ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06260

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06260
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, commi 616-620, della legge di bilancio per il 2020 ha introdotto una misura che colpisce pesantemente i proprietari di immobili dati in locazione alla pubblica amministrazione, come ad esempio sedi di uffici comunali, provinciali o regionali, caserme o in genere uffici utilizzati dalle forze dell'ordine, Asl, istituti scolastici, e altro;

   nella finalità di conseguire ulteriori risparmi di spesa, si prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni, che sono parti locatarie in un contratto di locazione relativo ad un immobile di proprietà di privati utilizzato per finalità istituzionali, di, chiederne la rinegoziazione, previa verifica della convenienza dell'operazione con l'Agenzia del demanio. Se le amministrazioni non dovessero attuare il piano di razionalizzazione, subiranno una riduzione degli stanziamenti sui capitoli relativi alle spese correnti (comma 620);

   le amministrazioni locatrici hanno iniziato a presentare alle proprietà la proposta di rinegoziazione del contratto, validate dall'Agenzia del demanio;

   i proprietari degli immobili devono comunicare, entro 30 giorni dal ricevimento della proposta, la volontà di accettare o meno la rinegoziazione alle condizioni imposte, ossia un canone commisurato ai valori minimi fissati dall'Osservatorio del mercato immobiliare (OMI) ridotto del 15 per cento;

   i calcoli sarebbero anche basati sui parametri catastali abitativi e non su quelli attinenti all'accatastamento di pertinenza di ciascun immobile locato, più vantaggiosi per la pubblica amministrazione locatrice;

   diversamente, il proprietario è chiamato a pagare le dovute tasse calcolate sui parametri catastali di ciascun immobile e non su quelli abitativi, con evidente disparità di trattamento nell'ambito di un rapporto di natura civilistica che presuppone la parità tra le parti;

   la legge lascia ai proprietari la facoltà di non accettare la proposta di modifica del contratto, il quale prosegue fino alla prevista scadenza con la conseguenza per il locatario di dover poi procedere alla liberazione dell'immobile;

   inoltre, l'amministrazione dovrà attivarsi per la ricerca di una nuova soluzione locativa per il locatario. La legge resta in silenzio in merito alle conseguenze economiche dell'utilizzo dell'immobile in assenza di titolo, lasciando incertezza sulle modalità di quantificazione dell'ammontare dell'indennità di occupazione qualora la liberazione dell'immobile non fosse immediata;

   è facile immaginare le conseguenze dirompenti di un eventuale rifiuto della totalità dei proprietari ad accettare la proposta di riduzione forzata del 15 per cento del canone d'affitto;

   a questo si aggiunga che il «decreto Milleproroghe» estende anche all'anno 2020, quindi per il nono anno consecutivo, il divieto di adeguare alla variazione degli indici Istat i canoni di locazione passiva;

   i proprietari si troverebbero anche in difficoltà rispetto alla ricerca di un nuovo locatario, poiché risulterebbero necessari onerosi lavori di riadeguamento degli spazi. Pertanto, la misura inserita nella legge di bilancio sulla rinegoziazione «forzosa» dei canoni di locazione assumerebbe profili vessatori data la discrasia tra natura privatistica del rapporto e l'imposizione di legge –:

   se il Governo abbia valutato il carattere sostanzialmente vessatorio della misura di riduzione del canone dei contratti di locazione passiva;

   quali iniziative abbia predisposto il Governo, per quanto di competenza, per riallocare tempestivamente gli uffici che non avranno più una sede a seguito della mancata accettazione delle modifiche contrattuali da parte dei proprietari.
(4-06260)