ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05870

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 349 del 28/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: ROTTA ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2020
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05870
presentato da
ROTTA Alessia
testo di
Giovedì 28 maggio 2020, seduta n. 349

   ROTTA, ZARDINI e DE MENECH. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   da organi di stampa si apprende la notizia che, all'Istituto «Luigi Configliachi» di Padova, che assiste anziani autosufficienti e non autosufficienti che necessitano di assistenza continua o di accoglienza in una struttura protetta, è stata recapitata da parte dell'Azienda Zero una fattura di 7.000 euro per una prima serie di 140 tamponi effettuati agli ospiti della casa di riposo per identificare gli eventuali positivi al COVID-19 presenti nella struttura;

   in tutto presso la casa di riposo Configliachi, sarebbero stati fatti circa un migliaio di tamponi per cui il conto potrebbe salire ulteriormente arrivando nelle peggiori delle ipotesi a 50.000 euro;

   ovviamente si tratta di una spesa inattesa per l'istituto che ha fatto fare i tamponi almeno due volte a tutti gli ospiti;

   l'istituto, almeno fino ad oggi, è l'unico che si è visto recapitare la fattura per i tamponi effettuati e, durante l'esecuzione di questi, nessuno avrebbe avvisato la struttura che i tamponi sarebbero stati a loro spese;

   è bene precisare che la necessità di fare i tamponi nelle case di riposo, nelle Rsa o comunque nelle comunità dove alloggiano persone anziane, autosufficienti e non autosufficienti, nasce dall'evidenza di evitare che il virus si diffonda ulteriormente e, quindi, è da considerarsi come se fosse un servizio pubblico;

   inoltre, l'azienda sanitaria, a fine aprile, aggiornando il numero dei morti nelle 37 case di riposo residenziali site nel territorio padovano e oggetto del monitoraggio da parte dell'azienda, ha evidenziato che le persone decedute in seguito al contagio da COVID-19 sono state 123 e, calcolando che in tutto il territorio dell'Usl 6 ci sono 4.800 anziani in casa di riposo, la percentuale dei decessi è del 2,6 per cento, mentre la percentuale degli anziani morti rispetto al totale dei contagiati sale, invece, al 18 per cento;

   secondo l'ultimo aggiornamento dell'azienda sanitaria di Padova è emerso che il 62 per cento delle strutture residenziali padovane è estraneo al COVID-19. Su 37 strutture censite, ben 23 sono quelle totalmente libere dal virus: 2.660 ospiti su 4.800;

   da tali dati si evince che, ad oggi, la stragrande maggioranza degli ospiti presso le strutture è in condizione di sicurezza –:

   se, alla luce dei fatti sopraesposti, il Ministro interrogato non ritenga doveroso adottare iniziative per quanto di competenza e in coordinamento con le regioni, affinché le strutture che ospitano persone anziane autosufficienti e non autosufficienti, disabili o comunque persone fragili non si vedano più recapitare i conti dei tamponi effettuati ai propri ospiti e che quindi tali spese rimangano a carico delle Asl di appartenenza, visto che tale attività deve essere considerata come un servizio pubblico essenziale e necessario ad evitare il propagarsi del virus COVID-19, specialmente tra quelle persone che, per età o per patologie, sono soggetti maggiormente a rischio.
(4-05870)