ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05816

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 346 del 25/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 25/05/2020
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 25/05/2020
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 26/05/2020
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 26/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI 25/05/2020
MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI 25/05/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 23/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/05/2020

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05816
presentato da
MANTOVANI Lucrezia Maria Benedetta
testo presentato
Lunedì 25 maggio 2020
modificato
Martedì 26 maggio 2020, seduta n. 347

   MANTOVANI, GALANTINO, LUCA DE CARLO, FRASSINETTI, BUCALO, FRASSINETTI, BUCALO. — Al Ministro per gli affari europei, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   secondo il report Tourism Satellite Accounts in Europe l'Italia conta 4,2 milioni di posti di lavoro nati grazie al settore turistico attirando una spesa, da parte dei turisti, pari a 48.148 milioni di euro che la posiziona al terzo posto dietro a Spagna e Francia;

   stando ai più recenti dati Eurostat, il turismo, in Italia, costituisce il 12 per cento del prodotto interno lordo con il 75 per cento degli arrivi provenienti da altri Stati membri concentrati nel periodo giugno-ottobre;

   secondo Cna, nel primo semestre del 2020 i ricavi del turismo subiranno una contrazione del 73 per cento. Il giro d'affari atteso è di appena 16 miliardi di euro, rispetto ai 57 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso;

   in data 21 maggio 2020 il cancelliere austriaco Kurz, attraverso il suo account Twitter, facendo chiaro riferimento al nostro Paese e ai flussi turistici, ha dichiarato: «In nessun caso apriremo i nostri confini a Paesi che non hanno ancora la situazione dei contagi da coronavirus “sotto controllo”»;

   la definizione generica utilizzata nel tweet del cancelliere appare del tutto distante da qualsiasi criterio di oggettività scientifica, ponendo quindi i presupposti per escludere l'azione austriaca dalla fattispecie di cui all'articolo 45, paragrafo 2, del Tfue;

   le numerose speculazioni a danno del nostro Paese costituiscono un enorme danno reputazionale soprattutto in un settore, come quello del turismo, in cui essa diviene un asset intangibile fondamentale per attrarre turisti;

   la legittimazione di accordi turistici bilaterali o multilaterali tra nazioni che hanno situazioni epidemiologiche simili rischia di dare il via libera a corridoi come quelli che, secondo quanto riportato da svariate testate giornalistiche nazionali, sono in discussione tra Germania, Austria, Croazia e Grecia che rischiano di discriminare l'Italia, andando per l'ennesima volta, dall'inizio dell'emergenza, contro qualsiasi tipo di spirito europeo in favore del più bieco opportunismo;

   le dichiarazioni del cancelliere austriaco succedono ad altre condotte poco trasparenti e già denunciate da Fratelli d'Italia come la pessima gestione dei flussi di merci, con i continui blocchi di mezzi pesanti e le code chilometriche al Brennero, a seguito dei quali è stata presentata la risoluzione n. 7/00433 in commissione il 25 marzo 2020 –:

   quali iniziative concrete il Governo intenda porre in essere per difendere la reputazione del nostro Paese di fronte a delle speculazioni che danneggiano migliaia di imprese mettendo a rischio l'occupazione e pregiudicando l'onorabilità della nostra Nazione che alcuni non hanno esitato a definire «untrice» durante i primi giorni della pandemia e in che modo si impegnerà a scongiurare la minaccia di accordi turistici bilaterali tra i Paesi citati in premessa.
(4-05816)