ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05677

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 340 del 14/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: SAPIA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2020
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2020
FORCINITI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2020
TUCCI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/05/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/05/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05677
presentato da
SAPIA Francesco
testo di
Giovedì 14 maggio 2020, seduta n. 340

   SAPIA, D'IPPOLITO, BARBUTO, FORCINITI e TUCCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 12 maggio 2020 il primo firmatario del presente atto ha esposto all'autorità giudiziaria d'aver ricevuto un file contenente il messaggio di un operatore del 118 dell'Asp di Cosenza, secondo cui in un magazzino aziendale stavano in frigoriferi migliaia di tamponi non processati;

   ivi si ascolta che, secondo disposizioni ricevute, i tamponi effettuati non dovevano essere portati «assolutamente in Virologia» perché «poi si vedrà»;

   il 13 maggio 2020 un primario dell'Asp di Cosenza ha scritto al primo firmatario del presente atto una nota, anche pubblicata su Facebook, in cui si legge che l'11 maggio 2020 egli ha visto, nella centrale operativa del 118, «un magazzino» in cui «erano allocati in maniera alquanto strana alcuni “frigoriferi” accesi e funzionanti»;

   nella nota è scritto che lo stesso ha lì saputo da un infermiere che quei frigoriferi erano «pieni di tamponi effettuati, prevalentemente, e non solo, ai cittadini tornati nei giorni scorsi dal Nord su ordinanza della Santelli, in attesa di essere processati»;

   in un'intervista pubblicata su LaCnews24 il 12 maggio 2020, il commissario dell'Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli, anche commissario dell'azienda ospedaliera e dell'azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro, ha affermato che al momento nei magazzini dell'Asp di Cosenza giacciono 250 tamponi che stanno per essere portati all'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria e si trovano all'interno di un frigorifero appositamente acquistato che può contenerli con garanzia assoluta per ben 5 giorni;

   Zuccatelli ha aggiunto che il «collo di bottiglia» sta nel fatto che i laboratori di microbiologia dell'Asp cosentina non sono in grado di assorbire complessivamente la quantità di tamponi che ogni giorno vengono prodotti;

   in una nota del 12 maggio 2020 il direttore generale del dipartimento regionale tutela della salute, Antonio Belcastro, ha affermato: «Sono circa 1.500 in tutta la Regione i tamponi in corso di lavorazione: 500 circa presso il Pugliese, 500 all'Asp di Reggio Calabria e 500 presso la Centrale operativa del 118 dell'Asp di Cosenza», tutti «custoditi sulla scorta della circolare del Ministero della salute del 22 gennaio 2020, che prevede la conservazione degli stessi fino a 5 giorni a una temperatura di 4°»;

   ivi si legge, circa l'audio suddetto, che lo stesso dipartimento ha informato «le competenti autorità giudiziarie al fine di valutare l'esistenza di eventuali ipotesi di reato, anche rispetto al procurato allarme», benché il segnalatore di eventuali illeciti sia protetto per legge;

   sulla gestione dei tamponi in Calabria, in cui l'emergenza sanitaria è nella responsabilità della presidente della regione, il gruppo consiliare «lo resto in Calabria» ha presentato un'interrogazione alla medesima, cui anche i sindacati regionali hanno chiesto chiarezza;

   nelle proprie «Raccomandazioni» sui tamponi per la diagnosi di COVID-19, aggiornate al 17 aprile 2020, l'istituto superiore di sanità ha precisato che essi «devono essere inviati immediatamente al laboratorio o in alternativa possono essere conservati in frigo (+4° C) per un tempo <48 ore» e che «se il campione non può essere processato entro 48 ore va conservato a -80° C»;

   ivi sono raccomandate le cautele per il trasporto dei tamponi: «refrigerato (utilizzando i siberini) o» con «ghiaccio secco per campioni congelati»;

   non è chiaro quanti tamponi siano conservati, da quanto tempo e con quali precise modalità, presso la centrale operativa del 118 dell'Asp di Cosenza e delle altre aziende nominate dal direttore generale Belcastro –:

   di quali precise informazioni dispongano sulla vicenda riassunta, sulle specifiche modalità di conservazione dei tamponi non processati in Calabria e sull'approvvigionamento dei medesimi e dei materiali correlati;

   se il Ministro della salute non ritenga urgente, sulla scorta delle contraddizioni od omissioni rilevate in premessa, verificare la situazione riassunta per il tramite di ispettori ministeriali.
(4-05677)