ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06246

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 367 del 07/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: VILLANI VIRGINIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/07/2020
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 07/07/2020
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 07/07/2020
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/07/2020
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/07/2020
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06246
presentato da
VILLANI Virginia
testo di
Martedì 7 luglio 2020, seduta n. 367

   VILLANI, NAPPI, DEL MONACO, PROVENZA, SARLI, BARBUTO e ILARIA FONTANA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il 23 giugno 2020 nel comune di Sarno, un gruppo molto numeroso di cittadini, quasi tutti residenti in zona «Masseria della Corte», si è recato presso il locale commissariato di polizia per protestare contro l'odore nauseabondo proveniente da via Ingegno che si estendeva fino al centro della città;

   ad oggi le esalazioni e i miasmi provenienti dalla succitata area, sono tanto intensi e disgustosi da compromettere il diritto al respiro dei residenti, impossibilitati a condurre una vita sociale e familiare serena;

   gli stessi cittadini, costituiti anche in un Comitato civico «Uniti per l'ambiente» denunciano già da qualche anno, una situazione ormai intollerabile;

   l'intera area di ubicazione e pertinenza dell'attuale complesso industriale del comune di Sarno risulta ad oggi perimetrata all'interno dell'ambito di trasformazione produttiva denominato «Area PIP di Via Ingegno»;

   in molteplici occasioni sono state segnalate, con esposti anche della interrogante, gravi anomalie sulle attività industriali nella zona PIP di Sarno, sugli scarichi e gli sversamenti abusivi;

   nelle zone limitrofe si registrano di frequente gravi e varie patologie tra i residenti che entrano a contatto anche con la sorgente del Sarno e precisamente Rio Foce, per l'adiacenza della Prt srl e il conseguente inquinamento delle acque nocivo per la salute dei cittadini;

   utile rammentare che, a seguito di un drammatico incendio, verificatosi a marzo 2020 in un capannone della stessa azienda che, da anni svolge attività di trattamento rifiuti, i residenti della zona adiacenti gli impianti, sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni per alcuni giorni per cercare di tutelare la propria salute e quella dei propri cari, nel periodo di quarantena dovuta al COVID-19;

   la stessa vicenda è stata oggetto di una interrogazione a risposta scritta, la n. 4/05752 al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a prima firma dell'interrogante, al fine di avere contezza sui fatti esposti e sulle iniziative da assumere per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell'ambiente in relazione all'impianto di rifiuti speciali nel territorio del comune di Sarno;

   giova ricordare che la Prt srl, inoltre, attraverso i suoi impianti recupera i rifiuti, prepara e produce materie prime secondarie e fino a pochi mesi fa trasformava miscele eterogenee di materie plastiche rientranti nel Prgs;

   detta attività produce e ha prodotto esalazioni maleodoranti, presumibilmente cancerogene, che pervadono ed impregnano sia l'esterno che l'interno delle zone residenziali sopra citate, rendendo totalmente invivibile l'ambiente;

   la dannosità delle immissioni è tale da avere irrimediabilmente compromesso la salute di numerosi abitanti della zona e delle zone limitrofe;

   si sottolinea che il comune di Sarno rientra per il Ministero della salute tra i centri ad alta densità di tumori legati all'inquinamento ambientale;

   nel contesto normativo europeo assume particolare importanza la direttiva quadro 2008/98/CE del Parlamento europeo del 19 novembre 2008, che «stabilisce misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana»;

   all'articolo 272-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, introdotto dal decreto legislativo n. 183 del 2017, viene, normato il potere delle regioni di legiferare in materia di emissioni odorigene per quanto concerne gli impianti autorizzati di cui alla parte quinta del testo unico in materia ambientale;

   non è più procrastinabile una tale drammatica quanto pericolosa condizione di vita dei cittadini residenti nella su citata area –:

   se, per quanto di competenza, risulti al Ministro interrogato se siano state individuate le cause delle reiterate contaminazioni della matrice ambientale aerea del suolo e delle acque registrate nell'area Pip di Sarno e se sia a conoscenza di quante sorgenti nocive (anche ad alta attività) siano da sottoporre immediatamente a screening;

   se e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per chiarire il grado di pericolosità dei fenomeni odorigeni avvertiti dalla cittadinanza per porre fine a questi fenomeni evitando che in futuro episodi simili si possano ripetere e tutelando il supremo diritto alla salute dei cittadini di quel territorio, già fortemente penalizzati.
(4-06246)