ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 363 del 30/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 30/06/2020
Stato iter:
02/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2020
PISANO PAOLA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/10/2020

CONCLUSO IL 02/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06160
presentato da
AMITRANO Alessandro
testo di
Martedì 30 giugno 2020, seduta n. 363

   AMITRANO e VILLANI. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. — Per sapere – premesso che:

   la App per il contact tracing, cosiddetta «Immuni», disponibile gratuitamente da metà giugno 2020 su tutto il territorio nazionale, è stata scaricata da circa 2 milioni 780 mila cittadini; è necessario che buona parte della popolazione l'abbia installata sul proprio smartphone, poiché per poter funzionare davvero come argine di contenimento per il virus è altresì importante che tale applicazione possa essere scaricata da tutti affinché si possano ricostruire tutti i contatti avuti con coloro che sono risultati positivi al test – che è in forma completamente anonima – in modo che le autorità sanitarie possano rintracciare e avvertire, attraverso delle notifiche, chi è a rischio di contagio da Covid-19;

   la diffusione massiccia dell'App Immuni, fondamentale per la sua efficacia, è però messa a rischio dal fatto che non è compatibile con tutti i dispositivi cellulari e questo è verosimilmente dovuto all'elevato standard di sicurezza richiesto, non realizzabile tecnicamente sui dispositivi più vecchi, e molti utenti con smartphone neanche tanto datati resteranno esclusi da questo sistema che dovrebbe fare dell'inclusività la sua forza;

   risulta che l'App Immuni, disponibile gratuitamente negli store di Apple e Google, che serve agli utenti di telefoni cellulari per ricevere notifica di eventuali esposizioni al Covid-19, lascerà fuori migliaia di persone per un problema di compatibilità che gli sviluppatori di «Immuni» fanno sapere di non poter risolvere e, dal sito ufficiale della App Immuni, si apprende che non tutti gli smartphone saranno supportati se non rispetteranno i requisiti relativi al sistema operativo e, tuttavia, senza un cellulare compatibile a molti utenti non sarà consentito l'accesso a causa di alcuni limiti tecnici;

   a parere degli interroganti, è necessario che l'applicazione sia accessibile a tutti e su tutti gli smartphone, affinché si possa avere una reale diffusione di massa, ma purtroppo sono molti gli utenti che lamentano la non funzionalità dell'App Immuni sui propri smartphone, quali Huawei, Honor e alcuni modelli di iPhone anteriori al 2015 che sostanzialmente non supportano tale versione di sistema operativo; chi possiede un modello di cellulare meno evoluto o con versioni meno aggiornate è impossibilitato all'installazione dell'app e dunque escluso dalla funzione protettiva svolta dall'applicazione –:

   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative per la platea di utenti esclusi dall'App Immuni poiché in possesso di uno smartphone o altro dispositivo con versioni del sistema operativo obsolete o non aggiornate, al fine di garantire l'inclusione di tutti coloro che desiderano scaricare l'applicazione tecnologica, creata con funzione protettiva per contenere o arginare, attraverso la tracciabilità, gli eventuali contagi da Covid-19.
(4-06160)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 402
4-06160
presentata da
AMITRANO Alessandro

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale gli interroganti chiedono di conoscere quali iniziative il Governo intenda adottare per garantire la più ampia possibilità di utilizzo della app Immuni, anche in favore dei possessori di dispositivi mobili con versioni del sistema operativo obsolete o non aggiornate, al fine di garantire l'inclusione di tutti coloro che desiderano scaricare l'applicazione tecnologica, creata con funzione protettiva per contenere o arginare, attraverso la tracciabilità, gli eventuali contagi da COVID-19, rappresento quanto segue.
  Premetto che nella progettazione e nella realizzazione del sistema di notifica delle esposizioni al virus abbiamo posto la massima cura per l'esperienza dell'utente, per la compatibilità più estesa possibile e per la sua accessibilità, grazie alla leale collaborazione e all'impegno profuso anche da parte di tecnici della Presidenza del Consiglio, del Ministero della salute, del dipartimento per la trasformazione tecnologica, delle regioni, del commissario straordinario per l'emergenza COVID-19 e delle società pubbliche interamente partecipate dallo Stato, PagoPA s.p.a. e Sogei s.p.a.
  Sono particolarmente orgogliosa, infatti, che l'
app Immuni abbia ricevuto il massimo rating dall'istituto di tecnologia del Massachusetts di Boston che, come è noto, è una delle più importanti università di ricerca del mondo.
  L'
app, invero, è uno strumento particolarmente utile in questa fase di progressiva ripresa di tante attività, come correttamente rilevato anche dagli interroganti: permetterà infatti di notificare agli utenti se siano stati esposti a rischi di possibile contagio della forma di Coronavirus, in modo da interrompere la catena dei contagi. Dopo il periodo di lockdown che ha visto limitare fortemente i movimenti dei cittadini, l'app è e sarà uno dei mezzi che consentirà a ciascuno di noi di ampliare in condizioni di maggiore sicurezza il proprio raggio di azione, seppure con le dovute cautele a tutti note (lavarsi le mani, rispettare distanze di sicurezza e adottare altre precauzioni). Ci sarà utile perché più siamo e più saremo a dotarcene e più Immuni spezzerà catene di contagio. Chi saprà di essere entrato in contatto con il virus potrà rivolgersi al servizio sanitario per sottoporsi a esami e, se necessario, per ricorrere a cure la cui efficacia può trarre beneficio da tempestività.
  Il sistema usa la tecnologia per le notifiche di esposizione messa a disposizione da Apple e Google. Questa tecnologia determina i requisiti di sistema per scaricare e usare Immuni, e non è compatibile con versioni obsolete di iOS, Android e Google Play Services.
  Questa tecnologia è usata da tanti altri Paesi (per esempio, Austria, Germania, Irlanda e Svizzera). Senza di essa, ci sarebbero importanti limitazioni tecniche, come l'impossibilità di rilevare in modo affidabile i contatti tra due iPhone. Abbiamo ritenuto preferibile sviluppare un sistema che funzionasse efficacemente sulla maggioranza degli
smartphone, invece di uno che funzionasse su ancora più smartphone, ma che fosse molto meno affidabile.
  Sappiamo che ci sono tante persone che desiderano scaricare e usare l'
app, ma il cui dispositivo non è supportato. Sfortunatamente, al momento non è possibile estendere l'app a smartphone più datati per obiettive limitazioni tecnologiche, non superabili nemmeno con scelte diverse nello sviluppo dell'applicazione.
  Siamo consci dell'importanza di consentire al maggior numero di persone possibile di usare Immuni. Comunicheremo prontamente eventuali novità in questo senso.
  Dall'
App store, è possibile scaricare Immuni e usarla correttamente se l'iPhone in uso ha iOS versione 13.5 o superiore. Occorre aggiornare iOS all'ultima versione disponibile prima di effettuare lo scaricamento di Immuni.
  I modelli di iPhone che supportano iOS 13.5 sono i seguenti: 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, SE (
2nd generation), 8, 8 Plus, 7, 7 Plus, 6s, 6s Plus, SE (1st generation). Purtroppo, non è possibile usare Immuni se il modello di iPhone non permette l'aggiornamento di iOS a una versione pari o superiore alla 13.5.
  Purtroppo la limitazione con alcuni modelli di iPhone è dettata dal sistema operativo di Apple che non è più supportato.
  È possibile scaricare Immuni da Google Play e usarla correttamente se lo
smartphone Android in uso verifica tutti e tre i seguenti requisiti:

   Bluetooth Low Energy;

   Android versione 6 (Marshmallow, API 23) o superiore;

   Google Play Services versione 20.18.13 o superiore.

  Occorre aggiornare Android e Google Play Services all'ultima versione disponibile prima di effettuare lo scaricamento di Immuni.
  Purtroppo, non è possibile usare Immuni se il modello di
smartphone Android non ha il Bluetooth Low Energy o non permette l'aggiornamento di Android e di Google Play Services alle versioni minime indicate.
  Stiamo lavorando per permettere di scaricare Immuni anche da AppGallery al più presto. Questo consentirà ai possessori di alcuni altri modelli di
smartphone Huawei di usare Immuni.
  Per dare un'idea più precisa della possibilità di installazione dell'
app, al momento l'App supporta perfettamente oltre 10.400 modelli di telefono, tra i quali anche modelli dal costo inferiore a 80 euro attualmente sul mercato.
  È importante notare che il sistema operativo su cui l'
app è fondata è stato rilasciato da Apple e Google il 20 maggio 2020 e siamo stati in grado di rendere disponibile negli store l'app Immuni già a partire dal successivo 1° giugno, prima di ogni altro Paese al mondo che ha optato per la stessa tecnologia.
  Stando all'ultimo aggiornamento (del 17 luglio ore 14) il
download è stato eseguito finora da 4.196.767 di utenti.
  Attualmente il Governo è impegnato per favorire un'ampia adesione all'
app e ha dato un forte impulso per il coinvolgimento delle regioni, chiamate a svolgere un ruolo assai rilevante in questo.
  A sostegno dell'
app Immuni è stato predisposto:

   un sito che ne spiega funzionamento e finalità e fornisce informazioni utile alle esigenze dei cittadini per contribuire a favorire nella chiarezza la più ampia diffusione dell'applicazione. È stata prevista una sezione dedicata alle domande più frequenti, FAQ, al fine di dare risposta a esigenze di conoscenza e a eventuali dubbi;

   un call center a disposizione dei cittadini e degli operatori sanitari che necessitano di indicazioni a carattere maggiormente tecnico;

   una campagna di comunicazione per far conoscere l'app e consigliare di dotarsene. Una campagna che coinvolge l'intera gamma dei mezzi di comunicazione, dalla televisione alla stampa, dalla radio al digitale.

  Gli editori e gli altri soggetti coinvolti stanno mettendo a disposizione propri spazi pubblicitari a titolo totalmente gratuito. Li ringrazio e ravviso in questo la partecipazione a un impegno comune contro il virus e le sue conseguenze.
  Aggiungo infine che negli ultimi giorni è altresì partita la Google Universal App Campaign sul
network di Google con conseguente estensione della campagna pubblicitaria sulla rete di siti che ospitano la pubblicità di Google.
La Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione: Paola Pisano.