ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05790

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 344 del 21/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 21/05/2020
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 21/05/2020
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 21/05/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 21/05/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 21/05/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 21/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 21/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05790
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo di
Giovedì 21 maggio 2020, seduta n. 344

   ZUCCONI, GALANTINO, LUCA DE CARLO, MASCHIO, CIABURRO, CARETTA e FERRO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il turismo in Italia, contribuendo al prodotto interno lordo nazionale per oltre 13 per cento (pari a 232 miliardi di euro) solo nell'anno 2019 e garantendo circa 3,5 milioni di occupati, rappresenta da sempre il fiore all'occhiello dell'economia italiana;

   secondo una recente analisi dell'Istat nel 2019 il turismo in Italia ha fatto registrare 130,2 milioni di arrivi e 434,7 milioni di presenze negli esercizi ricettivi, con un aumento di 42 milioni rispetto al 2015. Con 219 milioni 800 mila presenze, pari al 50,6 per cento della totalità, le presenze di clienti stranieri hanno rappresentato la componente di maggior peso negli esercizi ricettivi italiani;

   a causa della pandemia COVID-19 l'Italia vivrà conseguenze economiche molto negative da un punto di vista turistico: tra febbraio e settembre 2020 la perdita di turisti stranieri ammonterebbe a 50,2 milioni e a circa 180,8 milioni di presenze. Secondo uno studio effettuato da Confturismo sarebbero stimate in oltre 120 miliardi di euro le perdite per il turismo italiano solo per il 2020;

   secondo notizie di stampa, alcuni Paesi dell'Unione europea vorrebbero suddividere l'Europa in zone regionali rosse e verdi, autorizzando i flussi turistici soltanto fra queste ultime. In questo inquietante disegno di corridoi turistici, definiti «Covid – free», l'Italia verrebbe esclusa in maniera indiscriminata;

   in particolar modo, articoli di stampa Riportano che i Governi di Repubblica Ceca, Austria, Croazia e Slovenia stiano predisponendo progetti per la creazione di un corridoio che dalle città tedesche porti i turisti fino al mare croato;

   lo stesso cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha dichiarato in un'intervista al quotidiano Tiroler Tageszeitung del 20 maggio 2020, che la riapertura in estate del confine con l'Italia «sarebbe irresponsabile alla luce dei dati epidemiologici in Italia»;

   discriminare una località turistica o una struttura ricettiva in base a ipotetici fattori sanitari non supportati da evidenze scientifiche è inaccettabile;

   se ciò venisse permesso, se l'Unione europea permettesse un boicottaggio dell'Italia così palese all'interno del mercato unico, la situazione del comparto turistico italiano subirebbe ripercussioni pesanti in uno scenario già di per sé tragico a causa delle conseguenze determinate dal coronavirus. Infatti, secondo un recente studio dell'istituto Demoskopika, elaborato su dati Unioncamere – Infocamere, sono quasi 7 mila le imprese del comparto turistico che hanno chiuso i battenti solo nei primi tre mesi del 2020. Questo dato, secondo l'istituto, rappresenta il peggior saldo degli ultimi 25 anni. Lo scenario per il futuro è tutt'altro che roseo: sono oltre 40 mila le imprese turistiche che rischiano il fallimento e oltre 184 mila i lavoratori che rischiano il posto (statisticamente 1 addetto su 10 potrebbe restare senza occupazione) –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare affinché il comparto turistico italiano possa operare in assenza di una concorrenza estera sleale.
(4-05790)