ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 348 del 27/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: GAGLIARDI MANUELA
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 27/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 27/05/2020
BENIGNI STEFANO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 27/05/2020
SILLI GIORGIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 27/05/2020
SORTE ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 27/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/05/2020
Stato iter:
09/06/2020
Fasi iter:

RITIRATO IL 09/06/2020

CONCLUSO IL 09/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05841
presentato da
GAGLIARDI Manuela
testo di
Mercoledì 27 maggio 2020, seduta n. 348

   GAGLIARDI, PEDRAZZINI, BENIGNI, SILLI e SORTE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   le opere infrastrutturali nel nostro Paese sono ferme; nonostante le promesse e i proclami, il Governo non ha ancora sbloccato nessun cantiere né per la realizzazione di nuove opere né per le manutenzioni straordinarie;

   le 77 «opere prioritarie» che l'ex Ministro Toninelli aveva indicato all'ex Ministro dell'economia e delle finanze, Giovanni Tria, poco prima che cadesse il Governo, sono nello stesso stato di stallo dello scorso anno. Il valore di questi cantieri è di circa 38 miliardi di euro;

   ci sono poi molte altre opere infrastrutturali, circa 700, già finanziate e altrettanto bloccate come quelle prioritarie, che hanno un valore più o meno di 30 miliardi;

   nei giorni scorsi il Ministro interrogato ha annunciato la riforma del codice degli appalti con la finalità di far ripartire queste opere;

   l'apertura dei cantieri, ora più che mai, con la grave crisi economica che sta attraversando il nostro Paese a seguito dell'emergenza sanitaria del Covid-19, consentirebbe ad un settore strategico della economia nazionale di tornare ad essere operativo, con evidenti benefici anche in termini di ricaduta occupazionale;

   nelle scorse ore il sottosegretario Cancelleri ha annunciato la revoca delle concessioni autostradali, mentre il Ministro non ha ancora reso pubblico il dossier su cui sta lavorando ormai da mesi;

   una delle opere strategiche per la Liguria è la realizzazione del progetto della Gronda di Genova, che attende di essere autorizzata in via definitiva dal settembre 2017, cioè da quando con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'opera veniva dichiarata di pubblica utilità;

   la realizzazione della Gronda rientra nella concessione ad Autostrade per l'Italia, che calcola l'eventuale prezzo dello scioglimento contrattuale in almeno un miliardo di euro. Paradossalmente, la revoca al concessionario potrebbe far ripartire da zero l'intero progetto, nell'ipotesi migliore ritardare di almeno altri 10 anni un'infrastruttura strategica per il Nord-ovest del Paese e per Genova, già gravemente colpita dopo il crollo del Ponte Morandi;

   il «congelamento» del progetto preoccupa i cittadini, il mondo produttivo e gli amministratori pubblici, in primis il presidente della regione Liguria. Un progetto cantierabile, che gli italiani stanno già pagando: molte persone ed aziende sono state espropriate, perché il cantiere sarebbe già dovuto partire. I costi sostenuti ad oggi da parte di Autostrade per l'Italia ammontano a circa 1,030 miliardi di euro –:

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare, in un momento così delicato per la vita del Paese, per avviare il prima possibile la realizzazione delle infrastrutture bloccate ed, in particolare, la Gronda di Genova.
(4-05841)