ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05686

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 340 del 14/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 14/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05686
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo di
Giovedì 14 maggio 2020, seduta n. 340

   LOLLOBRIGIDA e RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 6 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante «Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni» prevede che «Al fine di consentire l'attivazione e la gestione dei Patti per il lavoro e dei Patti per l'inclusione sociale, assicurando il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni, nonché per finalità di analisi, monitoraggio, valutazione e controllo del programma del Rdc, è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Sistema informativo del Reddito di cittadinanza. Nell'ambito del Sistema informativo operano due apposite piattaforme digitali dedicate al Rdc, una presso l'ANPAL, per il coordinamento dei centri per l'impiego, e l'altra presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per il coordinamento dei comuni, in forma singola o associata. Le piattaforme rappresentano strumenti per rendere disponibili le informazioni alle amministrazioni centrali e ai servizi territoriali coinvolti, nel rispetto dei principi di minimizzazione, integrità e riservatezza dei dati personali»;

   stando alla lettura della norma, le piattaforme «costituiscono il portale delle comunicazioni tra i centri per l'impiego, i soggetti accreditati di cui all'articolo 12 del decreto legislativo n. 150 del 2015, i comuni, che si coordinano a livello di ambito territoriale, l'ANPAL, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l'INPS»;

   mediante tali piattaforme devono essere comunicate dai servizi competenti anche le «informazioni sui fatti suscettibili di dar luogo alle sanzioni di cui all'articolo 7, entro dieci giorni lavorativi dall'accertamento dell'evento da sanzionare, per essere messe a disposizione dell'INPS ai fini dell'irrogazione delle suddette sanzioni»;

   la norma prevede, inoltre, che al sistema informativo possa accedere anche la Guardia di finanza per svolgere le attività di controllo nei confronti dei beneficiari del reddito di cittadinanza;

   da notizie in possesso degli interroganti risulta, invece, che le regioni stiano lamentando il fatto che le segnalazioni inviate al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per erogazioni indebite della misura di sostegno non abbiano seguito, perché ad oggi, dopo oltre un anno dall'avvio della misura, l'Inps non ha ancora elaborato la procedura per controllare le informazioni e disporre la revoca del reddito di cittadinanza laddove indebitamente percepito –:

   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;

   se e quali procedure siano state adottate al fine di revocare con urgenza la concessione del reddito di cittadinanza ai soggetti che non ne avevano diritto;

   quanti illeciti in materia di fruizione del reddito di cittadinanza siano stati accertati sino ad oggi.
(4-05686)