ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05976

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 354 del 10/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05976
presentato da
ROMANO Andrea
testo di
Mercoledì 10 giugno 2020, seduta n. 354

   ANDREA ROMANO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   il settore delle produzioni televisive, siano essi autori, attori o maestranze specializzate, risulta essere particolarmente colpito dal lockdown conseguente alla grave crisi sanitaria che ha colpito il Paese, visto che per le sue peculiarità non può avvalersi dello smart working;

   la creatività italiana rappresenta un importante valore aggiunto per il nostro Paese, ed anche nel settore radiotelevisivo è la chiave del successo del Made in Italy;

   i palinsesti autunnali, attualmente in discussione e che saranno in onda fino a tutta la primavera 2021, avranno bisogno prima di tutto di contenuti originali e linguaggi di qualità, realmente capaci di coinvolgere e parlare a tutti gli italiani, fortemente provati dopo il coronavirus;

   da un articolo pubblicato da Milano Finanza il 28 maggio 2020, poi ripreso da Il Fatto Quotidiano ed altre testate online senza essere smentito, emerge che il colosso mondiale Banijay, leader di mercato a seguito della fusione con Endemol, si sarebbe aggiudicato il circa il 70 per cento degli appalti esterni Rai in termini di minuti prodotti, con un totale di 1.923 ore di trasmissioni andate in onda sui tre canali principali Rai1, Rai2 e Rai3, lasciando le briciole alla concorrenza;

   a parere dell'interrogante, questa situazione rende difficile per i produttori proporre format originali ed innovativi e al contempo non assicura il pluralismo televisivo che si richiede alla Rai, vero protagonista e motore culturale del nostro Paese –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione di cui in premessa e se non ritenga utile adottare iniziative di competenza per premiare la creatività italiana, nel settore in questione, anche nel quadro del vigente contratto di servizio con la Rai, al fine di favorire un maggior bilanciamento nella fornitura di produzioni esterne Rai.
(4-05976)