ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05679

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 340 del 14/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05679
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Giovedì 14 maggio 2020, seduta n. 340

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   ingegneri ed architetti sono stati pesantemente colpiti nell'attività professionale di tecnici strutturisti esperti in diagnostica sulle costruzioni esistenti dall'approvazione della circolare del Consiglio superiore dei lavori pubblici 633/STC e delle «Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti»;

   il decreto «sblocca cantieri» ha introdotto un nuovo operatore dedicato esclusivamente alla diagnostica sulle costruzioni esistenti, il cosiddetto laboratorio su costruzioni esistenti, e ha quindi portato all'emanazione della circolare attuativa n. 633/STC del 3 dicembre 2019, che stabilisce i requisiti minimi di autorizzazione per tali nuovi laboratori;

   con la successiva approvazione delle «Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti» di cui all'assemblea del Consiglio superiore dei lavori pubblici del 14 aprile 2020, per la prima volta si stabilisce, al paragrafo 1.8, che gli ingegneri liberi professionisti certificati in diagnostica non potranno più eseguire alcun tipo di indagine e prova, anche e soprattutto non-distruttiva, sui ponti esistenti;

   è del tutto evidente che tale esclusione, nel prossimo futuro, verrà estesa anche alle altre tipologie strutturali (edilizia pubblica e infrastrutturale, edilizia privata e altro) e che, in ogni caso, questo primo provvedimento costituisce una «ferita» verso i tecnici che non può in alcun modo essere accettata;

   vengono così messi fuori mercato tutti i liberi professionisti, ingegneri ed architetti, che eseguono controlli sull'edilizia esistente e che si vedrebbero ora costretti, per poter continuare l'attività, a sostanziali investimenti per l'obbligatoria costituzione di laboratori;

   in questo momento di grave emergenza sanitaria, in cui il sentire comune è quello di togliere i lacci alle attività e renderle il più possibile operative, le disposizioni menzionate a parere dell'interrogante assumono contorni del tutto paradossali –:

   quali siano gli intendimenti del Governo in merito alla possibilità di rivedere il contenuto dei recenti atti normativi nella direzione di permettere di operare anche ai tecnici liberi professionisti già abilitati e certificati.
(4-05679)