ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06256

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: FARO MARIALUISA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 08/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06256
presentato da
FARO Marialuisa
testo di
Mercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   FARO e MENGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'area nord del Gargano, in particolare del litorale tra i comuni di San Nicandro Garganico e Lesina, in provincia di Foggia, comprende uno dei principali laghi costieri, ovvero il lago di Lesina che è separato dal mare Adriatico da un istmo che originariamente ospitava in tutta la sua estensione la macchia mediterranea. Lo chiamano il «quartiere del mare», ma è stato costruito senza alcuna licenza edilizia né diritto di proprietà sui terreni. Non c'è acqua, non c'è luce, non c'è fogna. Le strade non hanno nome. Ufficialmente è una cittadina fantasma, quella che sorge in località Schiapparo in prossimità dell'omonima foce. Tale area da giugno a settembre si popola di circa diecimila persone, una striscia di terra lunga dieci chilometri e larga poco meno di uno, che divide la laguna di Lesina dall'Adriatico, dieci chilometri di cemento senza soluzione di continuità. L'Adriatico non si vede, coperto dalle 2.500 villette costruite in un trentennio di operoso e ininterrotto abusivismo nel cuore del Parco nazionale del Gargano. A seguito dei condoni del 1985 e del 1994 è stata individuata quale possibile soluzione la redazione di un piano di recupero territoriale (Pirt). A redigere il piano è stata la Lesina S.r.l., perché tale società ha rivendicato la proprietà di circa 500 ettari di terreni in agro di Lesina, di cui circa 200 sarebbero stati interessati dal fenomeno dell'abusivismo edilizio di Torre Mileto, mentre il restante 40 per cento dei suoli sui quali si estende il villaggio, la cui proprietà è stata rivendicata dalla società Lacmar S.r.l., non è rientrato in alcun piano di recupero. Dopo circa 30 anni, durante i quali sono stati realizzati i manufatti abusivi nella completa indifferenza istituzionale, oggi si parla di riqualificazione e sanatoria del villaggio abusivo dello Schiapparo, senza considerare in alcun modo: 1) che l'area interessata insiste in primo luogo all'interno del Parco nazionale del Gargano e nell'area Sic di Torre Mileto istituita nel 2015; 2) che tale fenomeno non rientra nel cosiddetto abusivismo di necessità, trattandosi di case per le vacanze e non abitazioni principali; 3) il rischio sismico a cui è esposta l'intera area. Infatti, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274/2003, cui è seguita la delibera della giunta regionale della Puglia n. 153 del 2 marzo 2004, indica l'area di Lesina nella zona di rischio sismico 2, ovvero zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti seguiti da maremoti. A ciò si aggiunge la relazione prodotta dal Parco nazionale del Gargano, nel quale insistono i manufatti abusivi e grazie alla sinergia con la procura della Repubblica di Foggia, si è provveduto all'abbattimento di circa 40 manufatti abusivi insistenti nel perimetro del Parco. Nella medesima relazione, all'allegato 5 sono individuati, altri 62 manufatti da inserire nel piano di abbattimenti, in base alle sentenze definitive, tra questi, 22 manufatti sono insistenti in località Schiapparo nel comune di Lesina. Pertanto, analizzando nell'attualità la situazione nell'istmo di Lesina, sembra evidente che il Pirt sia lo strumento prescelto per sanare ciò che non può essere sanato, ovvero una vasta area di cemento che, invece, dovrebbe essere restituita alla macchia mediterranea –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa;

   quali siano le iniziative di competenza intraprese per il recupero ambientale del territorio interessato da fenomeni di abusivismo, con particolare riferimento al Parco nazionale del Gargano;

   se sia prevista l'adozione di iniziative per lo stanziamento dei fondi necessari per procedere all'abbattimento di tutti i manufatti abusivi presenti sull'istmo di Lesina, località Schiapparo e quindi alla bonifica dell'area finalizzata al ripristino del patrimonio naturalistico.
(4-06256)