ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05623

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 338 del 12/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 12/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05623
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Martedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   FRATOIANNI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   per affrontare la cosiddetta fase 2 dell'emergenza coronavirus la regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di allestire una «nave-ospedale» nel porto di Trieste per ospitare fino a 168 anziani provenienti dalle case di riposo;

   la nave individuata sarebbe la «Gnv Allegra», ferma nel porto di Napoli in attesa dell'autorizzazione amministrativa da parte della Protezione civile nazionale a cui la regione Friuli Venezia Giulia avrebbe chiesto di coprire i costi per attrezzare la nave ad ospedale;

   le spese di gestione dovrebbero variare tra i 700 e i 900 mila euro al mese, per un totale di spesa tra 4 e gli oltre 5 milioni di euro per un tempo pari a 6 mesi;

   sulla piattaforma change.org circola una petizione contraria a tale soluzione che non viene affatto considerata come la migliore per ospitare gli anziani;

   la paura è che a tali pazienti possa venire negato il diritto ad essere curati con tutti i mezzi e le forze a disposizione e salvaguardando la loro dignità. L'idea di ospitarli su una nave ormeggiata in un molo secondario potrebbe significare lasciare queste persone da sole nel momento più delicato e difficile;

   le persone anziane positive al COVID-19 che dalle case di riposo di Trieste dovrebbero essere trasferite su questo traghetto, a parere dell'interrogante troverebbero migliore accoglienza in strutture tipo «Alberghi-Covid» o simili e non anguste cuccette; spesso gli anziani da curare e accudire sono persone fragili, il più delle volte con alterazioni cognitive come la demenza e/o con alterazioni della deambulazione, che potrebbero avere peggioramenti della loro qualità di vita negli spazi ristretti e nei labirinti di una nave che sicuramente non è concepita come una vera nave ospedale;

   il presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria, Raffaele Antonelli Incalzi, dietro richiesta di una consigliera regionale del Friuli Venezia Giulia ha fornito un parere circa l'impatto che l'accoglimento in una nave traghetto potrebbe avere sulla qualità di vita degli anziani Covid-19 positivi che ora si trovano nelle case di riposo a Trieste;

   secondo quanto riportato, il presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria avrebbe citato il rischio per gli ospiti della perdita dei punti di riferimento spaziali e umani propri della vita di ogni giorno e avrebbe segnalato come questo possa provocare un impatto fortemente negativo sullo stato di salute, con rischio di depressione, disorientamento, delirio e peggioramento di deficit cognitivo preesistente;

   tale rischio sarebbe accentuato dalle dimensioni anguste delle cabine e dalla scarsità di luce solare. Inoltre, verrebbe meno anche la possibilità di una pur modesta attività fisica di mantenimento, fondamentale ai fini dello stato di salute e si perderebbe il rapporto con i curanti;

   già tale parere avrebbe dovuto far ritenere inopportuno l'impiego di un traghetto per tale tipologia di ospiti;

   da quanto si apprende, la Protezione civile si sarebbe riservata di valutare l'effettiva assenza di soluzioni alternative alla nave-ospedale così come dichiarato dalla Regione Friuli Venezia Giulia;

   a parere dell'interrogante ci si trova di fronte al rischio di uno spreco inutile e dispendioso di fondi pubblici che non tutela gli ammalati –:

   se il Ministro non intenda, per quanto di competenza, verificare l'effettiva idoneità della nave Aurora della GNV ad ospitare pazienti anziani positivi Covid-19 provenienti dalle case di riposo, anche alla luce del parere negativo espresso dal presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria e dei rischi dallo stesso paventati per la salute dei pazienti che una tale soluzione potrebbe avere.
(4-05623)