ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06404

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 375 del 20/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 20/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06404
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Lunedì 20 luglio 2020, seduta n. 375

   CUNIAL. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 9 febbraio 2020 il procuratore della Repubblica di Catanzaro dottor Nicola Gratteri, ospite di In mezz'ora, la trasmissione curata e condotta da Lucia Annunziata, afferma che: «In magistratura c'è un problema di corruzione (...). Possiamo parlare del 6-7 per cento, non di più... Grave, terribile, inimmaginabile, impensabile, anche perché guadagniamo bene. Io guadagno 7.200 euro al mese, si vive bene, quindi non c'è giustificazione, non è uno stato di necessità, non è il tizio che va a rubare al supermercato per fame. Si tratta di ingordigia (...)»;

   il procuratore Gratteri da anni è impegnato in una dura azione di contrasto contro una delle più feroci mafie esistenti, la calabrese 'ndrangheta; ha ricevuto, di recente, minacce, pervenute ai carabinieri di Lagonegro, che lo vedrebbero in pericolo di vita. In una missiva si afferma, infatti, che la pericolosa cosca dei Mancuso avrebbe incaricato un uomo di fiducia, residente a Belvedere Marittimo, di eseguire la condanna a morte del magistrato reggino;

   il procuratore aveva altresì denunciato come: «I capimafia si comportano come gli imprenditori e le mafie, proprio come l'impresa, hanno bisogno di pubblicità»; oltre a trasmettere timore, i «nuovi» boss hanno quindi bisogno di creare consenso sociale rifacendosi l'immagine, producendo lavoro ed occupazione, aiutando chi ha bisogno: «Comprano pezzi di televisioni e di giornale – aveva aggiunto Gratteri – per manipolare il pensiero della gente»;

   già durante il lockdown, aveva lanciato l'allarme non solo sul pericolo che i clan mettessero le mani sui sussidi di diversa natura messi a disposizione da governo e regioni o guadagnassero consensi con una sorta di welfare criminale, ma anche sul rischio che illeciti e false dichiarazioni inceppassero il meccanismo, finendo per escludere dai sussidi chi davvero li necessitava;

   il membro del Csm Piercamillo Davigo durante l'incontro dal titolo «la legalità dell'azione amministrativa e contrasto alla corruzione» organizzato a Catanzaro dal dipartimento di giurisprudenza, economia e sociologia dell'università «Magna Grecia» ha detto «Contrariamente a quel che sembra pensare il legislatore, la corruzione non è quasi mai un fatto singolo. È un reato seriale» –:

   se siano state adottate iniziative per tutelare il procuratore Gratteri garantendo la sua incolumità, e se si intendano altresì adottare iniziative, per quanto di competenza, in relazione alle questioni sollevate dal procuratore.
(4-06404)