ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06149

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 362 del 25/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: ANZALDI MICHELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 25/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/06/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/06/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 01/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06149
presentato da
ANZALDI Michele
testo di
Giovedì 25 giugno 2020, seduta n. 362

   ANZALDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in data 17 febbraio 2020, Intesa Sanpaolo S.p.A. ha comunicato al mercato di voler promuovere un'offerta pubblica di scambio volontaria, ai sensi degli articoli 102 e 106, comma 4, del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (Tuf), avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Unione di banche italiane (Ubi) S.p.a.;

   l'operazione è subordinata al necessario iter autorizzativo in corso dinanzi alle autorità competenti a livello nazionale ed europeo, che si stanno pronunciando, ciascuna per la propria sfera di competenza;

   nell'ordinamento nazionale, l'articolo 104 del Tuf prevede, in coerenza con la normativa europea, la cosiddetta passivity rule, per la quale «Salvo autorizzazione dell'assemblea ordinaria o di quella straordinaria per le delibere di competenza, le società italiane quotate i cui titoli sono oggetto dell'offerta si astengono dal compiere atti od operazioni che possono contrastare il conseguimento degli obiettivi dell'offerta»;

   la passivity rule tutela la contendibilità delle società quotate, impedendo che gli amministratori attuino «iniziative difensive» per impedire offerte e scalate esterne e lasciando che siano i soci a valutare liberamente se aderire o meno all'offerta pubblica di scambio;

   da notizie di stampa, si apprende che l'amministrazione di Ubi sta ponendo in essere una serie di condotte volte a minare la libertà dei soci di valutare la portata dell'offerta, incidendo altresì significativamente sull'andamento di mercato del titolo bancario;

   le indiscrezioni della stampa sono state recentemente confermate dallo stesso consiglio di amministrazione di Ubi, che, in un comunicato stampa del 26 maggio 2020, nonostante sia ancora in corso l'iter autorizzativo e sia pienamente in corso l'offerta pubblica di scambio, ha espressamente dichiarato che «gli effetti della Comunicazione del 17 febbraio 2020, effettuata da Intesa Sanpaolo ai sensi dell'articolo 102 del Testo Unico della Finanza, sono cessati, con tutte le relative conseguenze, incluso il venir meno della cosiddetta “passivity rule” in capo a UBI Banca» –:

   di quali elementi disponga il Governo sulla vicenda, anche tramite la Consob, sulla base dell'articolo 1, dodicesimo comma, del decreto-legge n. 95 del 1974, e in relazione all'esigenza di tutelare azionisti e risparmiatori.
(4-06149)