ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06282

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 370 del 13/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: TONELLI GIANNI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 13/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/07/2020
Stato iter:
23/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/12/2020
MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/12/2020

CONCLUSO IL 23/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06282
presentato da
TONELLI Gianni
testo di
Lunedì 13 luglio 2020, seduta n. 370

   TONELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   è ormai ufficiale che il dipartimento della pubblica sicurezza ha stabilito di non poter inviare i tradizionali rinforzi estivi sull'intero territorio nazionale, sembra per carenza di risorse economiche da impiegare per i trattamenti di missione degli operatori e per le spese di logistica, dagli alloggi al vitto;

   stando alle indicazioni diramate alle questure e alle prefetture, i presidi estivi potranno aprire solo con proprie risorse umane – che sono strutturalmente sotto organico da anni – senza trasferimenti da parte del Ministero, con la conseguenza di abbandonare i territori periferici al loro destino con un pessimo segnale che lo Stato manda a livello locale;

   in riviera romagnola, infatti, è stato possibile aprire solo Riccione e Bellaria dei tradizionali presidi estivi, ovviamente solo con personale locale, mentre Cervia e Cesenatico non apriranno e, nel caso di Cervia, sarà la prima volta che il posto di polizia stagionale della questura resterà chiuso dopo sessanta anni e in autunno si valuteranno poi gli effetti di questa grave mancanza;

   la decisione è grave con riguardo alla riviera romagnola, visti i fatti di cronaca che puntualmente si leggono sulla stampa, soprattutto all'indomani del fine settimana, ma lo è anche in generale, con riguardo a tutte le località turistiche italiane che in estate vedono raddoppiate le presenze e che quest'anno avrebbero maggiormente bisogno di rinforzi al fine di garantire ai cittadini e ai turisti il necessario ordine pubblico e la sicurezza, anche sanitaria, che l'emergenza sanitaria da Covid-19 impone al fine di evitare assembramenti e per mettere le imprese del turismo in condizioni di lavorare in tutta tranquillità;

   nel caso della riviera romagnola persino il prefetto Alessandra Camporota ha sollecitato il Ministero ad un ripensamento evidenziando «le caratteristiche e le specificità di un territorio che dal turismo trae linfa vitale», oltre alle forti preoccupazioni espresse dai sindacati di Polizia Sap, Uil e Usip, dalle associazioni di categoria degli operatori turistici e dalle autorità locali, e la stessa cosa vale anche per le altre località italiane a maggiore vocazione turistica;

   tale decisione, peraltro, denota una mancanza di capacità di valutare le priorità e le esigenze di sicurezza e ordine pubblico sul territorio italiano nel momento in cui il Parlamento sta convertendo il decreto-legge cosiddetto rilancio nel quale, con lungimiranza, si potevano stanziare le necessarie risorse per garantire ai turisti di andare in vacanza serenamente nelle località italiane e alle imprese turistiche di lavorare bene per limitare il più possibile i danni economici determinati dalla pandemia; peraltro, non si comprende come mai tali risorse scarseggino, visto che già la legge di bilancio per il 2020 aveva provveduto a stanziare fondi per il dipartimento della P.S. –:

   se intenda chiarire quanto prima la questione dell'invio dei rinforzi estivi nelle tradizionali località turistiche italiane, di conseguenza adottando le opportune iniziative per garantire un adeguato livello di sicurezza e ordine pubblico, alla luce dell'ulteriore fattore derivante dall'emergenza sanitaria da Covid-19, e contribuire, in tal modo, anche al rilancio del settore turistico italiano duramente colpito dalla crisi economica che si è determinata a seguito dell'emergenza sanitaria.
(4-06282)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 445
4-06282
presentata da
TONELLI Gianni

  Risposta. — con riferimento ai contenuti dell'atto di sindacato ispettivo in esame, si riferisce quanto segue.
  Va preliminarmente osservato che l'emergenza epidemiologica da COVID-19 ha imposto l'adozione di misure straordinarie di contenimento alla luce delle quali non è risultato possibile predisporre, per la stagione estiva in corso, un piano di potenziamento dei servizi di vigilanza, concordato a livello interforze, nelle località ove è prevista una maggiore affluenza turistica.
  Tuttavia, vista la necessità di potenziare l'attività di controllo del territorio in determinati comuni, è stata prevista l'attivazione di posti di polizia a carattere temporaneo, con l'impiego di personale della locale questura, così come espressamente richiesto dalle autorità di pubblica sicurezza.
  I profili evidenziati dall'interrogante sono stati affrontati dalla prefettura di Rimini in diverse sedute del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica al fine di garantire sia il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus, sia la vigilanza nel periodo estivo in un'ottica di prevenzione del crimine.
  In tale direzione la questura di Rimini – il cui organico è stato integrato con l'assegnazione permanente e definitiva di 22 agenti, operativi dallo scorso mese di giugno – ha elaborato un piano operativo denominato «Estate 2020-Operazione Alto Impatto» per i territori comunali della riviera riminese, in base al quale si è proceduto con l'apertura dei posti di polizia stagionali a Riccione e a Bellaria-Igea e con la intensificazione dei servizi di controllo del territorio nella città di Rimini.
  Tale piano ha previsto l'invio, dal 1° luglio al 31 agosto 2020, di 7 equipaggi del reparto prevenzione crimine, ai quali si sono aggiunti ulteriori 3 equipaggi dal 15 luglio e fino al 15 agosto.
  Inoltre, in considerazione del previsto afflusso dei turisti, delle unità in forza al compartimento polizia ferroviaria per l'Emilia-Romagna sono state poste a disposizione della sezione polizia ferroviaria di Rimini dal 1° luglio al 31 agosto 2020.
  Per quanto concerne l'Arma dei carabinieri, si informa che il comando provinciale, per la stagione estiva, ha anch'esso previsto unità di rinforzo per i mesi di luglio e agosto del corrente anno.
  Nel territorio in questione opera anche la guardia di finanza, mediante il reparto operativo aeronavale e un dispositivo composto dai Reparti territoriali alle dipendenze del comando provinciale.
  Va rilevato che la corretta gestione degli eventi della stagione estiva, non ha potuto prescindere da una strategia complessiva in grado di coniugare le esigenze di tutela della sicurezza pubblica con le misure di contrasto alla diffusione del COVID-19. Al riguardo, è risultata fondamentale la collaborazione tra le amministrazioni comunali e le forze dell'ordine, ferme restando le responsabilità a carico degli organizzatori di eventi che, per prevenire la diffusione del contagio, sono stati tenuti a munirsi di tutti gli strumenti di controllo previsti dalle norme vigenti.
  La collaborazione con le Amministrazioni comunali ha costituito una necessaria applicazione del «Patto per la sicurezza avanzata nella provincia di Rimini», la cui applicazione ha posto in particolare risalto il ruolo dei sindaci dei comuni del litorale marittimo, impegnati nell'adozione di specifiche ordinanze balneari annuali volte a elevare gli
standard di sicurezza con apposite prescrizioni sull'uso delle spiagge, nel rispetto delle normative vigenti.
  Concludendo, si assicura che le forze dell'ordine, sulla base delle valutazioni condivise nelle periodiche riunioni del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, continueranno a garantire, con l'impegno e la professionalità di sempre, adeguati livelli di sicurezza.

Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.