonché delle Rsu). In tale tavolo, in particolare, è emerso che:

   il gruppo finanziario internazionale Pillarstone ha acquistato una parte del credito della società;

   sono state presentate offerte di accordi per la ristrutturazione dei debiti e si stava procedendo alla verifica nei confronti di eventuali investitori interessati all'acquisizione;

  sono stati attivati tavoli di confronto relativi alla società anche nelle regioni Lombardia e Lazio.

  A tale riunione, sono seguite continue ed ulteriori interlocuzioni tra il Mise e la società Italtel. Nel corso dell'ultimo incontro tenutosi il 4 settembre 2020 è emerso che Italtel, a partire da fine luglio, ha ricevuto 8 manifestazioni di interesse all'acquisizione della totalità degli asset aziendali o parte di essi. Ciò ha spinto la società a richiedere al tribunale di Milano la proroga del termine di cui all'articolo n. 161, comma 6, della legge fallimentare, che il tribunale ha concesso stabilendo la data del 7 novembre 2020 per la presentazione della domanda di concordato «piena» o dell'accordo di ristrutturazione dei debiti.
  Il consiglio di amministrazione dell'azienda ha riferito di aver esaminato le manifestazioni di interesse, accettando infine, il 7 settembre 2020, l'offerta presentata da PSC Partecipazioni. Il Cda ha riferito di aver selezionato PSC Partecipazioni in quanto gruppo noto con grandi capacità industriali, affidabilità industriale e patrimoniale e in possesso delle caratteristiche più in linea con il piano industriale che Italtel dovrà presentare. Tale piano sarà infatti volto, come riferito dalla società, al mantenimento dell'unitarietà dei compendi aziendali e dell'attuale organico. Si è dunque in attesa che Italtel presenti il piano industriale alla luce dell'offerta prescelta entro il termine del 7 novembre 2020.
  Ricordo, tra l'altro, che nell'ambito della realizzazione della strategia nazionale per la banda larga, Italtel è stata selezionata da Open Fiber come progettista incaricato per tutte le attività di progettazione definitiva ed esecutiva del Grande progetto BUL. Il ruolo di progettista incaricato comprende tutte le fasi della progettazione definitiva ed esecutiva e la verifica delle opere realizzate.
  In conclusione, la forte volontà del Governo di inserire nei progetti che avranno il percorso europeo di
Next Generation Eu quelli relativi alla digitalizzazione del Paese è la massima garanzia, per chi come Italtel opera nella progettazione di telecomunicazioni.
  Il Ministero dello sviluppo economico, pertanto, manterrà alta l'attenzione sull'evoluzione della vicenda e continuando a confrontarsi con l'azienda in un dialogo costruttivo il 30 ottobre 2020 ha convocato il relativo tavolo.

La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico: Alessandra Todde.