ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 364 del 01/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 01/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/07/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/07/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
29/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2020
BONETTI ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA' E FAMIGLIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/10/2020

CONCLUSO IL 29/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06188
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Mercoledì 1 luglio 2020, seduta n. 364

   BELLUCCI e ZUCCONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:

   in questo momento così difficile e delicato sembra che non si stia facendo abbastanza per permettere alle famiglie di riprendersi e di ripartire davvero: le regole che ci accompagnano, varate dai numerosi decreti-legge e decreti del Presidente del Consiglio dei ministri a cui si sommano le varie ordinanze regionali, rendono sostanzialmente non realizzabili, o realizzabili per una minoranza di persone e con un abnorme «rischio d'impresa», le attività educative ed animative per le giovani generazioni e, in particolare, per le categorie più a rischio;

   arriva dal gruppo «Genitori H per sostegno» la denuncia sul caos di organizzazione dei campi estivi per gli studenti disabili;

   il periodo di chiusura delle scuole ha pesato notevolmente sulla salute psicofisica dei ragazzi con disabilità e dei loro familiari, rimasti senza terapie ed esclusi dalla didattica a distanza: senza amici, senza stimoli, senza il contatto con gli insegnanti, senza lo sport, i bambini perdono, giorno dopo giorno, quei granelli di autonomia che con tanta fatica hanno conquistato a piccoli passi, con anni di lavoro e di sacrifici, che rischiano di sgretolarsi in pochi mesi;

   dopo questo duro periodo di isolamento sociale, le famiglie tutte speravano in un aumento di ore per le attività estive, invece, come sottolineato dai genitori di Lucca, sono stati addirittura tagliati i fondi e si è complicato tutto: «da due giorni stanno inviando email che informano che il contributo forse sarà di mille euro per tutti e la famiglia dovrà cercarsi da sola l'operatore. Con tale contributo sarà possibile la frequenza ad un centro estivo di una settimana a tempo pieno»;

   secondo quanto denunciato dalle famiglie «Stare con i coetanei è importante, gli altri bambini si potranno vedere per l'intera estate mentre ai nostri figli questa possibilità non viene concessa, proprio loro che ne avrebbero più bisogno. I costi dei vari campi sono troppo alti, per tutte le famiglie, se noi genitori H dobbiamo aggiungere la spesa di un operatore per aumentare le ore, diventa insostenibile. Il Comune ha aperto e chiuso il bando per voucher estivi alle famiglie, prima che fossero note le attività presenti sul territorio. Non potevamo fare richiesta non sapendo se erano adatte ai nostri figli. Un anticipo verrà erogato alla firma del Pap, il resto in seguito, ma non è certo, perché “potrà essere modificato a fronte del maggiore o minore numero di domande pervenute”»;

   i genitori del gruppo «H» rigettano anche l'ipotesi che le ore di assistenza previste in ambito scolastico e non fruite siano utilizzate per le attività estive, in quanto ore destinate alla frequenza scolastica, che non dovrebbero essere utilizzate per altri scopi e che, in caso contrario, genererebbero una deregolamentazione fonte soltanto di confusione;

   peraltro, la situazione di difficoltà denunciata dai genitori di Lucca e dal gruppo «Genitori H per sostegno» non è una situazione straordinaria, ma la testimonianza plastica di molte altre condizioni di disagio su tutto il territorio nazionale che gravano le famiglie e privano migliaia di bambini e ragazzi di ogni tipo di opportunità –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere il Governo per adottare un piano condiviso con tutti i livelli istituzionali volto a garantire l'apertura dei centri estivi, con particolare riguardo agli spazi dedicati ai bambini con disabilità, trovando soluzioni autorizzative e di finanziamento ragionevoli e idonee a contemperare sicurezza e realizzabilità.
(4-06188)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 418
4-06188
presentata da
BELLUCCI Maria Teresa

  Risposta. — Gli interroganti chiedono di conoscere con la risposta alla presente interrogazione quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire adeguate tutele ai bambini con disabilità, con particolare riferimento all'apertura dei centri estivi e all'individuazione di spazi sicuri.
  Per quanto riguarda gli aspetti più generali sollevati dall'interrogazione circa il peso che ha avuto per le famiglie la chiusura delle scuole e delle altre attività riabilitative, si osserva che alcune delle misure di contenimento assunte sono risultate effettivamente gravose per le persone che usufruivano di determinate prestazioni e sulle famiglie si è addossato un cospicuo peso aggiuntivo. Si è trattato però di misure necessarie per mettere al primo posto la tutela della salute collettiva, cercando al tempo stesso di offrire benefici alternativi, quali l'ampliamento dei giorni di congedo e permesso, e l'offerta di erogare prestazioni assistenziali ed educative, ma vi è naturalmente la consapevolezza che l'enorme tensione a cui sono state sottoposte le amministrazioni territoriali per quanto riguarda i servizi sanitari e socio-assistenziali non ha purtroppo sempre consentito l'organizzazione di servizi altrettanto efficaci.
  Il cosiddetto «Decreto rilancio» (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19», convertito con modificazioni, nella legge 17 luglio 2020, n. 77) ha destinato una quota di risorse aggiuntive – pari a 150 milioni di euro – a valere sul Fondo per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri. In particolare, l'articolo 105, comma 1, lettera
a), prevede che una quota di esse sia destinata ai comuni per finanziare iniziative, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, volte a introdurre interventi per il potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra zero e 16 anni (fra 3 e 14 anni nel testo originario) per i mesi da giugno a settembre 2020.
  In considerazione dell'importanza e della necessità di garantire, in tempi brevi, l'apertura dei centri estivi – importanza sottolineata, peraltro, anche dagli interroganti – si è provveduto a dare immediata attuazione a quanto contenuto nel citato articolo 105 del decreto-legge n. 34 del 2020, con l'adozione in data 25 giugno 2020 del decreto del Ministro con delega alle politiche familiari con cui sono state ripartite le risorse, previa acquisizione della prescritta intesa in Conferenza unificata in data 18 giugno 2020. Si tratta di tempistiche particolarmente rapide, che hanno consentito al Dipartimento per le politiche familiari di concludere già in data 15 luglio 2020 le procedure di erogazione del finanziamento di 135 milioni di euro in favore dei comuni per interventi di potenziamento dei centri estivi, e alla Banca d'Italia di accreditare le somme nelle casse comunali a decorrere dal 17 luglio 2020.
  Le risorse erogate consentono di realizzare interventi di costruzione, ristrutturazione o riorganizzazione di strutture e spazi dedicati a ospitare i bambini, anche disabili, per le attività estive. È necessario anche evidenziare il contenuto delle Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza Covid-19, testo contenuto nell'allegato 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2020, dove, alla luce delle particolari difficoltà che «le misure restrittive di contenimento del contagio hanno comportato per bambini ed adolescenti con disabilità, e della necessità di includerli in una graduale ripresa della socialità», si riconosce che particolare attenzione e cura vadano rivolte «alla definizione di modalità di attività e misure di sicurezza specifiche per coinvolgerli nelle attività estive». In particolare, nel caso di bambini ed adolescenti con disabilità, il rapporto numerico deve essere potenziato «integrando la dotazione di operatori, educatori o animatori nel gruppo dove viene accolto il bambino ed adolescente, portando il rapporto mimetico a 1 operatore, educatore o animatore per 1 bambino o adolescente» e il personale coinvolto «deve essere adeguatamente formato anche a fronte delle diverse modalità di organizzazione delle attività, tenendo anche conto delle difficoltà di mantenere il distanziamento, così come della necessità di accompagnare bambini ed adolescenti con disabilità nel comprendere il senso delle misure di precauzione».
  

La Ministra per le pari opportunità e la famiglia: Elena Bonetti.