ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05814

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 346 del 25/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: BENIGNI STEFANO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 25/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SORTE ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 25/05/2020
GAGLIARDI MANUELA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 25/05/2020
PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 25/05/2020
SILLI GIORGIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 25/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 25/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05814
presentato da
BENIGNI Stefano
testo di
Lunedì 25 maggio 2020, seduta n. 346

   BENIGNI, SORTE, GAGLIARDI, PEDRAZZINI e SILLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la pandemia di COVID-19 in corso sta avendo effetti deleteri sull'economia nazionale, con una riduzione del prodotto interno lordo stimata, secondo gli ultimi dati, attorno all'8 per cento;

   una parte non trascurabile della riduzione del prodotto interno lordo è legata alla sospensione delle attività che prestano servizi nel settore del benessere;

   il comparto benessere, stando ai dati disponibili vale da solo 1,2 miliardi di euro annui di prodotto interno lordo;

   le attività imprenditoriali del comparto benessere valgono 12.000 posti di lavoro, a cui se ne aggiungono ulteriori 60.000 legati ad attività complementari ed indotto;

   l'articolo 1, comma 1, lettera z), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 ha prorogato sine die la data di sospensione dell'attività di sospensione dell'attività dei centri benessere e dei centri termali;

   a fronte di ciò, il medesimo provvedimento ha invece consentito la riapertura di piscine, palestre, centri e circoli sportivi a partire dal 25 maggio 2020;

   il citato provvedimento appare contraddittorio, laddove tratta in modo difforme due attività; ci si riferisce in particolare a piscine e centri benessere e termali, invero assoggettate al medesimo regime normativo per quanto riguarda gli aspetti igienico-sanitari;

   del resto, i protocolli operativi risultanti dalle linee di indirizzo allegate al predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con particolare riferimento alla verifica dei parametri chimico-fisici e microbiologici delle acque di alimentazione, sono pienamente compatibili con le ordinarie modalità di esercizio e gestione di un centro benessere;

   Federterme ha varato un protocollo di tutela, denominato «Terme sicure», con rigide misure per le piscine termali;

   il protrarsi della sospensione dell'attività dei centri benessere e termali mette a serio rischio la sopravvivenza di molti operatori del settore e dell'indotto, con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro;

   appare necessario fare in modo che le attività dei territori più colpiti, salve le doverose misure di sicurezza per la tutela della salute delle persone, possano tornare al più presto ad una auspicata normalità, per evitare che gli strascichi economici della pandemia determinino gravi conseguenze sul piano sociale, con la perdita di numerosi posti di lavoro –:

   se il Governo sia a conoscenza dei dati economici relativi alla perdita di ricavi ed al numero di persone impiegate nel settore dei centri benessere e dei centri termali;

   per quali ragioni il Governo per quanto di competenza, abbia ritenuto di non consentire la riapertura dei centri benessere e termali a fronte, invece, del «via libera» ad attività similari, quali piscine, palestre, centri e circoli sportivi, e se, alla luce delle descritte analogie con dette attività e dell'adozione di specifici protocolli di tutela della salute dei clienti, non sia il caso di consentire l'immediata riapertura altresì di dette attività.
(4-05814)