ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 338 del 12/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: GIGLIO VIGNA ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 12/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05632
presentato da
GIGLIO VIGNA Alessandro
testo di
Martedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   GIGLIO VIGNA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti — Per sapere – premesso che:

   secondo un report dell'Istat sugli spostamenti sul territorio prima dell'emergenza Covid-19, i pendolari in Italia sono 33 milioni. Nel 2019 si sono spostati ogni giorno 22 milioni di persone per andare a lavoro e 11 milioni per andare a scuola. La metà risiede nelle regioni del Nord e 10 milioni nel Mezzogiorno. Si sono spostati fuori dal proprio comune 12 milioni di occupati e 3,5 milioni di studenti;

   con l'avvio della «Fase due» sono entrati in movimento circa 3 milioni di persone, ma solo il 10 per cento di questi (300 mila persone), in base alle prime stime, sta usando i mezzi pubblici. L'Istat rileva come nel 2019, invece, hanno usato tram, autobus e filobus ben 3 milioni di persone tutti i giorni e 3 milioni più volte alla settimana;

   guardando all'uso dei mezzi pubblici, nelle regioni del Nord li hanno utilizzati 1,5 milioni di persone di 14 anni e più tutti i giorni e 1,4 milioni più volte a settimana; al Centro 740 mila li hanno utilizzati tutti i giorni e 700 mila più volte a settimana; al Mezzogiorno 670 mila li hanno utilizzati tutti i giorni e 770 mila più volte a settimana. Hanno viaggiato in treno 500 mila persone tutti i giorni al Nord e 470 mila lo hanno preso più volte a settimana; al Centro 220 mila tutti i giorni e 230 mila più volte alla settimana; al Sud e nelle Isole 170 mila tutti i giorni e 250 mila più volte alla settimana;

   le linee guida del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rese note nei giorni scorsi disegnano la cornice della ripartenza, che va dall'obbligo di mascherina (anche in stoffa) al contingentamento degli ingressi con flussi separati in entrata e uscita, ma saranno le aziende a dover tradurre a livello pratico queste norme, con non pochi dubbi e preoccupazioni;

   come riportato dagli organi di stampa le criticità previste si sono presentate puntualmente sulla tratta ferroviaria canavesana, già problematica in regime di funzionamento ordinario, con sovraffollamento nelle corse serali gestite da Gtt e cancellamenti di corse riguardanti i treni gestiti da Trenitalia –:

   se il Ministro sia a conoscenza della situazione e se non intenda adottare le iniziative di competenza al fine di assicurare ai pendolari che in un momento di estrema difficoltà tornano al lavoro i requisiti previsti dalle linee guida a tutela della salute e a garanzia del contenimento dell'epidemia in atto nel Paese, nonché al fine del rispetto da parte dei gestori delle partenze, in maniera tale da consentire ordinati spostamenti in sicurezza.
(4-05632)