ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05633

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 338 del 12/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: PITTALIS PIETRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05633
presentato da
PITTALIS Pietro
testo di
Martedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   PITTALIS. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i ritardi nell'erogazione della cassa integrazione in deroga stanno colpendo molte imprese italiane già in ginocchio per l'emergenza Covid-19;

   di fronte al tragico dissanguamento del tessuto imprenditoriale ed economico-sociale, si sta consumando, almeno sul piano della comunicazione mediatica e istituzionale, un ben poco commendevole fenomeno di scarico di responsabilità fra lo Stato e le regioni: il primo imputa alle seconde il ritardo nell'erogazione delle somme stanziate; le seconde obiettano al primo rilevando i ritardi dell'Inps e, soprattutto, che le risorse sono in realtà già esaurite;

   il tutto è, poi, alimentato da confusione, oscurità e scarsa trasparenza sui dati e sulle disponibilità finanziarie: in più casi, sul sito dell'Inps sono stati pubblicati dati circa lo stato di avanzamento delle pratiche relative alla cassa integrazione guadagni a livello delle singole regioni non aggiornati, e così largamente inferiori rispetto alle domande effettivamente evase dalle regioni stesse;

   emblematico il caso della regione Sardegna, che preme all'interrogante portare all'attenzione del Ministro interrogato;

   nei giorni scorsi il sottosegretario per lo sviluppo economico, Alessandra Todde, aveva puntato il dito contro la regione Sardegna, che però, attraverso il suo assessore al lavoro Alessandra Zedda, si era difesa rilevando come la delegata di Palazzo Chigi non avesse tenuto conto dei dati Inps in tempo reale: «Le istituzioni possono parlare per gli atti ufficiali che scrivono, per la regione Sardegna parlano gli atti protocollati con date precise», ha risposto la Zedda, esibendo puntualmente le note protocollate che hanno disposto l'evasione delle richieste. Non si è mancato di rilevare peraltro - anche qui sulla base di evidenze documentali – come la regione stia lavorando attualmente più del doppio delle pratiche che i sistemi informativi possono di regola supportare;

   puntualmente dalla regione sono arrivati i dati che hanno smentito, al di là di ogni ragionevole dubbio, la Todde, sottosegretario peraltro privo di specifiche competenze in materia;

   in particolare, i mandati di pagamento inviati da Inps alla data del 30 aprile 2020 sono pari a 5 istanze per 8 lavoratori. Nel sito Inps in data 30 aprile 2020 venivano indicati i seguenti dati:

    al 30 aprile 2020 la regione Sardegna ha determinato 1.364 domande per circa 3.000 lavoratori;

    al 4 maggio 2020 la regione Sardegna ha determinato 3.040 domande per circa 6.363 lavoratori;

   il sito Inps indicava i seguenti dati a fine giornata del 4 maggio e la mattina del 5 maggio: domande decretate 1074, autorizzate Inps 716, pagate 52;

   insomma, come si vede, c'è un gravissimo disallineamento – e sempre a scapito della regione – fra le risultanze dell'Inps e quelle processate a livello territoriale sardo. Questi dati, risultando dal sito istituzionale dell'INPS, rappresentano, secondo l'interrogante, un caso di fakenews di Stato, utilizzata poi, molto spesso, per attaccare regioni governate da maggioranze di colore opposto a quello del governo nazionale;

   è emblematica peraltro, di questa brutta vicenda, anche la situazione della ragione Lombardia. Sul sito Inps in una colonna risultano decretate dalla regione appena 37 domande di cui autorizzate 33. Nell'altra, 19.807 di cui autorizzate 6.484. Mentre i decreti trasmessi dagli uffici regionali sono 48.209 come risulta dal sito della regione Lombardia dove sono pubblicati i dati assieme agli stessi decreti. Di fronte a ciò la regione Lombardia si è detta disposta anche a querelare l'Inps –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per chiarire quali livelli di governo siano effettivamente responsabili per i ritardi nell'erogazione della cassa integrazione guadagni in deroga;

   se le risorse stanziate siano esaurite;

   per quali motivi il sito Inps sotto-rappresenti in modo sistematico gli adempimenti, a mano a mano realizzati dalle regioni;

   quali iniziative, di competenza, intenda assumere rispetto alla, presa di posizione del sottosegretario per lo sviluppo economico, Alessandra Todde, che ha formulato, secondo l'interrogante, giudizi infondati, oltreché sguarniti di ogni supporto fattuale sui temi oggetto della presente interrogazione.
(4-05633)