ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 339 del 13/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: BUTTI ALESSIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 13/05/2020
Stato iter:
02/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2020
PISANO PAOLA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/10/2020

CONCLUSO IL 02/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05656
presentato da
BUTTI Alessio
testo di
Mercoledì 13 maggio 2020, seduta n. 339

   BUTTI. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. — Per sapere – premesso che:

   anche dalle audizioni svolte presso il Copasir non emerge con chiarezza chi abbia scelto App Immuni;

   la Ministra interrogata più volte aveva affermato che la scelta era da attribuire alla task force di esperti da lei reclutata;

   nell'audizione del 5 maggio 2020 avrebbe però coinvolto nella scelta gli 007 del dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis);

   il direttore del Dis Vecchione, avrebbe però chiarito in una precedente audizione sempre al Copasir di aver esaminato l'app Immuni solo a scelta avvenuta;

   per due mesi nei talk show si parla di mascherine, protezione civile, statistiche dei decessi e improbabili vaccini. Mai di contact tracing;

   il 23 marzo 2020 il Ministero lancia la call che dura meno di tre giorni. Il 7 aprile vengono consegnate le relazioni della task force, obbligata a tacere da un rigido tasso di riservatezza;

   una di queste, la più importante, raccomanda la selezione di due app;

   Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della salute, il giorno 8 aprile dichiara che sarà esaminata una short list;

   il 16 aprile il commissario Arcuri sceglie Immuni –:

   quali siano stati i criteri di valutazione dell'app indicativi per la scelta, visto che ancora se ne sta discutendo ampiamente nonostante la scelta definitiva di Immuni;

   quante aziende abbiano risposto alla call e quali siano i punteggi rimediati dai loro progetti di App;

   chi abbia scelto il progetto di Bending Spoons;

   se corrisponda al vero la notizia secondo la quale, parecchio tempo prima della scelta di Immuni, sia stato recapitato alla Ministra interrogata un documento per l'uso dei big data per la gestione dell'emergenza firmato da due esperti che poi sono stati inseriti nella citata task force.
(4-05656)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 402
4-05656
presentata da
BUTTI Alessio

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo n. 4-05656, con il quale l'interrogante chiede di sapere quali siano stati i criteri di valutazione dell'app indicativi per la scelta, quante aziende abbiano risposto alla call e quali siano i punteggi relativi alle proposte presentate. L'interrogante chiede di sapere chi abbia scelto il progetto di Bending Spoons e se corrisponda al vero la notizia secondo la quale, parecchio tempo prima della scelta di Immuni, sia stato recapitato alla Ministra interrogata un documento per l'uso dei big data per la gestione dell'emergenza firmato da due esperti che poi sono stati inseriti nella citata task force.
  Al riguardo, rappresento quanto segue.
  Per quanto attiene alla procedura di selezione ed assegnazione della soluzione tecnologica di
contact tracing, mi ricollego a quanto illustrato in più sedi parlamentari.
  A seguito della richiesta del Ministro della salute, nell'ambito di interlocuzioni istituzionali anche con rappresentanti dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa la mia disponibilità a collaborare nella ricerca e definizione di un percorso che consentisse in tempi rapidi la realizzazione di un sistema nazionale per il
contact tracing, ho messo a disposizione le risorse e le competenze del dipartimento per la trasformazione digitale.
  È stata dunque avviata una «chiamata» pubblica per l'invio di proposte tecnologiche utili allo scopo e, allo stesso tempo, è stata costituita una
task-force, composta, da esperti di chiara fama che potessero osservare e studiare il fenomeno generale dell'analisi dei dati con un approccio interdisciplinare.
  Nell'ambito della
task force si è previsto che la soluzione di contact tracing venisse valutata da due appositi sottogruppi: il n. 6 denominato «Tecnologie per il governo dell'emergenza» e il n. 8 su «Profili giuridici della gestione dei dati connessa all'emergenza».
  Senza ritardo avrebbero dovuto esaminare le 319 proposte e soluzioni tecnologiche pervenute. I sottogruppi hanno lavorato in piena autonomia con le modalità e i risultati riportati nelle relazioni successivamente rese note alla Commissione lavori pubblici del Senato e subito dopo pubblicato sul sito istituzionale del dipartimento.
  Sui lavori svolti dal «Gruppo di lavoro
data-driven per l'emergenza Covid-19» e, quindi, sulle specifiche valutazioni rese rispetto alle proposte esaminate rinvio alle relative relazioni, di cui ho promosso la pubblicazione nel sito: https://innovazione.gov.it/task-force-dati-le-relazioni-delle-attivita-dei-gruppi-che-hanno-valu tato-le-app/.
  All'esito delle sue valutazioni tecniche, il sottogruppo n. 6 ha concluso le sue attività, giungendo all'individuazione di due sole soluzioni tecnologiche, ritenute teoricamente valide per essere sviluppate e testate a scopo di implementazione nell'attuale situazione emergenziale. Si tratta in appunto di: Immuni e CovidApp.
  All'esito della sua analisi comparativa, la stessa
task force ha formulato il seguente giudizio conclusivo: «La soluzione Immuni utilizza la tecnologia sviluppata dal Consorzio Progetto Europeo PEPP-PT, promettendo quindi maggiori garanzie di interoperabilità e anonimizzazione dei dati personali. Tale soluzione inoltre risulta essere ad uno stadio di sviluppo più avanzato della soluzione CovidApp».
  A valle del lavoro e delle conclusioni della
task force, sono state compiute poi ulteriori verifiche e interlocuzioni condivise con diversi soggetti istituzionali, deputati a valutare, ciascuno per le proprie competenze, gli aspetti e le esigenze del sistema e dell'applicazione di contact tracing nel campo sanitario, della sicurezza nazionale, della protezione dei dati personali, dell'architettura tecnologica e di sviluppo. Ed è stato all'esito di tali interlocuzioni che sono emerse ulteriori esigenze, condivise con tutti i soggetti istituzionali deputati a supportare la scelta da intraprendere, quali quelle legate all'urgenza di procedere e dunque l'inopportunità di uno sviluppo contemporaneo di due soluzioni (immuni e covid-app), la necessità di utilizzare una piattaforma pubblica, ubicata sul territorio nazionale e gestita da soggetto pubblico; la necessità di un'approfondita verifica del codice sorgente offerto dallo sviluppatore selezionato; la necessità di definire in modo chiaro la governance del progetto.
  All'esito di tale complesse interlocuzioni, verifiche, insieme al Ministro Speranza, abbiamo comunicato al Presidente del Consiglio dei ministri la scelta dell'
app Immuni, accompagnando ovviamente tale comunicazione con l'invio di tutte le relazioni e gli atti di valutazione compiuti dalla task force.
  In particolare, la scelta dell'
app Immuni è stata coerente rispetto alle conclusioni della task force, che aveva valorizzato gli aspetti di maggiore garanzia di tale soluzione sia sul piano operativo e della tutela della privacy sia sul piano della maturità e dello stadio più avanzato di sviluppo, facendo propendere per tale scelta come più rispondente alle attuali necessità.
  Con riferimento alla circostanza dedotta dall'interrogante, circa l'assunto recapito «parecchio tempo prima della scelta di Immuni,» [...] di «un documento per l'uso dei
big data per la gestione dell'emergenza firmato da due esperti che poi sono stati inseriti nella citata task force», sulla base delle esigue e generiche informazioni fornite, non si è in grado di verificare la veridicità di quanto affermato, non risultando la circostanza nonostante le approfondite verifiche pure eseguite dagli uffici competenti.
La Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione: Paola Pisano.