ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06242

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 366 del 06/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: MATURI FILIPPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 06/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/07/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/07/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 09/07/2020
Stato iter:
28/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/09/2020
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/09/2020

CONCLUSO IL 28/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06242
presentato da
MATURI Filippo
testo di
Lunedì 6 luglio 2020, seduta n. 366

   MATURI e MORELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in diversi Paesi del mondo – in particolare in Asia Orientale e Oceania – la carne di cane è consumata come qualunque altro tipo di carne; esistono anche allevamenti appositi per la sua macellazione. Il consumo di carne di cane, nei Paesi dove se ne fa uso, è fondato principalmente su una stabile tradizione culturale, mentre in altri Paesi come quelli occidentali, in alcuni casi, consumare carne di cane è ritenuto offensivo ed immorale;

   a partire da domenica 21 giugno 2020 e per i 10 giorni successivi, si è svolto lo «Yulin Dog Meat Festival», nell'omonima città, nella regione Guangxi, nel sud est della Cina, la tradizionale fiera dedicata agli amanti della carne di cane, manifestazione che si svolge dal 2009;

   la carne di cane spesso è macellata e consumata sul posto e si stima che durante la manifestazione vengano uccisi tra i 10.000 e i 15.000 cani, ma anche gatti;

   durante i giorni della manifestazione cani e gatti vengono presi dalle strade o peggio prelevati illegalmente e con la forza dalle abitazioni, poi rinchiusi in gabbie senza ne acqua né cibo, e trasportati, per miglia e miglia, fino al macello o alla fiera dove vengono bastonati, strangolati e scuoiati o bolliti vivi; durante il tragitto molti cani e gatti muoiono per le ferite, per soffocamento e per disidratazione;

   la macellazione avviene di fronte ad altri cani, che sono così costretti ad assistere al loro destino;

   questa, a parere degli interroganti, è una palese violazione del sentimento degli animali; le condizioni alle quali sottostanno i cani sono totalmente distanti dalle esigenze di salute e salvaguardia degli animali e trasgrediscono anche alle più basilari linee guida sul benessere animale;

   si crede che la scarica di adrenalina generata dal terrore a cui il cane è sottoposto garantisca non solo un sapore migliore e maggior tenerezza alla carne, ma anche la capacità di proteggere chi la consuma dalla calura dei mesi estivi;

   gli allevamenti di cani in Cina sono considerati troppo costosi da mantenere e, dunque, persone senza scrupoli preferiscono «andare a caccia» delle prede, rubandole anche ai loro legittimi proprietari, che vengono narcotizzate con dardi soporiferi e trascinate in un vero e proprio girone d'inferno, fino all'arrivo a Yulin;

   l'inizio della pandemia di Coronavirus ha portato alla ribalta queste pratiche alimentari tradizionali e le condizioni igieniche dei cosiddetti «wet market», come quello di Yulin, dove non viene rispettata alcuna norma igienica e gli animali vengono portati vivi e uccisi in loco. Ed è proprio in questi posti che infezioni, batteri e virus trovano il terreno fertile per diffondersi;

   quest'anno il Ministero dell'ambiente cinese ha inserito il cane nella categoria degli «animali domestici» e lo scorso aprile la metropoli di Shenzhen è stata la prima in Cina a metterne ufficialmente fuori legge la vendita e il consumo, con multe salate per i ristoratori che lo tengono nel menù e per chi lo ordina; ma, nonostante ciò, la fiera di Yulin è stata confermata e puntualmente nel giorno del solstizio d'estate ha avuto inizio;

   il festival di Yulin è una rappresentazione di crudeltà gratuita e di totale assenza di tradizione che va contro il rispetto e il benessere degli animali. Bisogna, invece, rafforzare e promuovere la cultura del rispetto verso gli animali –:

   se intendano condannare ufficialmente questo tipo di «barbare» manifestazioni che vanno contro il benessere animale ed anche la salute pubblica e altresì adottare iniziative, per quanto di competenza, nei confronti del Governo cinese affinché sia definitivamente abolito il festival di Yulin da tempo considerato come uno dei più atroci e sanguinari del pianeta.
(4-06242)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 settembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 399
4-06242
presentata da
MATURI Filippo

  Risposta. — L'Italia rappresenta regolarmente agli interlocutori cinesi la preoccupazione e la sensibilità con cui la nostra opinione pubblica segue l'organizzazione annuale del cosiddetto «Festival di Yulin». Esprimiamo allo stesso tempo l'auspicio che si possa giungere ad un'urgente riconsiderazione della manifestazione, nella misura in cui essa è collegata alla macellazione di animali domestici a scopo alimentare.
  Anche quest'anno la nostra Ambasciata a Pechino ha pubblicato un comunicato sul proprio sito, condannando fermamente ogni forma di violenza e maltrattamento nei confronti degli animali da compagnia, in particolare la compravendita e la macellazione dei cani a scopo alimentare. Il Consolato generale d'Italia a Canton ha inoltre condiviso le preoccupazioni e le sensibilità del pubblico italiano sul Festival di Yulin con le locali autorità, che hanno sottolineato l'assenza di patrocini ed avalli formali delle autorità cinesi alla manifestazione.
  Quest'anno l'evento è stato ribattezzato «festival del solstizio d'estate» e non più «festival del litchi e della carne di cane». Ha visto un'organizzazione ridotta, sia per una crescente opposizione all'evento in seno alla società civile cinese, grazie all'attività di diverse organizzazioni, sia per le perduranti misure di contrasto all'epidemia da COVID-19.
  Dopo i provvedimenti adottati da alcune città e province cinesi, il consumo di carne canina e felina potrebbe infatti presto essere vietato in tutto il paese grazie a un provvedimento legislativo in via di definizione presso il Ministero dell'agricoltura. Questo includerebbe cani e gatti nella categoria degli animali da compagnia, per i quali sarebbe vietato l'allevamento, il trasporto e la commercializzazione a scopo alimentare.
  L'Italia continuerà a manifestare il disagio e la piena condanna dell'opinione pubblica italiana rispetto al maltrattamento degli animali domestici, nonché a monitorare con estrema attenzione l'evoluzione della normativa cinese sugli animali da compagnia e sul consumo di carne canina e felina.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.