Legislatura: 18Seduta di annuncio: 366 del 06/07/2020
Primo firmatario: LOSS MARTINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 MATURI FILIPPO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 PICCOLO TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020 SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 07/07/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 06/07/2020
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/07/2020
RITIRATO IL 15/07/2020
CONCLUSO IL 15/07/2020
LOSS, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, MANZATO, PATASSINI, VANESSA CATTOI, BINELLI, MATURI, PICCOLO, SUTTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il settore apistico italiano conta circa 63 mila apicoltori italiani, con 1,5 milioni di alveari, 220 mila sciami, 23 mila tonnellate di prodotto e oltre 60 varietà;
dalla Cina nel mercato europeo, e quindi anche in quello italiano, arrivano circa 80 mila tonnellate di miele prodotto senza l'utilizzo delle api mellifere; si tratta di un miele contraffatto in maniera tale da essere difficilmente rilevabile ai controlli alle frontiere;
questo crea una concorrenza sleale fortemente penalizzante per l'apicoltura italiana dove il prezzo medio di produzione è di 3,99 euro/kg contro circa 1,24 euro/kg di quello cinese, nonché pesanti ricadute su tutta l'agricoltura italiana, che dipende al 70 per cento dalle api nella loro funzione di impollinatori, e rischia di mettere in ginocchio gli agricoltori italiani;
mentre in tutto il mondo diminuisce la produzione di miele a causa della forte diminuzione delle api dovuta anche ai cambiamenti climatici – in Italia circa il 50 per cento in meno nel 2019, per un valore di 70 milioni di euro – quella cinese, di contro, aumenta di anno in anno;
questo perché il miele viene prodotto adulterando e miscelando sciroppo di zucchero con il miele naturale, per nasconderne la contraffazione, rendendolo in questo modo simile al miele naturale;
questa metodologia ovviamente non è conforme alle norme europee, perché nell'Unione europea il miele prodotto dalle api deve essere essiccato e maturato nell'alveare senza l'aggiunta di sostanze estranee, mentre in Cina non c'è l'obbligo di rispettare questo processo e l'uomo si sostituisce alle api nella realizzazione del processo di maturazione;
in Cina a causa dell'inquinamento, della deforestazione e dell'uso dei pesticidi le api sono quasi del tutto sparite. Circa il 75 per cento della produzione agricola dipende dall'impollinazione delle api e quindi i cinesi hanno dovuto trovare un'alternativa al lavoro svolto dalle api, impiegando manovalanza sottopagata e servendosi anche di quella dei bambini. Il metodo utilizzato per la produzione del «falso» miele è più rapido ed economico, perché accelera i processi di deumidificazione e maturazione che le api effettuano con tempi molto più dilatati, rendendo il prodotto finale privo delle sue peculiari caratteristiche di genuinità;
durante l'emergenza sanitaria legata al Covid-19 il consumo dei miele in Italia è aumentato di quasi il 44 per cento, ma purtroppo la produzione interna non riesce a soddisfare la domanda, perché i cambiamenti climatici hanno ridotto notevolmente le fioriture e stressato le api; nel 2019, infatti, la produzione nazionale è arrivata appena a 15 milioni di chilogrammi a fronte di un quantitativo di quasi 25 milioni di chilogrammi di miele importato durante l'anno dall'estero, soprattutto da Ungheria e Cina. Quasi due barattoli di miele su tre sono stranieri;
sarebbe opportuno intensificare i controlli alle frontiere e introdurre nuove metodologie di analisi per rilevare le contraffazioni sempre più sofisticate al fine di evitare le frodi –:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda intraprendere al fine di proteggere il settore apistico dall'invasione del miele cinese contraffatto a tutela del miele made in Italy, simbolo di tipicità e biodiversità, in quanto sarebbe a rischio la sicurezza alimentare del Paese e dei prodotti agricoli italiani nonché la salute dei consumatori.
(4-06221)