ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06269

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 369 del 09/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: CECCHETTI FABRIZIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 09/07/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/11/2020
Stato iter:
13/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2020
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 13/11/2020

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/11/2020

CONCLUSO IL 13/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06269
presentato da
CECCHETTI Fabrizio
testo di
Giovedì 9 luglio 2020, seduta n. 369

   CECCHETTI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) gestisce, in collaborazione con l'autorità giudiziaria, l'intero processo finalizzato alla destinazione dei beni sequestrati e poi confiscati in via definitiva, affinché vengano restituiti alle comunità e ai territori attraverso il loro impiego per scopi sociali o istituzionali fin dalla fase del sequestro;

   istituita nel 2010, l'Anbsc è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero dell'interno e, con la sua attività, favorisce la raccolta e lo scambio di informazioni sui beni e il superamento di eventuali criticità relative alla loro destinazione, dalla fase di sequestro durante la quale coadiuva gli amministratori giudiziari alla fase di gestione diretta dei beni, dopo la confisca, fino alla loro destinazione;

   tra le attività funzionali alla destinazione dei beni confiscati c'è l'organizzazione, in collaborazione con le prefetture e gli enti locali, delle conferenze di servizi nell'ambito delle quali le amministrazioni del territorio possono manifestare l'interesse all'acquisizione dei beni;

   con riguardo ai beni mobili sequestrati, l'ultima modifica del codice antimafia intervenuta con la legge 17 ottobre 2017, n. 161, ha introdotto disposizioni più stringenti finalizzate a non perpetuare costose, inutili custodie di beni privi di redditività e ha aggiunto gli enti territoriali tra i soggetti cui tali beni possono essere affidati in custodia giudiziale, obbligando anche il tribunale alla vendita, su richiesta dell'amministratore o dell'Agenzia nazionale, nel caso in cui non possano essere amministrati senza pericolo di deterioramento o di rilevanti diseconomie e alla loro distruzione o demolizione nel caso in cui i beni siano privi di valore, improduttivi, oggettivamente inutilizzabili e non alienabili –:

   se ritenga di adottare iniziative per includere, tra i soggetti che possano beneficiare dell'utilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, anche le organizzazioni di volontariato di protezione civile, ampliamento che risulta in linea con l'ultima modifica normativa intervenuta in materia, volta a ridurre i costi riguardanti la gestione dei beni sequestrati e confiscati.
(4-06269)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 novembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 427
4-06269
presentata da
CECCHETTI Fabrizio

  Risposta. — Con riferimento al quesito posto dall'interrogante, relativo all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, si rappresenta quanto segue.
  Ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del Codice antimafia, l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata amministra e gestisce i beni dalla data di deposito della confisca di secondo grado, emessa dalla Corte d'appello, fino all'emissione del provvedimento di destinazione.
  Il comma 1 del medesimo articolo prevede, inoltre, che fino al momento della confisca di secondo grado, l'attività svolta dall'Agenzia si configuri quale ausilio e supporto all'autorità giudiziaria, su richiesta di quest'ultima.
  Con il provvedimento di confisca emesso in giudizio di appello, l'Agenzia subentra nell'amministrazione e nella gestione dei beni e può avvalersi, per tale attività, di un coadiutore che può essere individuato nell'amministratore giudiziario nominato dal Tribunale.
  L'organizzazione delle conferenze di servizi per la destinazione dei beni immobili – alle quali partecipano, tra l'altro, le prefetture, i comuni e tutti i soggetti di cui all'articolo 48, comma 3, del Codice antimafia – non esaurisce l'insieme degli strumenti impiegati nel procedimento di destinazione, che si articola anche attraverso interlocuzioni dirette con tutti i soggetti titolati a manifestare, secondo quanto disposto dal citato articolo 48, un eventuale interesse.
  Per quanto concerne i beni mobili, sin dalla fase del sequestro e confisca di primo grado, i Tribunali possono procedere direttamente alla vendita o all'assegnazione provvisoria degli stessi.
  Anche l'Agenzia può procedere, previo nulla osta del giudice delegato e prima della definitività del procedimento, all'assegnazione provvisoria dei beni mobili o immobili in comodato d'uso.
  In merito allo specifico quesito concernente le iniziative volte a includere anche le organizzazioni di volontariato e di protezione civile tra i possibili soggetti idonei a beneficiare dell'utilizzo dei beni sequestrati e confiscati, si rappresenta che il 31 luglio 2020 l'Agenzia ha pubblicato il primo bando per l'assegnazione diretta di beni immobili confiscati a enti e associazioni del terzo settore, come previsto dall'articolo 48, comma 3, lettera c-
bis del Codice antimafia.
  Nella circostanza, sono stati messi a disposizione oltre 1.000 lotti su tutto il territorio nazionale, per un totale di circa 1.400 particelle immobiliari. I migliori progetti saranno premiati con l'assegnazione di un contributo massimo di 50 mila euro, fino all'esaurimento del
budget complessivo, pari a 1 milione di euro, appositamente assegnato all'Agenzia dalla legge di bilancio 2020/2022 per l'esercizio 2020.
  Il 6 agosto 2020, il Consiglio direttivo dell'Agenzia ha approvato il documento «I beni mobili iscritti in pubblici registri. Linee guida per la destinazione», con il quale sono state semplificate le procedure di destinazione dei beni e sono stati individuati i criteri di scelta da attuare in caso di manifestazioni d'interesse provenienti da più soggetti, ivi incluse le associazioni di volontariato che, come previsto dalla menzionata normativa, risultano a pieno titolo possibili destinatari dei beni.
  Per quanto riguarda, infine, la particolare categoria dei veicoli speciali, funzionali alle esigenze del soccorso pubblico – fatta salva la priorità che il codice antimafia riserva al Corpo nazionale dei vigili del fuoco – sul sito istituzionale dell'Agenzia è stata creata un'apposita sezione della «vetrina», il cui obiettivo è quello di facilitare la pronta conoscenza di questa specifica tipologia di mezzi, nonché di pubblicizzarne le diverse disponibilità.
  

Il Viceministro della giustizia: Matteo Mauri.