ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05875

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 349 del 28/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: SAPIA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05875
presentato da
SAPIA Francesco
testo di
Giovedì 28 maggio 2020, seduta n. 349

   SAPIA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in un articolo del 5 febbraio 2020 su Quotidiano Sanità, si obiettava, con riferimento alla Calabria, l'applicazione del dissesto alle aziende della salute, ritenendolo illegittimo;

   ivi si paventava il conseguente scenario per cui «tutti gli erogatori di prestazioni da rendere all'utenza in regime di convenzionamento (farmacie) e/o accreditamento/contratto (prevalentemente, diagnostica chimico-clinica e per immagini, ospedaliera privata e specialistica) avranno non pochi problemi a percepire i saldi dei loro arretrati, impedendo così agli stessi – sempreché non riescano nel frattempo a fallire – di garantire ogni prosieguo assistenziale con conseguente impossibilità della popolazione ad esigere i relativi Lea»;

   in un articolo di Pablo Petrasso, pubblicato su Corriere della Calabria il 27 maggio 2020, si informa che il commissario per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario calabrese, Saverio Cotticelli, ha respinto «la proposta di dissesto finanziario presentata dalla commissione straordinaria che guida l'Asp di Reggio Calabria» in seguito al suo scioglimento per infiltrazioni mafiose;

   da molto tempo l'Asp suddetta presenta gravissime condizioni di bilancio e di gestione, tali da non garantire affatto il diritto alla salute, come tra gli altri ha ribadito anche in tv il sindacalista della Uil Nuccio Azzarà;

   nello stesso articolo si legge che «le delibere che propongono il default sono, tra l'altro, oggetto di un ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale, il cui esito – per quanto specificato dal commissario Cotticelli – potrebbe influire sulle determinazioni da assumere»;

   il «no» al dissesto, ivi è precisato, «nasce da un'analisi delle cause che lo motiverebbero, cioè “l'inidoneità dell'ente a svolgere le funzioni e a erogare i servizi indispensabili” e “il suo stato di insolvenza finanziaria, dunque l'esistenza di debiti liquidi ed esigibili cui non possa validamente farsi fronte né con la delibera di riequilibrio né con quella di riconoscimento dei debiti fuori bilancio”»;

   nell'articolo si riporta che il commissario Cotticelli ha scritto che «l'Azienda sanitaria nella sua specificità deve garantire l'erogazione dei servizi essenziali», che a riguardo «la Regione assicura i trasferimenti correnti» e che l'azienda in predicato, tra l'altro, «è stata beneficiaria di ulteriori rimesse straordinarie» e addirittura «dell'accesso all'anticipazione di liquidità concessa da Cassa Depositi e Prestiti per cui ha richiesto un importo di 30,6 milioni a fronte di una disponibilità di 43,3 milioni»;

   ancora, nell'articolo si legge, a proposito dell'Asp reggina, che «l'insolvenza finanziaria è riconducibile all'esistenza e certezza di debiti liquidi ed esigibili che (...) che ad oggi l'Azienda non riesce a quantificare»;

   nell'articolo ci sono anche riferimenti al debito aziendale che, secondo l'ultima nota della commissione straordinaria, protocollata il 31 gennaio 2020, è di circa un miliardo di euro, rispetto a cui «gli accantonamenti rilevati a Fondo rischi dall'Azienda a oggi non risultano adeguati»;

   inoltre il commissario Cotticelli ha chiesto di specificare il dettaglio della cifra, ma in alcuni casi senza ottenere risposta;

   sempre secondo il suddetto commissario, «la dichiarazione di dissesto determinerebbe il blocco dei pagamenti di tutte le posizioni debitorie pregresse, nonché il blocco di tutte le risorse pregresse 2018 e ante da assegnare all'Azienda»;

   infine il commissario ad acta ha chiesto «quali attività sono in corso riguardo alla formale ratifica e/o approvazione dei bilanci d'esercizio degli anni 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018, la cui adozione non è più procrastinabile e la cui mancanza non consente tra l'altro alla Regione di predisporre e adottare i relativi Bilanci consolidati del Servizio sanitario regionale» –:

   se il Ministro dell'interno non ritenga urgente valutare di adottare iniziative per la sostituzione immediata della commissione straordinaria dell'Asp di Reggio Calabria;

   se non si intendano assumere iniziative, anche di carattere normativo, per sottrarre le aziende pubbliche della salute all'applicazione del dissesto finanziario.
(4-05875)