ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 375 del 20/07/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01138
Firmatari
Primo firmatario: PIASTRA CARLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 20/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
CESTARI EMANUELE LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
TOMASI MAURA LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020
TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 20/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/07/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/07/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/07/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/07/2020
Stato iter:
15/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2021
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/01/2021

CONCLUSO IL 15/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06385
presentato da
PIASTRA Carlo
testo di
Lunedì 20 luglio 2020, seduta n. 375

   PIASTRA, VINCI, CAVANDOLI, CESTARI, GOLINELLI, MORRONE, MURELLI, RAFFAELLI, TOMASI, TOMBOLATO e TONELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   da diversi anni le ville padronali suburbane con i relativi parchi-campagna, gli edifici religiosi e soprattutto le numerose corti coloniche che costellano tutto il territorio della Valle dell'Idice rappresentano una delle principali componenti dell'insediamento storico dell'Emilia-Romagna per il loro valore strettamente legato all'integrazione storico-ambientale e paesaggistica di quella regione;

   sulla base delle esperienze diffuse nella regione Emilia-Romagna, le corti coloniche rappresentano oggi una delle più innovative forme di turismo sostenibile e un'importante occasione di sviluppo e valorizzazione territoriale per l'intera Valle dell'Idice;

   nella giornata del 17 novembre 2019 il maltempo ha flagellato l'Emilia-Romagna provocando ingenti danni su tutto il territorio regionale: in particolare, il cedimento dall'argine dell'Idice a Massa Finalese e a Budrio ha creato una falla di oltre 40 metri, dalla quale quasi un milione di metri cubi d'acqua ha trovato sfogo inondando casolari, stalle e campi;

   l'immediato intervento dei soccorritori ha consentito l'evacuazione di 209 persone e 100 casolari nella zona della piena, ma molte delle corti coloniche ivi situate risultano completamente devastate –:

   se e quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Governo intenda urgentemente adottare a supporto di queste importanti strutture, soprattutto con riferimento alle corti coloniche della Valle dell'Idice fortemente danneggiate dalle incessanti piogge di cui in premessa.
(4-06385)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 452
4-06385
presentata da
PIASTRA Carlo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In relazione agli eventi meteorologici di novembre 2019 e alla rottura arginale del torrente Idice in corrispondenza del comune di Budrio, la regione Emilia-Romagna ha fatto presente di aver avviato uno specifico percorso tecnico-amministrativo nell'ambito del sistema di protezione civile.
  Il presidente della regione Emilia-Romagna ha provveduto, infatti, a richiedere al Presidente del Consiglio la deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, per le eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito la regione.
  Il comune di Budrio è stato, ovviamente, ricompreso all'interno della relazione di evento, con la puntuale descrizione di quanto accaduto, dei relativi effetti al suolo e dei primi interventi urgenti effettuati.
  La dichiarazione di stato di emergenza rappresenta la precondizione per attivare, con successive ordinanze della protezione civile, sia il primo piano degli interventi pubblici e delle spese rispetto alla prima fase di gestione dell'emergenza (soccorso ed assistenza alla popolazione) sia la fase di ricognizione dei danni ai soggetti privati e imprese.
  Il Consiglio dei ministri, il 2 dicembre scorso, ha deliberato l'estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza, adottato con delibera del 14 novembre 2019, anche al territorio della regione Emilia-Romagna.
  Conseguentemente, il capo dipartimento di protezione civile, il 17 dicembre 2019, ha emanato l'ordinanza (Ocdpc) n. 622, nominando il presidente della regione Emilia-Romagna commissario delegato per l'emergenza con il compito di predisporre, entro 60 giorni dalla pubblicazione dell'ordinanza, il piano dei primi interventi urgenti da sottoporre all'approvazione del capo del dipartimento della protezione civile.
  Con nota del 21 febbraio 2020, il commissario ha inviato la proposta di piano dei primi interventi urgenti – primo stralcio, per la relativa approvazione.
  Il Consiglio dei ministri, con deliberazione del 17 gennaio 2020, ha stanziato ulteriori risorse per la realizzazione degli interventi per i territori interessati dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel mese di novembre 2019.
  Nel primo stralcio del Piano, in corso di approvazione da parte del capo dipartimento della protezione civile, sono previsti:

   a favore del comune di Budrio, spese di assistenza alla popolazione ed interventi di somma urgenza di pulizia e di ripristino della viabilità e di rimozione e smaltimento rifiuti per 181.195,95 euro;

   a favore della città metropolitana l'intervento «Ricostruzione del corpo stradale della strada provinciale n. 6, Zenzalino» per 25.000,00 euro; a favore del consorzio di bonifica renana interventi di urgenza per espurgo, risezionamento e ripresa frane sui canali consortili in destra Idice necessari al ripristino della funzionalità idraulica ed irrigua, a seguito della rottura dell'argine destro del torrente Idice, per 1.400.000,00 euro;

   a favore di FER il ripristino provvisorio della tratta Budrio-Mezzolara per la parte strettamente necessaria alla riattivazione del servizio ferroviario, con limitazioni di esercizio, per 2.500.000,00.

  Nel secondo stralcio del redigendo piano sono previsti, a favore del comune di Budrio, interventi per la sistemazione della viabilità per 500.000,00 euro ed interventi per la pulizia e sistemazione dei fossi per 100.000,00 euro.
  Relativamente ai privati e alle imprese, il presidente della regione Emilia-Romagna con decreto n. 15 del 15 gennaio 2020 ha approvato le direttive per la concessione di contributi ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive per i danni subiti a causa degli eventi calamitosi verificatisi nel territorio regionale nei mesi di maggio e novembre 2019 e nel territorio delle province di Bologna, Modena e Reggio-Emilia il 22 giugno 2019.
  Le direttive disciplinano in particolare le modalità di definizione dei puntuali fabbisogni da rappresentare al dipartimento nazionale della protezione civile al fine di attivare le relative risorse. A causa dell'emergenza nazionale in corso, il termine per la presentazione delle domande, inizialmente previsto per il 2 marzo 2020, è stato successivamente prorogato.
  Ferme restando le misure adottate dalla regione Emilia-Romagna per fronteggiare lo stato di emergenza, occorre, inoltre, segnalare che, per quanto concerne la difesa del suolo e gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico previsti in via generale dal Governo, il 20 febbraio 2019 è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale viene approvato il piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale.
  Detto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri prevede che, ai fini di un tempestivo avvio ed elevazione del livello di operatività, le competenti amministrazioni predispongono e sottopongono alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Cabina di Regia Strategia Italia anche in coordinamento con la struttura di missione Investitalia, ed al Cipe, un piano stralcio 2019 recante elenchi settoriali di progetti e interventi immediatamente eseguibili già nel 2019, aventi carattere di urgenza e indifferibilità.
  Per i territori della regione Emilia-Romagna sono stati programmati n. 18 interventi per un importo complessivo di oltre 21 milioni di euro. Inoltre, con riferimento al piano stralcio manutenzione dei corsi d'acqua, si segnala che nell'ambito della programmazione dei fondi FSC 2014-2020, è stata chiusa l'istruttoria su n. 236 interventi per un importo complessivo di oltre 360 milioni di euro, di cui n. 2 interventi ricadenti nei territori della suddetta regione Emilia-Romagna per un importo complessivo di circa 17 milioni di euro.
  Si rappresenta, infine, che, per quanto riguarda gli interventi sui fiumi della medesima regione, con il 5° atto integrativo, siglato l'11 aprile 2018, all'accordo di programma tra regione e Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico del 3 novembre 2010, sono stati finanziati n. 8 interventi per un importo complessivo di circa 74 milioni di euro.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.