ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05636

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 338 del 12/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: PENTANGELO ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARRO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 12/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05636
presentato da
PENTANGELO Antonio
testo di
Martedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   PENTANGELO e SARRO. — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:

   in Campania, con delibera della giunta n. 170 del 7 aprile 2020, è stato approvato un piano per l'emergenza socio-economica con un importo complessivo stanziato pari a euro 908.330.502,00;

   ad avviso dell'interrogante, il piano appare inefficace, incompleto e non corretto;

   infatti, per affrontare un'emergenza gravissima sarebbe necessario l'assunzione di un piano maggiormente articolato, come indicato anche dalle istituzioni comunitarie che hanno garantito a tal fine una maggiore flessibilità economico-finanziaria necessaria per l'attuazione dei programmi in questione, prescrivendone la modifica, se necessaria ad ottenere effettivamente l'obiettivo della realizzazione di azioni mirate necessarie a contrastare efficacemente l'emergenza epidemiologica in atto;

   le apprezzabili indicazioni ed il proficuo impegno posto in essere dalle istituzioni dell'Ue, con particolare riferimento alla politica di coesione, evidenziano le insufficienti performance registrate dalla regione per l'uso dei fondi strutturali. Ciò fa rischiare, inoltre, ad emergenza finita, un potenziale problema di tenuta dello stesso sistema della governance dei fondi;

   la flessibilità consentita in Campania potrebbe essere vanificata se, nella fase successiva di rendicontazione, le misure contenute nel piano non dovessero essere ritenute in linea con quanto stabilito dalla normativa dell'Unione europea in particolare rispetto alla qualità degli interventi proposti, alla non sovrapposizione degli stessi rispetto a quelli previsti dal Governo e alle garanzie dei controlli, poiché gli interventi previsti nel piano non appaiono all'interrogante conformi all'iter che regola il processo di programmazione comunitaria nonché gli standard comunitari in termini di controlli della spesa;

   i medesimi organismi europei sembrano prioritariamente imputare all'autorità nazionale la responsabilità relativa alle decisioni e alle misure prioritarie da adottare per l'emergenza Covid-19;

   in particolare, tra le misure da adottare, ad avviso dell'interrogante dovrebbero essere contemplate sicuramente le seguenti: rafforzamento del sistema sanitario; sostegno al reddito; cassa integrazione e ammortizzatori sociali;

   ad avviso dell'interrogante, il piano per la regione Campania dovrebbe recepire al meglio le suddette azioni, in collegamento e coerenza con un quadro omogeneo di carattere nazionale;

   si ritiene invece che il piano sia stato presentato con eccessiva approssimazione nei contenuti e nelle forme. Infatti, il piano destina bonus e altre erogazioni una tantum per oltre 800 milioni, ad avviso dell'interrogante senza tenere conto e recepire completamente le citate indicazioni degli organismi europei;

   si consideri poi che le misure sono state adottate senza il necessario raccordo con le iniziative già poste in essere dal Governo –:

   se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, quali iniziative di competenza intendano assumere affinché il piano citato abbia una forma e un contenuto conforme alla normativa di riferimento vigente;

   quali iniziative di competenza intendano assumere per garantire in maniera omogenea e coerente in tutto il Sud Italia, e nella Campania in modo specifico, misure in grado di garantire e tutelare effettivamente le famiglie più colpite dalla crisi e di garantire anche un reale sostegno alle imprese, con elementi di strutturalità e durata che assicurino l'erogazione di risorse aggiuntive, non limitandosi, come ora accade, alle sole disponibilità esistenti nei programmi regionali;

   in quale modo, inoltre, intendano con urgenza favorire l'efficacia effettiva delle misure previste a favore della popolazione campana, considerando che il rimanente residuo di risorse impegnabili appare del tutto insufficiente per garantire un'efficiente programmazione degli interventi necessari per la ripresa economica della regione;

   se non intendano promuovere, in raccordo con le regioni, forme di efficace partecipazione delle autonomie locali nella elaborazione della pianificazione degli interventi quali quelli di cui in premessa, così come un effettivo partenariato in ambito economico-sociale, considerato che entrambi i profili risultano determinanti per l'efficacia e la completezza delle misure in questione;

   se, sempre nelle sedi competenti e in raccordo con le regioni, non intendano promuovere un efficace coordinamento che eviti sovrapposizioni e reiterazioni tra le misure assunte in ambito regionale e quelle già assunte in ambito nazionale, anche al fine di evitare un uso prevalentemente propagandistico di tali interventi;

   quali iniziative di competenza intendano adottare per l'utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie per realizzare l'ammodernamento delle strutture sanitarie, la compensazione e la diminuzione della pressione fiscale, la diminuzione del costo del lavoro e il cuneo fiscale, per accompagnare al meglio le imprese nelle azioni di rilancio, per realizzare migliori politiche per gli investimenti e, anche, per ridurre le disparità ora esistenti tra territori che compongono la Repubblica italiana.
(4-05636)