ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 370 del 13/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: TONELLI GIANNI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 13/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06292
presentato da
TONELLI Gianni
testo di
Lunedì 13 luglio 2020, seduta n. 370

   TONELLI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con ordinanza firmata il 9 luglio 2020 dal Ministro della salute, Roberto Speranza, sentiti i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti è stato vietato l'ingresso e il transito in Italia alle persone che nelle ultime due settimane hanno soggiornato o transitato in una lista di 13 Paesi (Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana) ove l'emergenza epidemiologica da Covid-19 è ancora nella fase acuta;

   secondo l'articolo 2 dell'ordinanza, ogni ingresso in territorio nazionale da qualsiasi Stato o territorio estero sarà condizionato al rilascio al vettore aereo o marittimo o a chi sia deputato ad effettuare i controlli di una autocertificazione da parte dei viaggiatori di non aver soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti nei Paesi sopra indicati. Diversamente si verrà respinti nel Paese di provenienza salvo non si sia residenti in Italia da prima del 9 luglio 2020, ovvero cittadini comunitari, come avvenuto nei giorni scorsi per il volo proveniente dal Bangladesh;

   tuttavia, il decreto ministeriale, adottato allo scopo di contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 nel nostro Paese, non considera i flussi di ingresso illegali nel nostro Paese e nulla dispone in merito alle procedure da adottare da parte delle forze dell'ordine nel caso dei rintracci di immigrati clandestini alle frontiere;

   difatti, solo il 9 luglio 2020 sono stati bloccati a Udine 30 stranieri clandestini e altrettanti la notte seguente, tutti provenienti per certo dalla rotta balcanica e quindi attraverso uno o più dei 13 Paesi in black list (Macedonia e Bosnia Erzegovina), mentre, secondo i dati resi noti dal Ministero dell'interno, quella bengalese risulta essere per numero la seconda nazionalità dichiarata dagli immigrati al momento dello sbarco sulle coste italiane;

   in tali casi, sarebbe assurdo dover chiedere l'autocertificazione ad un clandestino, magari, come spesso accade, privo di documenti, o ancora accettare una eventuale dichiarazione, anche in tal caso senza poter procedere ad alcun riscontro, con il rischio assai elevato che sia falsificata al solo scopo di far ingresso ed essere accolto in Italia, visto che nei giorni scorsi è stato dimostrato che perfino chi entra regolarmente può presentare certificati falsi;

   pertanto, a parere dell'interrogante, l'ordinanza appare del tutto inadeguata nell'intento dichiarato di contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 nel nostro Paese rispetto alla realtà e alla situazione dei flussi migratori che stanno interessando l'Italia, né dispone con chiarezza circa le procedure da adottare dalle forze dell'ordine in occasione dell'attraversamento irregolare delle frontiere italiane, in particolare quelle ad est, al confine con la Slovenia –:

   se, sempre allo scopo di contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 nel nostro Paese rispetto agli arrivi dai 13 Paesi indicati nell'ordinanza del 9 luglio 2020, siano state fornite specifiche e precise indicazioni alle forze dell'ordine che operano alle frontiere, in particolare quelle ad est con la Slovenia, relativamente alle procedure da adottare in occasione del rintraccio di immigrati clandestini o se invece anche in tali casi, e con quali modalità, debba trovare applicazione la medesima ordinanza.
(4-06292)