Legislatura: 18Seduta di annuncio: 369 del 09/07/2020
Primo firmatario: FOGLIANI KETTY
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 09/07/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 29/10/2020 MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/10/2020
CONCLUSO IL 29/10/2020
FOGLIANI e TONELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
sembra ormai ufficiale che i presidi estivi di polizia quest'anno non ci saranno, stando alle comunicazioni diramate del dipartimento della pubblica sicurezza che ha stabilito di non poter inviare i tradizionali rinforzi estivi sull'intero territorio nazionale;
proprio quest'anno che sono necessari gli ulteriori controlli anti-assembramenti dovuti al rispetto dei protocolli previsti per il contenimento dell'emergenza sanitaria, il Ministero sembra ritenere, per carenza di organico, di dover lasciare soltanto alla polizia locale dei comuni delle tradizionali località turistiche l'onere di mantenere l'ordine e la sicurezza pubblica e sanitaria;
si tratta di località turistiche, come quelle della riviera veneta, che nel periodo estivo vedono raddoppiate le presenze sul proprio territorio e che necessitano pertanto di una ulteriore presenza delle forze dell'ordine proprio per le accresciute esigenze di tutela della sicurezza pubblica e di contrasto ai fenomeni criminosi connessi anche all'aumento della popolazione;
a Caorle, del resto, il presidio estivo non c'è più ormai da due anni, ma ora mancheranno anche quelli di Bibione, Jesolo, Lido di Venezia, Sottomarina e Rosolina Mare;
tali rinforzi, peraltro, servono ad evitare il collasso del sistema e a garantire che la sicurezza dei cittadini non sia messa a rischio, soprattutto quest'estate in cui bisogna garantire anche la sicurezza dal punto di vista sanitario e, aspetto non meno trascurabile, a consentire agli operatori delle forze dell'ordine di operare in condizioni adeguate all'intervento di polizia di volta in volta richiesto;
sono già note da tempo le indagini giudiziarie che hanno rilevato la presenza di infiltrazioni mafiose nel litorale del Veneto Orientale e, più in generale, nel territorio veneto e lasciare scoperti i rinforzi dei presidi estivi nelle località turistiche nel periodo in cui sono affollate di turisti rappresenta un pessimo segnale di assenza dello Stato –:
se intenda confermare la decisione di non inviare i tradizionali rinforzi estivi nelle tradizionali località turistiche, come avvenuto, invece, negli anni passati, e se intenda adottare iniziative per rivedere tale disposizione, alla luce dell'ulteriore fattore derivante dall'emergenza sanitaria da Covid-19, al fine di garantire un adeguato livello di sicurezza e contribuire, in tal modo, anche al rilancio del settore turistico italiano duramente colpito dalla crisi economica che si è determinata a seguito dell'emergenza sanitaria.
(4-06268)
Risposta. — In relazione a quanto evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
In relazione alle esigenze di intensificazione della vigilanza, dovute al maggior afflusso turistico nell'area lagunare e nelle località balneari della provincia di Venezia, la locale prefettura ha rappresentato che è stata disposta L'aggregazione di alcune aliquote di personale della Polizia di Stato territoriale, di equipaggi del reparto prevenzione crimine di Padova e l'immissione di 18 automezzi e 27 unità, tratte dalle risorse a disposizione del comando legione Carabinieri «Veneto».
Quest'ultime sono state inviate dall'inizio del mese di luglio presso le stazioni ubicate nelle località turistiche.
Le attività di controllo del territorio svolte dal comando provinciale dei Carabinieri sono inoltre quotidianamente supportate dalle squadre di intervento operativo del 4o battaglione carabinieri, che operano nei territori della provincia a maggior tasso delinquenziale e in quelli in cui è più alta la presenza turistica.
Inoltre, al fine di incrementare la proiezione esterna, anche in relazione all'assolvimento dei compiti connessi all'esigenza di contenere il fenomeno epidemiologico in atto, sono stati rimodulati gli orari di apertura al pubblico delle stazioni Carabinieri per ottimizzare le risorse e garantire una maggiore prossimità al cittadino.
Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.