ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06416

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 377 del 22/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 22/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06416
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 22 luglio 2020, seduta n. 377

   CUNIAL. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   con decreto 29 marzo 1996 veniva istituita la riserva naturale statale «Litorale Romano» contenente misure di salvaguardia. La gestione per rispettiva competenza veniva affidata ai comuni di Roma e di Fiumicino. Il decreto istituiva, inoltre, la «Commissione di riserva», di sei membri con compiti di rendere pareri tecnico-scientifici vincolanti e vigilare sul funzionamento e gestione unitaria della riserva. Inoltre, disponeva che il rappresentante del Ministro dell'ambiente assumesse le funzioni di presidente della Commissione stessa. Attualmente in tale veste è in carica Oreste Rutigliano;

   il «Piano di gestione e regolamento ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 394 del 1991» veniva adottato con decreto del commissario ad acta del 16 gennaio 2020 nominato il 16 dicembre 2014 dalla regione Lazio, per effetto delle sentenze n. 3764 e 12651 del 2009 del Tar;

   la riserva è tutelata con vincolo paesaggistico e rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) «Macchia Grande di Focene e Macchia dello Stagneto» ai sensi della «direttiva Habitat», progetto Natura 2000;

   il comune di Roma il 7 marzo 2018, a quanto consta all'interrogante, invitava le proprietà ad effettuare opere di ordinaria manutenzione e prevenzione consentite dal Regolamento Regionale n. 7/2205 e a circoscrivere tramite professionista abilitato le zone a rischio della Pineta che presentano alberature in condizioni di stabilità precaria;

   il progetto sottoposto al parere della Commissione della riserva e al Comando carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi non fa cenno a qualsivoglia «utilizzazione forestale». Il taglio boschivo viene autorizzato dalla regione Lazio solo come «intervento di diradamento e messa in sicurezza antincendio nel bosco misto», previa conferenza di servizi semplificata in modalità asincrona per i pareri di legge;

   il 2 settembre 2019 iniziano i lavori all'interno dell'area naturale protetta. Alla luce di quanto verificato da esperti, cittadini e associazioni sul posto, i lavori non corrisponderebbero al progetto autorizzato;

   l'Associazione Gufi ha inoltrato alla procura della Repubblica di Roma una denuncia corredata di tre perizie tecniche redatte da esperti incaricati dall'associazione stessa;

   i carabinieri forestali, attivati dalla procura di Roma che ha aperto un fascicolo sulla vicenda, hanno rilevato, da quanto si apprende da organi di stampa, violazioni in merito al taglio degli alberi nella pineta di Procoio;

   il 9 marzo 2020 la procura ha disposto il sequestro del cantiere in Procoio; peraltro sembrerebbe, per quanto consta all'interrogante, che siano proseguiti lavori di potature e altre attività nell'area in questione –:

   se non ritenga di verificare, per quanto di competenza, le responsabilità di eventuali colpevoli omissioni o ritardi nella vigilanza ispettiva e nell'adozione di provvedimenti di autotutela a fronte di un evento gravemente lesivo del patrimonio forestale in una riserva naturale statale;

   se, in qualità di titolare dell'iniziativa per danno ambientale, non intenda avviare un procedimento di rivalsa risarcitoria, interessando la Corte dei conti per le responsabilità rispetto all'erario, per quanto di competenza.
(4-06416)