ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 343 del 20/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/05/2020
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 20/05/2020
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05738
presentato da
NOVELLI Roberto
testo di
Mercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343

   NOVELLI, MUGNAI, RIZZETTO e BAGNASCO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   in materia di contenimento del contagio nei cantieri edili sono stati elaborati in queste settimane numerosi documenti, provvedimenti legislativi, linee guida, protocolli, come, ad esempio, i protocolli sottoscritti il 19 marzo 2020, il 24 marzo 2020 e, successivamente, il 24 aprile 2020, con specifico riferimento al «Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro»;

   questa ricchezza di materiali, da un lato, mostra l'attenzione verso un mondo, quello dei cantieri edili, così importante per l'economia e per la sicurezza dei lavoratori, ma dall'altro genera anche una grande confusione, specialmente in relazione a come affrontare la «Fase 2» dell'emergenza COVID-19 e la ripartenza di molti cantieri;

   di grande «confusione tra gli addetti ai lavori e, in particolare, tra i professionisti che svolgono le funzioni di Coordinatore della Sicurezza per l'Esecuzione (CSE)» ha parlato il Manifesto «Gestione COVID-19 nei cantieri. Proteggere il cantiere per proteggere le persone» del 22 aprile 2020. Un manifesto, a cura di esperti del settore che volevano favorire l'adozione di strumenti idonei all'attività di committenti, stazioni appaltanti, imprese e professionisti;

   l'esigenza per gli operatori del settore, nata ben prima del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020 era, e resta tuttora, quella di diradare incertezze interpretative e puntare a misure di tutela efficaci e concrete;

   la posta in gioco è molto alta ed è urgente nel settore dell'edilizia un chiarimento sulla inadeguatezza dell'approccio del nuovo protocollo condiviso, di cui all'allegato 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020 in vigore dal 4 maggio, che pare non considerare nella sua interezza la rete dei soggetti aventi un ruolo attivo in cantiere e che anzi poggia sulla iper-responsabilizzazione di alcuni di essi come datori di lavoro delle imprese e coordinatore in fase di esecuzione dei lavori;

   altri snodi fondamentali, immediatamente a valle dell'efficacia delle misure, sono la definizione dei costi delle misure stesse e dei soggetti che li devono sostenere e la chiara circoscrizione dei differenti ambiti a cui riferiscono, da una parte, la vigente normativa in materia di sicurezza e salute di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008 e, dall'altra, il protocollo COVID-19 redatto in base alle indicazioni dell'autorità sanitaria;

   in particolare, desta poi preoccupazione che la «partita costi» sia inserita come addendum dei costi della sicurezza di cui al piano di sicurezza e coordinamento del cantiere, a seguito di valutazioni affidate al coordinatore per la sicurezza;

   sarebbe opportuno intervenire con una norma per definire la ripartizione dei costi tra committenti ed esecutori, anche perché il coordinatore della sicurezza non può essere l'ago della bilancia tra le diverse esigenze economiche di committenza e imprese esecutrici –:

   se il Governo sia intenzionato a tenere conto delle preoccupazioni espresse dagli esperti del settore in relazione al protocollo per la sicurezza nei cantieri e ad adottare iniziative per elaborarne uno nuovo, tenendo conto delle indicazioni provenienti da imprese e professionisti.
(4-05738)