ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 340 del 14/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 14/05/2020
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 14/05/2020
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 14/05/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 14/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA DIFESA 14/05/2020
MINISTERO DELLA DIFESA 14/05/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/06/2020
Stato iter:
22/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2021
MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2021

CONCLUSO IL 22/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05672
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Giovedì 14 maggio 2020, seduta n. 340

   FERRO, ROTELLI, LUCA DE CARLO, DELMASTRO DELLE VEDOVE e CARETTA. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   come un grido di dolore, l'arcivescovo di Rossano-Cariati ha denunciato i troppi episodi legati alla malavita locale, che «Nella indifferenza di tanti, ci stanno “bruciando vivi”»;

   in particolare, da inizio anno, già drammaticamente segnato dall'emergenza pandemica, non si contano, per quanto numerosi, gli attentati incendiari ad auto e negozi e gli atteggiamenti di sopruso, fino a vandalizzare una casa canonica e dare alle fiamme diversi mezzi;

   secondo il prelato, tali episodi, non più isolati, stanno assumendo i contorni di un fenomeno dilagante che si espande a macchia d'olio, in un territorio già martoriato e sopraffatto da una infinità di problemi, e che meriterebbe, invece, di essere tutelato e difeso;

   con la chiusura del tribunale, peraltro, è caduto l'ultimo baluardo di legalità a difesa del territorio e all'aumentare dell'escalation criminale è paradossalmente corrisposta una contrazione dell'organico delle forze dell'ordine, come già denunciato con atto di sindacato ispettivo n. 4-04695 del 12 febbraio 2020 –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per assicurare un adeguato rafforzamento dei presidi delle forze dell'ordine e, in particolare, del commissariato di polizia che oggi controlla un territorio di 400 chilometri quadrati;

   se non si ritenga di ricorrere all'impiego anche di contingenti di personale militare delle Forze armate per far fronte alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità.
(4-05672)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 455
4-05672
presentata da
FERRO Wanda

  Risposta. — La problematica segnalata nell'interrogazione – relativa agli episodi di criminalità nel comune di Corigliano Rossano – è stata oggetto di attenzione da parte del Ministero dell'interno, in particolare presso la prefettura di Cosenza, in sede di riunioni tecniche di coordinamento delle forze dell'ordine, anche a seguito di esplicita richiesta da parte del sindaco di quel comune.
  Come è noto, alla dinamicità economico sociale dell'area si accompagnano problematiche di notevole rilievo quali: le tensioni sociali che si innescano per problematiche occupazionali, il fenomeno dello sfruttamento della manodopera, i tentativi di infiltrazione della criminalità nel tessuto imprenditoriale e in quello amministrativo pubblico.
  Elementi rivelatori della portata della pressione criminale sono gli omicidi che si sono registrati negli ultimi anni, nonché l'elevato numero di danneggiamenti e incendi dolosi – evidenziati anche nell'interrogazione – indici, questi ultimi, di attività estorsiva riconducibile alla criminalità organizzata.
  Le tematiche connesse alla gestione della sicurezza pubblica sono state ulteriormente approfondite in occasione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi il 1° ottobre 2020. In tale occasione, sono state fornite rassicurazioni al sindaco, circa la massima attenzione riservata all'area in questione, sia sotto il profilo investigativo, che nell'attività di prevenzione, grazie anche all'incremento dei servizi di controllo del territorio.
  Si è ulteriormente provveduto, inoltre, a stimolare la stessa amministrazione comunale a un concreto apporto sinergico, mediante un fattivo impegno della polizia municipale e un'implementazione degli impianti di videosorveglianza nelle aree «più a rischio».
  Per quanto concerne l'attività di prevenzione e contrasto della criminalità nel comune di Corigliano Rossano, si evidenzia che, nei primi otto mesi dell'anno in corso, l'azione di contrasto registra un incremento del 2,4 per cento dei delitti scoperti e del 26,6 per cento delle persone denunciate o arrestate.
  In merito alla presenza delle forze di polizia nella provincia di Cosenza, si rappresenta che l'Arma dei carabinieri dispone di più di 1.000 uomini. In particolare, nel comune di Corigliano-Rossano sono presenti le compagnie di Rossano e Corigliano Calabro, oltre a 4 stazioni dell'arma.
  La Guardia di finanza, che ha un organico di oltre 500 unità, è presente con la compagnia di Rossano e la Tenenza di Corigliano Calabro mentre, per quanto riguarda la polizia di Stato, il commissariato di Corigliano Rossano, a cui sono state destinate tre unità lo scorso aprile, può disporre di un organico di oltre 60 effettivi.
  Anche che per la questura di Cosenza, che attualmente può contare su una forza di 289 unità, è previsto un potenziamento di 12 unità per il mese di dicembre 2020.
  Quanto alla richiesta di rafforzamento del commissariato di Corigliano Rossano, va preliminarmente rilevato che nell'ultimo quinquennio si sono susseguiti alcuni importanti provvedimenti normativi che hanno inciso sull'organizzazione e la rideterminazione delle dotazioni organiche delle questure. Sin dal 2017 sono state avviate le attività di approfondimento necessarie a delineare un nuovo assetto delle articolazioni periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza, ispirato a principi di flessibilità, con l'obiettivo di innalzare ulteriormente i livelli di efficienza ed efficacia delle delicate attività svolte a presidio dell'ordine e della sicurezza pubblica.
  In tale contesto, per il commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano è stato previsto un organico pari a 71 unità del ruolo «ordinario» elevandone nel contempo il livello di preposizione alla qualifica di primo dirigente. Tale configurazione sarà prevista nel nuovo decreto ministeriale di individuazione dei posti di funzione dirigenziali, che sarà adottato nei prossimi mesi, nell'ambito del più complessivo progetto di riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza. Inoltre, per la questura di Cosenza, competente su un'area geografica a forte connotazione criminale, è previsto che la squadra mobile e l'ufficio polizia anticrimine siano diretti da primi dirigenti; ciò in coerenza con l'attribuzione alla squadra mobile della competenza sull'attività di contrasto alla criminalità organizzata.
  Si rappresenta, infine, che dal 22 maggio 2020 il prefetto di Cosenza dispone di un'aliquota di 25 militari delle Forze armate facenti parte del contingente aggiuntivo di complessive 753 unità autorizzato per il concorso con le forze di polizia nei servizi di vigilanza per il contenimento della diffusione del virus Covid-19. L'operatività di detto contingente è stata prorogata al 31 dicembre 2020 dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 125 del 2020.
  Per quanto riguarda le modalità operative di impiego, preme evidenziare che, ai sensi dell'articolo 7-
bis del decreto-legge n. 92 del 2008, il personale militare messo a disposizione delle autorità provinciali di pubblica sicurezza agisce con le sole funzioni di agente di pubblica sicurezza, con esclusione delle funzioni di polizia giudiziaria.
  

Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.