ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06266

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06266
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:

   l'interrogante ha avuto modo di raccogliere le doglianze di alcuni operatori economici italiani in Croazia che lamentano di ricevere un trattamento discriminatorio rispetto agli operatori locali;

   in particolare, dalla fine del 2018, lamentano di dover assolvere adempimenti ulteriori rispetto ai croati nell'ambito della materia bancaria, a seguito di un'applicazione eccessivamente stringente, se non ai limiti dell'arbitrario, delle direttive europee sull'antiriciclaggio e sull'antiterrorismo;

   l'applicazione arbitraria della normativa prevista comporta il rischio, per le imprese italiane, di essere sanzionate con la chiusura del conto corrente, evenienza che le metterebbe fuori norma rispetto a una serie di adempimenti tributari e previdenziali che la legge croata prevede debbano transitare via conto corrente;

   secondo tali operatori, tale applicazione l'arbitraria varierebbe sensibilmente a seconda della regione o provincia di provenienza dell'impresa italiana, penalizzando ulteriormente le imprese del Sud Italia;

   in Croazia, le banche italiane controllano i maggiori gruppi bancari locali, detenendo una buona fetta del mercato bancario nazionale, ma non forniscono nessun adeguato supporto alle ditte italiane per assolvere agevolmente i prescritti adempimenti burocratici. Di contro, vengono gravate da maggiori controlli a differenza di quelli prescritti per le società locali o per altri Paesi dell'Unione europea, Germania in primis, fomentando il pregiudizio estero dell'italiano evasore e mafioso;

   a questo si aggiunga il risentimento croato nei confronti della minoranza italiana che si traduce nella continua opera di rimozione coatta della memoria e dell'identità italiana dell'Istria e della Dalmazia;

   appare evidente che i margini di discrezionalità nell'applicazione delle normative europee, in questo caso direttive che richiedono ex lege un adattamento nazionale del diritto interno, comportano rischi di frammentazione della disciplina bancaria e rischiano di falsare la concorrenza e le libertà economiche garantite dai trattati;

   soprattutto in questa fase storica, con il tessuto produttivo gravemente danneggiato dalla pandemia di coronavirus, appare necessario garantire la competitività delle nostre aziende e dei nostri professionisti, elemento che passa dall'uniforme applicazione delle regole del gioco;

   l'applicazione discrezionale della normativa europea violerebbe anche il principio di non discriminazione poiché avrebbe come fondamento la diversa nazionalità degli operatori economici interessati –:

   se il Governo sia a conoscenza della questione e quali iniziative intenda intraprendere, per quanto di competenza, affinché non vi sia disparità di trattamento nell'applicazione della normativa europea in materia bancaria in Croazia tra imprese italiane e imprese locali.
(4-06266)