ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05748

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 343 del 20/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO SABRINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05748
presentato da
DE CARLO Sabrina
testo di
Mercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343

   SABRINA DE CARLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di aprile 2020, a causa dell'espandersi della pandemia da Covid-19 e dei numerosi casi di contagio all'interno di strutture di ricovero per anziani, la regione Friuli Venezia Giulia paventò l'idea di decentralizzare i pazienti affetti dal virus in una nave nel porto di Trieste, come già avvenuto nel porto di Genova;

   la prefettura locale e gli enti interessati non vennero da subito coinvolti, al contrario, appresero la notizia da fonti locali e giornali venendo interessati ufficialmente solo alla fine di aprile, con la convocazione in video conferenza del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica (Cposp) avente ad oggetto l'utilizzo della nave ospedale nel porto di Trieste. In tale occasione il vicegovernatore della regione Friuli Venezia Giulia informava della necessità di trasferire 150 anziani positivi al Covid-19 residenti nelle Rsa regionali in una struttura ad hoc, quale poteva essere la nave;

   appresa la notizia, il prefetto Valerio Valenti affidò alla capitaneria di porto triestina il coordinamento dei vari enti coinvolti con il fine di procedere ai dovuti approfondimenti, chiedendo agli stessi di condividere documentazioni idonee e all'azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi) di dettagliare l'ipotesi di utilizzo del vettore navale e domandando tra l'altro, un incontro virtuale e conoscitivo;

   da incontri conoscitivi si apprendeva della non autosufficienza della gran parte dei pazienti da trasferire a bordo, a causa di deficit di carattere motorio e cognitivo e la Capitaneria di porto è in attesa dell'opportuna certificazione di conformità delle attuali sistemazioni di bordo alle vigenti norme che disciplinano le analoghe strutture terrestri;

   l'idea di decentralizzare anziani affetti da Covid-19 in una nave non appare appropriata alle esigenze dei pazienti stessi a causa degli angusti e stretti spazi che secondo le piante corrispondono per stanza a circa 2,3 x 4 metri (bagno e armadio compresi) con presenza di gradini che comprometterebbero il movimento di persone anziane e deambulanti –:

   se sia a conoscenza dei fatti sopra descritti e se abbia preso in considerazione l'ipotesi di adottare un'iniziativa tempestiva, per quanto di competenza, che possa evitare ai cittadini italiani un ulteriore sperpero di denaro pubblico per l'affitto di uno spazio non adeguato alla degenza di pazienti affetti oltretutto da patologie pregresse e che potrebbero essere ricollocati in idonei reparti ospedalieri.
(4-05748)