ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05802

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 345 del 22/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: GIANNONE VERONICA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 22/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05802
presentato da
GIANNONE Veronica
testo di
Venerdì 22 maggio 2020, seduta n. 345

   GIANNONE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico — Per sapere – premesso che:

   come riportato da Leccecronaca.it, un gruppo di mamme «No Tap» ha chiesto l'intervento della procura in relazione a dei lavori effettuati da Tap nei pressi del fitodepuratore. Detti lavori ricadrebbero in aree protette, perché iscritte nel catasto incendi e sembrerebbero non essere stati sottoposti a verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (Via) e a variante paesaggistica;

   già in passato, si legge nel comunicato pubblicato, la procura ebbe modo di evidenziare la illeicità di alcuni lavori, ciò nonostante ancora oggi si assiste al perpetuarsi di attività lavorative che sembrerebbero non conformi alle autorizzazioni a suo tempo concesse dagli organi competenti;

   secondo un'inchiesta pubblicata da AgoràVox.it qualche mese fa, infatti, mentre su tap pendono esposti e inchieste, in sordina sono partiti i lavori di interconnessione con la rete Snam. Ciò comporta la prosecuzione del gasdotto da Melendugno a Mesagne (Brindisi). Il tragitto porta a Minerbio (Bologna), hub europeo del gas, avvalendosi in parte di gasdotti pre-esistenti ed in parte di nuovi gasdotti, i quali attraverseranno zone altamente sismiche, come Foligno, Sulmona, Norcia. Su questo progetto complessivo non è stata effettuata la valutazione d'impatto climatico, l'analisi costi-benefici, l'analisi degli «effetti cumulativi» della Via, e la verifica della resilienza «climatica», nonostante l'obbligo a provvedervi, l'inderogabilità e la non discrezionalità di tali adempimenti richiesti sia in sede europea che nazionale. Per questo motivo è in corso un'altra azione legale da parte di un team di avvocati congiuntamente a numerose associazioni, movimenti, comitati e cittadini attivi: a mezzo di una formale istanza si invita ad ogni effetto di legge la società Snam Rete Gas a sospendere l'avvio delle attività, ad attendere l'esito dei procedimenti penali pendenti a carico di Tap e a richiedere alle autorità amministrative competenti e a Tap l'integrazione delle valutazioni ambientali con quelle climatiche;

   l'imposizione dell'opera e la presenza dei cantieri stanno producendo degli impatti anche dal punto di vista sociale. Gli alberi di ulivo, alcuni di essi secolari, sono parte integrante del paesaggio salentino: la loro eradicazione ha rappresentato un trauma per la popolazione locale. Alcune modificazioni del territorio non saranno temporanee: il terminale di ricezione è permanente e sarà ben visibile. I cantieri interferiscono con tragitti quotidiani e hanno alterato il patrimonio archeologico locale (siti funerari, la via Francigena, muretti a secco dichiarati patrimonio Unesco). A causa di recinzioni e zone di interdizione la circolazione delle persone sta subendo delle limitazioni. Una volta attivo il gasdotto, sarà interdetto permanentemente l'accesso in località San Foca a 600 chilometri di spiaggia, comprensivo di 3 attività commerciali. Sulla componente di popolazione più attiva nella protesta si è dispiegata una macchina repressiva spropositata che ne compromette il movimento e il reddito: 25 fogli di via da Melendugno a carico di cittadini di paesi limitrofi, 70 multe di diverse migliaia di euro ciascuno, numerosi fermi, controlli. Molti cittadini percepiscono un clima di intimidazione e di limitazione della loro libertà, mai sperimentato in precedenza –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se, per quanto di competenza, non intenda avviare urgentemente attività ispettive, anche tramite il Comando dai carabinieri per la tutela dell'ambiente, presso il cantiere, affinché vengano verificate le presunte irregolarità di cui in premessa.
(4-05802)