Legislatura: 18Seduta di annuncio: 346 del 25/05/2020
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 25/05/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/05/2020
FRATOIANNI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
l'azienda Roberto Cavalli (Sesto Fiorentino) ha confermato la decisione di trasferire la propria sede di Firenze a Milano, senza motivarne in alcun modo le ragioni oggettive o economiche e in assenza di un piano industriale;
le organizzazioni sindacali hanno chiesto più volte di poter prendere visione delle prospettive industriali che giustifichino il superamento della sede di Firenze, ma la risposta dell'azienda a tale legittima richiesta è stata l'annuncio ufficiale dell'immediata apertura della procedura di trasferimento da realizzarsi indicativamente entro il 1° di settembre 2020;
a parere dell'interrogante la decisione di trasferire 170 lavoratrici e lavoratori dalla sede di Sesto Fiorentino a Milano appare più l'anticamera di un licenziamento collettivo mascherato che un trasferimento di azienda, un comportamento inaccettabile della proprietà, che lascia sbigottiti e che va assolutamente rivista, perché danneggia quei lavoratori e un intero territorio;
il marchio Roberto Cavalli avrebbe dovuto rilanciarsi a Firenze, nel proprio territorio e non abbandonarlo senza peraltro rendere note le prospettive industriali e i vantaggi economici di tale trasferimento;
nell'autunno del 2019 la Roberto Cavalli è stata rilevata dalla società Vision Investment di Dubai, controllata dal magnate Hussain Sajwani;
da allora i sindacati lamentano mesi di totale assenza di chiarezza sulle prospettive industriali della Roberto Cavalli e adesso, nel momento in cui tutte le aziende della moda, insieme alle organizzazioni sindacali, sembrano prepararsi alla ripartenza dopo il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria da Covid-19, provando a tutelare e garantire condizioni di lavoro in sicurezza e a fornire garanzia occupazionale la nuova proprietà della Roberto Cavalli sembra disinteressarsi dell'impatto che tale trasferimento può avere sui suoi lavoratori e sulle sue lavoratrici –:
se intenda attivare un tavolo di confronto nazionale con la proprietà dell'azienda Roberto Cavalli, le organizzazioni sindacali, la regione Toscana e gli enti locali, affinché l'azienda ritiri la procedura di trasferimento di 170 lavoratori e lavoratrici a Milano e l'annunciata chiusura dello storico sito di Sesto Fiorentino e illustri un dettagliato piano industriale di rilancio e sviluppo nel territorio fiorentino, fornendo le dovute garanzie occupazionali ed evitando così il rischio di vedere disperso un patrimonio di lavoro e competenze di grande valore per Sesto Fiorentino e la Toscana.
(4-05820)