ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06066

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 358 del 17/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06066
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 17 giugno 2020, seduta n. 358

   CIRIELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo recenti ricerche dell'Università statunitense «Johns Hopkins» la pandemia da Covid-19 ha provocato, a livello mondiale, oltre 400 mila morti ed il numero delle persone contagiate supererebbe gli otto milioni;

   in molti Paesi – come l'Italia, la Spagna e la Francia – il tasso di contagio sta gradualmente rallentando, mentre in altri – quali il Sudamerica, il Medio Oriente e l'Africa – continua ad aumentare velocemente, a dimostrazione del fatto che la pandemia non si è ancora arrestata;

   recenti studi nazionali e internazionali, inoltre, adombrerebbero che molte persone guarite dal virus potrebbero in realtà essere ancora portatori della carica virale rimasta latente nell'organismo con conseguente rischio di ricadute e contagi;

   tali studi, infatti, troverebbero riscontro anche in numerose segnalazioni – che giungono dal Giappone, dalla Corea, dall'Europa e finanche dall'Italia – secondo le quali numerosi pazienti – tra cui lo stesso interrogante – giudicati guariti dopo aver eseguito due tamponi di controllo, sono risultati poi nuovamente positivi al Covid-19;

   ad oggi gli scienziati non sono ancora in grado di spiegare il fenomeno della cosiddetta «ripositivizzazione» appena sopra esposto, e molteplici rimangono le incognite legate alla natura del virus: non è dato ancora conoscere con certezza se la carica virale di un paziente ripositivizzato sia sufficiente a contagiare altre persone, né se la riemersione della malattia possa determinare eventuali effetti negativi sullo stesso paziente risultato nuovamente positivo;

   sarebbe, pertanto, doveroso, in questa «fase» di progressivo allentamento delle misure contenitive del contagio, supportate in ogni modo la comunità scientifica al fine di fare urgentemente chiarezza sul fenomeno della cosiddetta «ripositivizzazione», oltre che – più in generale – sulla natura stessa del virus;

   urge far luce su una serie di interrogativi che ruotano attorno al Coronavirus e, più precisamente, se quest'ultimo debba considerarsi una tipologia di virus latente, o se le tracce di virus rinvenute sui tamponi effettuati dopo la comunicata guarigione siano da considerarsi solo delle particelle geniche che l'organismo espelle di volta in volta, o ancora se i pazienti contagiati e poi guariti possano considerarsi definitivamente immuni;

   appare evidente che solo la piena conoscenza delle questioni sopra esposte permetterebbe di affrontare la malattia in parola e la sua diffusione con maggiore cognizione e consapevolezza, anche al fine di evitare un'eventuale ondata di ritorno dell'epidemia, quando i ritmi sociali avranno ripreso a pieno regime –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza abbia intrapreso per approfondire, anche mediante l'avvio di appositi studi di ricerca, sia per fini scientifici che epidemiologici, le circostanze esposte, al fine di tutelare la salute dei cittadini e prevenire ulteriori e più gravi conseguenze.
(4-06066)