ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05761

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 343 del 20/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: SAPIA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/05/2020
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/05/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/05/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05761
presentato da
SAPIA Francesco
testo di
Mercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343

   SAPIA, D'IPPOLITO e BARBUTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 19 febbraio 2020 il dottor Giuseppe Zuccatelli, già presidente dell'Agenas, fu nominato commissario ad interim dell'Asp di Cosenza;

   Daniela Saitta, ricercatore universitario e commercialista, si era dimessa dalla direzione della stessa azienda in seguito alle reazioni pubbliche suscitate dalla costituzione del proprio ufficio di segreteria con ricorso a professionisti esterni e dalla successiva attribuzione di un incarico, a sue spese, alla figlia;

   il primo firmatario del presente atto aveva contestato la nomina di Saitta, con la deputata Dalila Nesci, chiedendo al Governo di ritirarla poiché nel curriculum della medesima non figuravano esperienze significative di organizzazione e gestione di aziende della salute;

   la suddetta nomina a Zuccatelli e avvenuta in palese contrasto con le norme del cosiddetto «decreto Calabria», come convertito in legge, che, seppure ammetta che si possa nominare un unico commissario per più aziende del sistema sanitario regionale, prevede in ogni caso una specifica procedura, richiedente, tra l'altro, una non facoltativa deliberazione del Consiglio dei ministri e un decreto finale del Ministro della salute per l'assegnazione dell'incarico commissariale, altrimenti assicurando l'ordinaria gestione dell'ente, come peraltro già avvenuto nell'azienda in predicato, in situazioni di sopraggiunta mancanza dei vertici direzionali;

   secondo gli interroganti non appare esserci dubbio, stando alle norme di specie, che la suddetta nomina dello Zuccatelli, oltretutto insieme commissario straordinario dell'azienda ospedaliera e dell'azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro, sia illegittima, il che inficia tutti gli atti adottati dal medesimo nella veste di responsabile legale dell'Asp di Cosenza, non soltanto quelli relativi all'attribuzione di incarichi a soggetti esterni provenienti da Agenas e di responsabilità dirigenziali a vincitori di procedure concorsuali caratterizzate da potenziali vizi nella fase di completamento;

   agli atti risulta che lo Zuccatelli ha rinunciato al compenso quale commissario ad interim dell'Asp di Cosenza, il che potrebbe leggersi come apprezzabile scelta morale ma anche, ad avviso degli interroganti, come elemento di consapevolezza della dubbia legittimità della nomina in argomento, avvenuta a ridosso della pandemia da nuovo coronavirus;

   il mandato in questione si è esplicato e prosegue nell'emergenza in atto con indirizzi dello Zuccatelli, formalmente contestati dal primo firmatario del presente atto, di manifesta antitesi rispetto alle linee della presidente della regione, Jole Santelli, in ordine all'individuazione delle strutture per la cura dei pazienti con Covid-19;

   nello stesso periodo emergenziale il Ministro della salute, Roberto Speranza, ha rinnovato l'incarico di direttore generale della programmazione sanitaria nazionale al dottor Andrea Urbani, già revisore dei conti di Agenas, già subcommissario per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario calabrese e per diversi mesi contemporaneamente controllore, nella veste di direttore generale ministeriale, e controllato, in quella di delegato governativo;

   il «decreto Calabria», che peraltro ha tolto alla regione il suo ruolo in merito agli appalti e ha contemplato che, dopo 12 mesi dall'entrata in vigore, la regione possa avviare le procedure di nomina dei direttori generali, ha comportato, a causa di lungaggini nelle nomine dei commissari aziendali, avvicendamenti alla guida di aziende della salute, con tutte le pesanti conseguenze di gestione e circa l'erogazione delle prestazioni sanitarie;

   c'è dunque secondo gli interroganti, la necessità stringente, poiché la condizione di emergenza del servizio sanitario regionale non è stata affatto superata e anche alla luce di recenti vicende, da quella della Rsa Villa Torano (Cosenza) a quella dei tamponi conservati in frigoriferi dell'Asp di Cosenza, entrambe oggetto di inchieste giudiziarie, di intervenire con un nuovo decreto-legge che consenta di evitare confusioni e tutelare effettivamente la salute dei residenti in Calabria –:

   se non ritengano urgente adottare le iniziative di competenza per procedere alla nomina di un altro commissario per l'Asp di Cosenza;

   se non intendano promuovere in tempi rapidi altre iniziative di carattere normativo per assicurare ai calabresi piena tutela del diritto alla salute.
(4-05761)