Legislatura: 18Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 04/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 04/06/2020 LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 04/06/2020 STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI 04/06/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 04/06/2020
PALAZZOTTO, MURONI, LATTANZIO e STUMPO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
nel comune di Nicotera (Vibo Valentia) sorge, sulla costa, il villaggio turistico ex Valtur «Gioia del Tirreno», circondato da una pineta lunga 3 chilometri e da agrumeti;
il villaggio è stato realizzato tra il 1968 e il 1972 come Club Mediterranée;
i progettisti – l'architetto Cidonio e il paesaggista Porcinai – attraverso l'utilizzo di avanzate tecniche europee del recupero ambientale, realizzarono un complesso innovativo dal punto di vista, architettonico e della compatibilità ambientale: il villaggio ha un impianto geometrico organizzato con un lungo asse verso l'entroterra, con cellule attorno ad ampi cortili-giardino collegati da percorsi pedonali verso la pineta e il mare, un sistema di dune con funzione di schermatura dai venti salsi per il controllo del microclima, con l'obiettivo di creare un vero e proprio paesaggio-parco fruibile e godibile da parte dei villeggianti;
nel 2011, con la procedura di amministrazione straordinaria della Valtur, accusata di favorire la latitanza di Matteo Messina Denaro, il villaggio venne chiuso e le maestranze licenziate;
nel 2016 il lavoro di studio e ricerca dell'Associazione Pietro Porcinai ha individuato nel villaggio un bene culturale e ambientale da tutelare urgentemente;
l'assenza di manutenzione sta causando danni importanti agli edifici, perdita di esemplari botanici, nonché di parte del disegno paesaggistico originario e nel 2018 è stato demolito il ristorante a mare in quanto pericolante;
oggi il complesso è di proprietà del fondo immobiliare «Hospitality and Leisure» in gestione alla Prelios SGR;
consta all'interrogante che nel 2019 il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha riconosciuto l'«interesse particolarmente importante» del villaggio Gioia del Tirreno e ha posto il vincolo;
dalla puntata di Report «I Tedofori» del 25 novembre 2019 si evince una scarsa trasparenza delle società finanziarie dietro la Prelios e, a dicembre dello stesso anno, la stessa società e il complesso in questione compaiono nell'inchiesta Rinascita-Scott coordinata dal procuratore di Catanzaro Gratteri;
dalle intercettazioni telefoniche emergerebbe il dominio della cosca Mancuso di Limbadi sul mercato immobiliare della zona, tanto che i dirigenti di Prelios tessono una rete di contatti con avvocati e faccendieri per chiedere l'autorizzazione a Luigi Mancuso di poter vendere il villaggio;
come emerge anche dalle inchieste dei giornalisti Raffaella Calandra e Giovanni Tizian pubblicate su «il Sole 24 ore» del 19 dicembre 2019 e «L'Espresso» del 10 gennaio 2020 vi sarebbero forti interessi delle economie criminali su quell'area costiera;
a parere dell'interrogante esisterebbe il rischio concreto e imminente che, in assenza di una tempestiva e specifica vigilanza istituzionale, il bene possa entrare a far parte dell'economia criminale, con conseguente perdita del suo riconosciuto valore architettonico e paesaggistico-ambientale, rischio di demolizioni, nuove intensive costruzioni e uno stravolgimento del progetto che porterebbe a una cementificazione incontrollata dell'area;
al contrario, una piena valorizzazione del bene potrebbe rappresentare un'occasione per creare un virtuoso circuito occupazionale per la collettività nicoterese, essere volano di un rinnovamento profondo a carattere ambientale, culturale ed economico del contesto territoriale e costituire un argine ai pervasivi circuiti della criminalità organizzata che sembrano gravare sul complesso –:
quali iniziative di competenza intendano adottare al fine di attivare forme di tutela architettonica e paesaggistico-ambientale del villaggio turistico e rilancio della struttura che produce benefici per la collettività al fine di rendere effettivo il vincolo posto dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo;
quali iniziative di competenza intendano adottare al fine di scongiurare che il bene possa entrare a far parte del patrimonio della locale criminalità organizzata che, come si evince dalle indagini della magistratura e dalle inchieste giornalistiche in corso, avrebbe posto l'attenzione sul villaggio Gioia del Tirreno.
(4-05912)