ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 08/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
04/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2020
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/12/2020

CONCLUSO IL 04/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06264
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   PALAZZOTTO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il giornalista di Avvenire Nello Scavo è tra i primi in Italia ad aver raccontato quanto accade quotidianamente lungo la rotta migratoria dalla Libia verso l'Europa e ha più volte denunciato la presenza di uomini legati al traffico di esseri umani all'interno della Guardia costiera libica;

   le sue inchieste hanno svelato i legami tra il governo maltese e la Guardia Costiera libica sui respingimenti in mare e nei giorni scorsi è stato attaccato e minacciato su Twitter da uno degli uomini più vicini ai due ultimi premier maltesi, già indicato dall'Avvenire quale presunto coordinatore delle operazioni che hanno preceduto la tristemente conosciuta «Strage di Pasquetta», il naufragio nel quale morirono 12 persone, rimaste per giorni su un gommone in avaria nel Mediterraneo Centrale e «accusato in precedenza di comportamenti illeciti e controversi, tra cui legami con un leader delle milizie libiche che gestisce estorsioni e centri di detenzione non ufficiali»;

   dalle inchieste giornalistiche emerge come il signor Gafà sia il fautore dell'accordo segreto tra Malta e Libia siglato tre anni fa e che prevede anche l'uso di «pescherecci fantasma» nel respingimento illegale di migranti;

   Gafà è stato accusato dalla famiglia di Daphne Caruana Galizia, uccisa con un'autobomba nel 2017, di essere uno dei principali sostenitori della campagna diffamatoria contro la giornalista, di cui Gafà diffondeva foto della vita privata e fotomontaggi;

   pur avendo sempre negato di conoscere le persone coinvolte nell'omicidio della giornalista, diverse immagini ritraggono Gafà accanto ad alcuni degli uomini imputati dell'omicidio;

   oltre a Nello Scavo, Neville Gafà, ex coordinatore dell'ufficio del Primo ministro maltese ha attaccato e minacciato anche la piattaforma Mediterranea che con la nave Mare Jonio è impegnata in attività di «search and rescue» nel Mediterraneo Centrale e Alarm Phone, la linea telefonica che riceve e rilancia le richieste di soccorso da parte dei migranti che si trovano in mare in situazioni di difficoltà e a rischio naufragio;

   rispondendo a un tweet di Alarm Phone in cui si denunciava il fatto che un neonato, partorito durante la traversata, fosse stato riportato dalla Guardia costiera libica in una zona di guerra insieme agli altri naufraghi soccorsi, puntando il dito contro le politiche messe in campo dai governi europei, Gafà ha scritto: «È bene che fermiate i vostri sporchi affari. Pieno supporto alla Guardia costiera libica»;

   a quel punto Nello Scavo ha scritto: «Affari sporchi, petrolio sporco, accordi sporchi tra governi. Niente da dire su questi metodi sporchi?»;

   l'incredibile risposta di Gafà, indirizzata direttamente non solo al giornalista di Avvenire ma, attraverso i relativi «tag», anche a Mediterranea e Alarm Phone, è stata la seguente: «Fermate i vostri sporchi affari. Altrimenti, vi fermeremo noi»;

   tale affermazione del signor Gafà risulta come una minaccia rivolta alle due organizzazioni ed al giornalista italiano che da tempo è nel mirino dei trafficanti di esseri umani per le sue inchieste sui rapporti tra questi e il governo maltese, nonché per l'inchiesta sul trafficante libico «Bija» e sulla partecipazione dello stesso ad incontri con le autorità italiane. Le minacce di «Bija» hanno portato alla decisione di assegnare al giornalista una scorta;

   il diritto di cronaca e il giornalismo di inchiesta non possono essere in alcun modo repressi e va respinto con forza ogni tentativo di intimidazione nei confronti di quei giornalisti che svolgono con professionalità il proprio mestiere –:

   quali iniziative, anche di tipo diplomatico, il Governo intenda intraprendere nei confronti del governo maltese affinché venga tutelata l'«agibilità» professionale del giornalista Nello Scavo, vittima di esplicite minacce da parte di Neville Gafà, capo di gabinetto del Primo ministro maltese fino al gennaio 2020, a causa delle inchieste da lui condotte e richiamate in premessa.
(4-06264)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 4 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 439
4-06264
presentata da
PALAZZOTTO Erasmo

  Risposta. — Onorevole Deputato Palazzotto, rispondo alla Sua interrogazione n. 4-06264.
  Neville Gafà è soggetto ben noto alle cronache maltesi per dichiarazioni sopra le righe e asseriti ruoli pubblici mai chiariti.
  Pur avendo prestato servizio in passato nei ruoli della pubblica amministrazione maltese, il sig. Gafà non riveste attualmente alcuna carica istituzionale né risulta aver mai ricoperto il ruolo di capo di gabinetto o di direttore del Primo Ministro maltese, come erroneamente riportato da diversi mezzi di stampa italiani.
  Nell'assenza di comunicati ufficiali da parte del Governo maltese, il Ministero degli esteri maltese ha stigmatizzato per le vie brevi l'episodio ricordato dall'interrogante e sul caso è stata avviata un'indagine a cura della magistratura locale. Prosegue poi l'attività di sensibilizzazione al più alto livello da parte dell'Ambasciata d'Italia a Malta affinché la vicenda sia tenuta nella massima considerazione dalle autorità maltesi.
  

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ivan Scalfarotto.