ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06319

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 371 del 14/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/07/2020
Stato iter:
16/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2020
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/10/2020

CONCLUSO IL 16/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06319
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Martedì 14 luglio 2020, seduta n. 371

   VALLASCAS. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi, gli organi di stampa nazionali e locali avrebbero dato notizia della ripresa degli 2 sbarchi diretti e non controllati sulle coste della Sardegna sud occidentale da parte di persone o gruppi di persone provenienti dal nord Africa;

   Sky Tg24 avrebbe riferito che «Nelle ultime 24 ore sono arrivati 88 algerini, tra i quali una donna», tra le spiagge e i territori dei comuni di Sant'Anna Arresi, di Domus De Maria e Teulada;

   i migranti, dopo le visite mediche, sarebbero stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir dove sarebbero stati posti in quarantena;

   la circostanza avrebbe destato grande preoccupazione, non solo per il ripresentarsi di un fenomeno spesso sottovalutato che, in passato, avrebbe avuto anche risvolti sul piano giudiziario (con l'individuazione di organizzazioni dedite al traffico di migranti), sul piano dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale e su quello dell'emergenza sanitaria, ma soprattutto per le modalità degli sbarchi che avrebbero interessato anche degli stabilimenti balneari in un contesto, tra l'altro, aggravato dall'emergenza COVID-19;

   il quotidiano L'Unione Sarda, del 30 giugno 2020, in un'intervista al presidente di Confcommercio Sud Sardegna e vice presidente del sindacato nazionale balneari, Alberto Bertolotti, riferirebbe che: «Per tutta la notte ha dovuto tenere sotto controllo 12 migranti sbarcati davanti al suo stabilimento [...] Ci siamo presi cura di loro dalle 3 del mattino alle 8,15, prima eravamo in due, poi è arrivato un altro mio collaboratore»;

   il responsabile di Confcommercio, oltre a riferire che non sarebbe stata la prima volta ad accogliere dei migranti appena sbarcati, avrebbe sostenuto che «Quando è arrivato il pullman per il trasferimento, l'autista non voleva farli salire perché nessuno aveva la mascherina» e che «Gli stabilimenti balneari possono accogliere i migranti sino all'arrivo dei carabinieri, ma non per cinque ore»;

   da quanto esposto emergerebbe una situazione allarmante, perché, se nel passato, il fenomeno degli sbarchi sulle coste della Sardegna avrebbero assunto dimensioni proprie di una grave e pericolosa emergenza sotto il profilo della sicurezza delle comunità interessate e della salute pubblica, oggi, queste circostanze sarebbero ulteriormente amplificate dal COVID-19;

   L'Unione Sarda riferirebbe, infatti, che sindacati di polizia e amministratori locali avrebbero espresso preoccupazione perché «Gestire sbarchi era già un problema, ma ora che siamo in emergenza sanitaria la situazione non è più tollerabile», mentre gli amministratori locali sarebbero «preoccupati dal rischio contagio visto che i migranti provengono tutti dall'Algeria, dove in queste ore il numero dei malati di Covid-19 continua a salire»;

   è il caso di sottolineare che il fenomeno degli sbarchi non controllati si esplicherebbe in un contesto di grave sottodimensionamento delle forze dell'ordine sia quelle specificatamente preposte alle attività di controllo degli scali doganali sia quelle che, più in generale, vigilano sulla sicurezza delle comunità della Sardegna –:

   quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per garantire un'adeguata vigilanza delle coste e dei punti di frontiera della Sardegna, al fine di contrastare il fenomeno degli sbarchi diretti e non controllati sulle coste dell'isola e di prevenire il rischio di diffusione del COVID-19, visto gli sbarchi avvengono da Paesi nei quali l'epidemia è in continua crescita;

   se non ritenga opportuno assumere iniziative volte a incrementare gli organici, nonché le dotazioni strumentali, delle forze dell'ordine, con particolare riguardo alle unità della polizia di frontiera operante in Sardegna.
(4-06319)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 16 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 410
4-06319
presentata da
VALLASCAS Andrea

  Risposta. — Il fenomeno degli sbarchi di migranti irregolari cui si fa riferimento nell'interrogazione si verifica da diversi anni, a fasi alterne, sulle coste sud-occidentali della Sardegna, nel territorio del Sulcis Iglesiente.
  Gli stranieri, generalmente di sesso maschile e quasi tutti appena maggiorenni, giungono attraverso la rotta dell'Algeria in gruppi di pochi individui, impiegando piccole imbarcazioni, che sono difficilmente rilevabili anche dalle moderne strumentazioni radar.
  I migranti vengono intercettati per lo più in mare, da veicoli o da unità navali in assetto Frontex ovvero a terra, dopo essere sbarcati, a seguito di segnalazioni di cittadini o direttamente con l'intervento di pattuglie delle Forze di Polizia impegnate nelle attività di controllo del territorio.
  Tutti i migranti rintracciati in mare e nei luoghi di sbarco vengono trasferiti in una struttura adibita a centro di primo soccorso di accoglienza presso l'ex scuola della polizia penitenziaria, ubicata nel comune di Monastir, per i prescritti accertamenti sanitari, nonché ai fini dell'identificazione e dei controlli di sicurezza,
  Gli stranieri vengono muniti di idonei dispositivi di protezione individuali (DPI), che indossano anche nelle fasi di trasporto dal luogo di sbarco fino al loro collocamento presso il centro di Monastir. Inoltre, nei confronti dei migranti viene disposta, da parte delle autorità competenti, la messa in quarantena per un periodo di 14 giorni all'interno del centro di Monastir o presso altre strutture all'uopo individuate, con costante osservazione sanitaria. Nell'ambito dei citati accertamenti sanitari, gli stranieri vengono altresì sottoposti sempre al tampone rinofaringeo.
  Alla data del 24 luglio si sono registrati 4 casi di positività, 3 dei quali poi risultati, con i
test successivi, negativi. I casi positivi trascorrono il periodo di isolamento presso locali opportunamente individuati all'interno del cennato compendio ovvero presso strutture sanitarie e sono seguiti quotidianamente dalle autorità sanitarie.
  Gli operatori delle forze di polizia, entrati in contatto con gli stranieri risultati positivi al Covid-19, sempre protetti dall'impiego dei Dpi in alcuni casi e a scopo meramente precauzionale, sono stati sottoposti allo stesso esame con esito negativo.
  Al riguardo, si rappresenta che il Ministero dell'interno ha messo in atto tutte le misure di sanità pubblica volte al massimo contenimento della diffusione dei contagi fin dalla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria nel nostro Paese.
  È stata richiamata l'attenzione di tutti gli operatori di polizia, e non solo di quelli impegnati nelle operazioni di rintraccio, identificazione e trasporto dei migranti nei centri di accoglienza, al rispetto delle misure di prevenzione, secondo le direttive del Ministero della salute.
  Per quanto attiene alla dotazione organica della Polizia di Stato, si fa presente che la provincia di Cagliari può contare su 1035 unità effettive di cui 390 impiegate presso la questura, destinataria nell'aprile scorso di un incremento di 20 unità.
  Con specifico riferimento alle azioni di prevenzione e contrasto volte a frenare il flusso migratorio via mare dall'Algeria verso la Sardegna, si evidenzia che è stata rafforzata l'attività di sorveglianza aerea nelle acque internazionali a sud dell'isola, prodromica a un eventuale intervento di intercetto navale. In tale contesto, è stato da ultimo richiesto all'agenzia Frontex il possibile rafforzamento della sorveglianza nell'area SAR di competenza nazionale attraverso l'impiego di ulteriori assetti sia aerei che navali per i prossimi mesi.
  In tale contesto, si rappresenta, inoltre, che la Guardia di finanza ha ulteriormente incrementato le ore di pattugliamento aeromarittimo e ha avviato un processo di potenziamento e ammodernamento della flotta aeronavale, con conseguente incremento delle capacità di sorveglianza delle acque territoriali.
  Sì assicura, infine, che l'attenzione da parte del Ministero dell'interno sulle questioni prospettate nell'atto di sindacato ispettivo permane costante, al fine di individuare misure sempre più idonee a garantire la tutela della salute pubblica
in primis attraverso il rigoroso rispetto di tutte le misure precauzionali previste, ancor più nell'ambito di un'emergenza sanitaria come quella in atto.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.