ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06169

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 363 del 30/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06169
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo di
Martedì 30 giugno 2020, seduta n. 363

   ZUCCONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con la legge n. 426 del 1998 è stato istituito il sito di interesse nazionale (Sin) di Livorno perimetrato con il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 24 febbraio 2003. L'area del Sin interessa due comuni, Livorno e Collesalvetti, per una superficie complessiva di circa 20,247 chilometri quadrati, suddivisi in 14,331 chilometri quadrati marini e di acque interne e 5,916 chilometri quadrati continentali;

   nell'area di confine tra i comuni di Livorno e Collesalvetti è situato il sito della raffineria Eni, in località Stagno. All'interno di questo Sin sono compresi anche la centrale termoelettrica (ex Enipower), lo stabilimento di produzione lubrificanti (Stap) e le aree dismesse denominate stabilimento ex Italoil, ex deposito interno AgipPetroli e stabilimento GPL;

   l'area complessiva dell'insediamento produttivo è pari a circa 182 ettari. Nel territorio circostante al sito industriale è presente un fitto reticolo idrografico superficiale che circonda lo stabilimento;

   in data 5 luglio 2019 il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha annunciato l'intento di destinare i rifiuti urbani prodotti nei comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, alla raffineria Eni di Stagno, prevedendo la costituzione di una raffineria per la produzione di bioetanolo;

   il 23 luglio 2019 è stata delineata la nuova legge sulla governance del servizio integrato dei rifiuti in Toscana e, con lo scopo di trovare «soluzioni alternative» al termovalorizzatore di Casa Passerini nella Piana fiorentina, al suo posto si è deciso di utilizzare la bioraffineria di Stagno, nella sede Eni già sito di interesse nazionale (Sin);

   in data 24 luglio 2019 il consiglio regionale della Toscana ha approvato la proposta della giunta poc'anzi descritta, sposando il progetto di sostituire il termovalorizzatore di Casa Passerini con la realizzazione presso la raffineria Eni di Livorno di un impianto in grado di gestire «combustibile solido secondario da rifiuti» («Css») e rifiuti plastici;

   da diversi anni i residenti, dove ha sede la Raffineria Eni, lamentano notevoli problemi dovuti alla presenza nell'aria di emissioni di polveri, particolato fine derivato da idrocarburi e benzene, presumibilmente generati dall'area industriale, le quali avrebbero causato gravi problemi di salute alla popolazione;

   Da Eni sono stati attivati interventi di messa in sicurezza della falda superficiale, mentre l'iter tecnico-procedurale di bonifica è iniziato dal 2004;

   a distanza di circa un anno dall'approvazione del progetto, nient'altro rispetto ad una prima presentazione di massima è stato aggiunto sugli ulteriori sviluppi che potrebbero essere stati approntati al progetto. Oggi, sarebbe opportuno, invece, aprire una fase di approfondimento, capire lo stato di avanzamento del progetto, le prospettive di Eni sul territorio, ma soprattutto le eventuali problematiche ambientali che potrebbero essere determinate da questo impianto;

   l'incertezza sulla progettualità di Eni sul territorio è alimentata, oltretutto, dalla preoccupazione per una forte riduzione dell'attività dell'indotto della raffineria Eni di Stagno, fatto che ha portato nella giornata di lunedì 15 giugno 2020 ad un incontro tra rappresentanti istituzionali e i sindacati. Dei circa 450 addetti che orbitano attorno alle attività dell'impianto livornese, attualmente soltanto il 20-25 per cento è al lavoro, mentre il 75 per cento circa è in cassa integrazione (a rotazione) –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   quale sia lo stato attuale della bonifica del Sin di Livorno istituito con la legge n. 426 del 1998;

   se i Ministri interrogati non reputino necessario procedere prioritariamente alla conclusione della bonifica del Sin di Livorno, prima di proseguire con il nuovo insediamento industriale Eni che prevede la costruzione di un nuovo impianto in grado di trasformare il combustibile solido secondario da rifiuti e i rifiuti plastici in etanolo attraverso un processo di gassificazione.
(4-06169)