ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06396

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 375 del 20/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: GERMANA' ANTONINO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 20/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/07/2020
Stato iter:
26/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2021
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/01/2021

CONCLUSO IL 26/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06396
presentato da
GERMANÀ Antonino
testo di
Lunedì 20 luglio 2020, seduta n. 375

   GERMANÀ. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 15 luglio 2020 una trentina di migranti sono fuggiti dall'hotspot di Bisconte a Messina a seguito di una rivolta scoppiata intorno alle ore 22 che ha impegnato le forze dell'ordine locali per tutta la notte per essere sedata;

   si apprende dalla stampa che un gruppo di extracomunitari è riuscito ad aprire un varco nella rete di recinzione facendo immediatamente scattare l'allarme e provocando l'arrivo di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale;

   purtroppo, un finanziere risulta ferito ad una gamba dopo il lancio di oggetti ma le sue condizioni sembra che non destino preoccupazione;

   alcuni fuggitivi sono stati riportati all'interno della struttura, ma i media riportano che parecchi sono riusciti a dileguarsi;

   la fuga ha ovviamente destato allarme e paura tra i residenti di Bisconte che hanno seguito in diretta l'evolversi della situazione per tutta la notte, in particolare per il rischio sanitario evidentemente connesso alla fuga degli stessi migranti se affetti da COVID-19;

   dalle notizie divulgate i fuggitivi risulterebbero tutti negativi al test sierologico COVID-19;

   in mattinata sui social viene divulgata la dichiarazione del sindaco di Messina Cateno De Luca che ha annunciato su Facebook che intende chiudere il centro per migranti di Bisconte «realizzato abusivamente presso l'ex caserma Gasparro», dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto una sommossa interna e la fuga di 24 migranti –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto riportato in premessa;

   se, in considerazione dei gravi fatti richiamati in premessa, non intendano adottare iniziative urgenti volte a scongiurare il ripetersi di tali fenomeni, salvaguardando la salute dei cittadini nonché del personale di sorveglianza.
(4-06396)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 457
4-06396
presentata da
GERMANÀ Antonino

  Risposta. — In relazione a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  In ragione della emergenza epidemiologica da Covid-19, l'accoglienza dei migranti extracomunitari giunti sul territorio nazionale si è dovuta coniugare con la necessità di adottare le necessarie misure di contenimento della diffusione del virus, in primo luogo con la sottoposizione degli stessi al regime di quarantena e di isolamento sanitario obbligatorio.
  Nello specifico, per quanto attiene all'episodio segnalato nell'interrogazione, si evidenzia che la necessità di offrire spazi adeguati per consentire l'attuazione delle misure per il distanziamento ha portato, dal 26 giugno 2020, all'assegnazione dapprima di 171 migranti e successivamente di altri 200 al Centro di accoglienza straordinaria situato nell'ex caserma «Gasparro», nel rione Bisconte di Messina, la cui gestione è affidata alla stessa cooperativa sociale che coordina il contiguo
hotspot.
  In tutte le circostanze si è prestata particolare attenzione agli aspetti di carattere medico-sanitario e all'organizzazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica: sono state programmate turnazioni h. 24 ed è stata prevista la presenza, per ciascun turno, di un funzionario di polizia, di pattuglie itineranti all'esterno, dei reparti territoriali e dei reparti inquadrati di rinforzo, con il concorso della Digos e della Squadra mobile oltre che della polizia scientifica e dell'ufficio prevenzione generale.
  Pur a fronte dell'importante presidio predisposto, nella serata del 15 luglio si sono tuttavia verificati diversi tentativi di fuga da parte dei migranti, alcuni dei quali neutralizzati e altri riusciti.
  In particolare, alcuni gruppi di migranti hanno tentato un'azione di fuga collettiva, impegnando contemporaneamente su più fronti gli operatori di Polizia incaricati della vigilanza. Nelle fasi più concitate hanno avuto luogo anche tafferugli e lanci di oggetti contundenti, a seguito dei quali un appuntato scelto dell'Arma dei carabinieri e un appuntato scelto della Guardia di finanza sono rimasti feriti e hanno dovuto far ricorso alle cure mediche.
  Nonostante l'impegno della Polizia, 24 migranti sono riusciti ad allontanarsi dal Centro e a far perdere le proprie tracce. La Questura di Messina ha avviato immediatamente le indagini per permettere la loro identificazione e segnalazione all'autorità giudiziaria per vari reati. Il giorno seguente uno dei migranti veniva rintracciato e ricondotto all'interno della struttura di accoglienza.
  I fatti riferiti hanno suscitato un certo allarme nella popolazione della zona e il Sindaco di Messina, preoccupato per la sicurezza e la salute della cittadinanza, il 18 luglio ha emesso un'ordinanza contingibile e urgente con la quale, ai sensi del combinato disposto degli articoli 50 e 54 del Testo unico degli enti locali ha disposto la chiusura dell'
hotspot in quanto ritenuto non conforme sotto il profilo edilizio e inidoneo dal punto di vista logistico.
  Tale ordinanza è stata poi annullata dal Prefetto di Messina il successivo 21 luglio 2020 per carenza dei requisiti e, in particolare, per avere investito la materia dell'immigrazione che rientra nell'esclusiva competenza dello Stato, oltre che per inesistenza dei presupposti prescritti per l'adozione di ordinanze contingibili ed urgenti ai sensi degli articoli 50 e 54 del Testo unico degli enti locali.
  Il prefetto si dichiarava in ogni caso disponibile ad avviare un confronto costruttivo con il sindaco di Messina al fine di reperire sul territorio strutture alternative da destinare alla quarantena per i migranti e per pervenire alla identificazione di soluzioni efficaci condivise.
  Per completezza di informazione si rappresenta che, a seguito di ulteriori approfondimenti, nell'agosto 2020 sono state eseguite le procedure relative al trasferimento in altri centri presenti sul territorio nazionale dei migranti ospitati nell'ex caserma «Gasparro» che, da quella data, non ha avuto altri ospiti.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.