Legislatura: 18Seduta di annuncio: 344 del 21/05/2020
Primo firmatario: ANGIOLA NUNZIO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 21/05/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/05/2020
SOLLECITO IL 17/07/2020
ANGIOLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
le persone con disabilità gravi o plurime e soprattutto le loro famiglie sono tra quelle che sono state doppiamente colpite dalle restrizioni dovute al coronavirus;
alle pesanti difficoltà che affrontano già normalmente nella loro vita si sono aggiunte quelle correlate ai divieti di contatti sociali e di movimento e, quindi, all'interruzione dell'assistenza sociale, sanitaria e dei trattamenti terapeutici che, negli anni, hanno consentito importanti conquiste di autonomia e che ora sono drammaticamente a rischio;
durante la «fase acuta» dell'emergenza, il Governo e le sue task force, ad avviso dell'interrogante, non hanno riservato alcuna attenzione nei confronti delle persone con disabilità e delle loro continue richieste di aiuto. Anzi, pare che gli invalidi siano stati addirittura oggetto di discriminazioni. Basti considerare il semplice fatto che il bonus da 600 euro dell'Inps non è cumulabile con l'assegno ordinario di invalidità riservato ai lavoratori la cui capacità lavorativa risulti ridotta a meno di un terzo a causa di un'accertata infermità di natura fisica o mentale;
si ricorda ai Ministri interrogati che il misero assegno che i citati invalidi ricevono dall'Inps serve per curarsi e, cosa che a giudizio dell'interrogante probabilmente il Governo ignora, viene erogato perché gli interessati pagano regolarmente i contributi (si devono avere almeno cinque anni di contributi versati negli ultimi tre). Sono persone che hanno partita Iva e pagano regolarmente le tasse;
i titolari di pensione di invalidità all'atto della presentazione della domanda per i 600 euro, si sono visti restituire dall'Inps la seguente risposta: «La sua domanda non può essere accolta poiché lei risulta titolare di pensione di invalidità»;
al contrario e paradossalmente, il bonus è cumulabile con l'assegno di invalidità civile, e più in generale, con le prestazioni di natura assistenziale riconosciute agli invalidi civili, ciechi civili e sordi civili –:
se il Governo intenda adottare iniziative per dare una risposta alle istanze che provengono da migliaia e migliaia di invalidi civili, con versamento di tutti gli arretrati dei mesi precedenti.
(4-05777)