ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05668

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 340 del 14/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 14/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05668
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Giovedì 14 maggio 2020, seduta n. 340

   VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO e PATASSINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il Traces (Trade Control and Expert System) – di cui alla direttiva 90/425/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, relativa ai controlli veterinari e zootecnici applicabili negli scambi intracomunitari di taluni animali vivi e prodotti di origine animale – è una piattaforma informatica veterinaria per la segnalazione, la certificazione e il controllo delle importazioni, delle esportazioni e degli scambi di animali e prodotti di origine animale. Il sistema si inserisce, nell'ambito delle rispettive competenze, quale collegamento tra le organizzazioni (operatori economici) e le figure di controllo istituzionali;

   il Traces è, quindi, un documento sanitario redatto da un'unità veterinaria competente, di solito statale – ma non sempre sembra essere così, come ad esempio in Francia dove l'ente preposto è un laboratorio privato incaricato dallo Stato – che serve a garantire lo stato di salute di una partita di animali vivi durante il trasferimento da uno Stato europeo ad un altro;

   per quanto risulta all'interrogante in Grecia non viene emesso il Traces, nonostante le autorità siano obbligate dai regolamenti dell'Unione europea, perché, a quanto sostengono, non hanno un'unità veterinaria preposta dal Ministero della salute; per questo motivo i mitili greci non vengono accompagnati dal Traces e quindi non hanno garanzie relative a eventuali patologie riguardanti i mitili stessi, che potrebbero causare il trasporto di malattie infettive dei molluschi;

   in passato, i mitili provenienti dalla Grecia sono risultati positivi sia alla Salmonella che alla presenza di Escherichia coli; i mitili provenienti dalla Grecia non sono sottoposti al processo di depurazione in loco in quanto esclusivamente esportati per essere reimmersi negli impianti a mare anche italiani con successiva depurazione fatta dai produttori;

   in Italia chi alleva mitili e molluschi in genere, ne gestisce l'accrescimento;

   essi, filtrano autonomamente l'acqua di mare trattenendo le particelle alimentari, per cui non si rende necessaria alcuna somministrazione di cibo, farmaci e altro. Inoltre, i molluschi filtrando fitoplancton e sostanze organiche di fatto abbattono i livelli di azoto e fosforo. Inoltre, costruendo i loro gusci di carbonato di calcio, sequestrano CO2 dall'atmosfera in modo permanente pari al 30 per cento del loro peso per mitili e vongole e al 50 per cento ostriche;

   una volta che i mitili importati sono reimmessi negli impianti è facile che si possa perderne la tracciabilità e quindi anche dopo pochi giorni questi possono essere venduti come mitili italiani;

   sono frequenti le intercettazioni di carichi di cozze provenienti dalla Grecia e respinti nei porti italiani per la mancanza della documentazione obbligatoria con le indicazioni della filiera, allevamenti di provenienza, controlli sanitari all'origine, e altro e che purtroppo, arrivano anche ai punti vendita della grande distribuzione, ma anche a pescherie e ristoranti italiani;

   naturalmente i mitili importati vengono venduti a prezzi molto inferiori a quelli allevati in Italia, perché non sottoposti al regime dei controlli obbligatori comunitari e con costi del lavoro molto più bassi;

   sembra che i mitili provenienti dai Paesi extra europei per entrare nel mercato europeo transitino addirittura per alcuni Paesi che poi rilasciano i certificati Traces senza effettuare i dovuti controlli –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano mettere in atto per aumentare i controlli, ai fini della tracciabilità del prodotto, su tutte le partite di mitili in arrivo in Italia provenienti dagli Stati membri nonché da Paesi extra europei, affinché siano tutte accompagnate dal certificato «Traces» e dal certificato d'origine, nel quale deve essere indicata la zona di provenienza e lo stato sanitario della stessa, in quanto sono le uniche documentazioni idonee a tutela dei mitilicoltori italiani e soprattutto per salvaguardare la salute dei consumatori.
(4-05668)